Dal 1680 al 1840
in dal loro primo sbarco sul suolo americano, i "bianchi" si sono
distinti per la scarsa riconoscenza mostrata verso i gruppi tribali
di Nativi che di volta in volta si erano persino premurati di
ospitarli ed assisterli. Ricordare come la vita dei colonizzatori
sia dipesa a più riprese dalla generosità dei popoli "rossi" è
persino ridondante.
Il fatto è, però, che i bianchi si
insediarono, rafforzarono le proprie difese, si armarono al meglio,
fecero arrivare dall'Europa fiumi di persone alla ricerca di nuovi
spazi.
Questo movimento finì per cozzare brutalmente
con i Nativi che, alla fine, non ebbero altra scelta che combattere,
combattere per la difesa del proprio stile di vita e persino degli
spazi minimi che quello comportava.
Sul presunto diritto ad espandersi vantato dai
nuovi arrivati e sul diritto a colonizzare una terra meravigliosa e
che a loro pareva ingiustamente spopolata è inutile soffermarsi
perché di fatto questo tipo di approccio fu alla base delle guerre
indiane e del genocidio che ne seguì.
In questa sezione il nostro inviato nel
passato, Domenico Rizzi, ripercorre il lungo e tormentato cammino
delle guerre indiane e di frontiera prima del periodo conosciuto come "old west" o
"far west".
[continua]
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