La lega Irochese
li Irochesi costituivano, dopo gli Algonchini, uno dei maggiori
gruppi linguistici del Nordamerica.
Quando Francesi e Inglesi misero piede nel Nuovo Mondo,
compresero subito che si sarebbero dovuti misurare, nella conquista
del continente, con le loro potenti nazioni.
Fino al secolo XVI, le tribù erano sparse in un raggio molto
ampio, che si estendeva dai Grandi Laghi fino ad alcune regioni
centro-orientali della Costa Atlantica. Infatti comprendevano gli
Uroni, gli Erie, i Cayuga, i Mohawk, i Neutral, gli Oneida, gli
Onondaga, i Petun, i Seneca, i Tuscarora ed altre suddivisioni
minori.
Secondo la tradizione orale, fino al 1570 gli Irochesi vissero in
un clima di aspra conflittualità interna, a cui pose fine il grande
leader Deganawidah, che indusse alla pace Onondaga, Oneida, Seneca,
Cayuga e Mohawk. Il suo discepolo Hiawatha realizzò poco tempo dopo
il progetto ancora più ambizioso di costituire una sorta di “stato
federale” fra queste tribù, dando vita alle Cinque Nazioni Irochesi.
Nacque il Consiglio dei Sachem, la suprema unità di governo composta
da 48 capi, nel quale le donne, a differenza della maggior parte
delle popolazioni indiane d’America, avevano potere decisionale e
potevano guidare l’esercito in guerra. La costituzione di Hiawatha e
dei suoi continuatori fu un modello organizzativo tanto
interessante, da essere studiata a fondo dall’antropologo Lewis H.
Morgan, che nella seconda metà dell’Ottocento l’avrebbe illustrata
nell’opera “League of the Ho-De-No-San-Nee or Iroquois”. Perfino il
filosofo europeo Friedrich Engels ne parlò entusiasticamente nel suo
libro “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello
Stato” nel 1884.
In breve tempo la Lega cominciò ad essere rispettata e temuta da
tutte le nazioni confinanti, soprattutto dagli Algonchini. Possedeva
una popolazione di 15.000 persone, una forza di guerra di 4.000
combattenti e parecchi villaggi, costituiti da imponenti wigwam
disposti in maniera razionale e adeguatamente protetti. L’economia
tribale era florida, basandosi sulla caccia, su alcune colture del
suolo e sulla raccolta dell’enorme quantità di frutti offerti
spontaneamente dalla natura.
La rivalità degli Irochesi verso le altre nazioni era sempre
stata molto forte. Oltre che con le varie tribù algonchine – Abenaki,
Mohicani, Massachussets, Narragansett, Shawnee, ecc. – la Lega era
entrata in conflitto con i Sioux Yankton, Santee e Teton, costretti
addirittura ad emigrare oltre il fiume Mississippi nel XVIII secolo.
Ma i veri nemici degli Irochesi, almeno in un certo periodo
storico, erano stati gli Uroni, appartenenti alla stessa matrice
linguistica. Al tempo in cui Hiawatha vagheggiava l’unione delle
cinque tribù, i loro avversari erano ancora molto potenti e
numericamente preponderanti. Infatti si calcola che nel 1600 ve ne
fossero circa 35.000, cioè il doppio degli Irochesi veri e propri.
Causa del loro crollo demografico furono le epidemie di vaiolo e
morbillo, ma anche i continui scontri con gli Iroquois. Una stima
sicuramente approssimata per difetto attribuisce agli Uroni soltanto
500 anime intorno al 1660, ma è comunque probabile che in quella
data il loro numero, benchè più elevato, non raggiungesse neppure i
1.000 componenti. Valutazioni meno pessimistiche, effettuate oltre
la metà del Settecento, attribuirono invece alla tribù – ormai
mescolata con altri Indiani – una forza di guerra di 250
combattenti, su una popolazione complessiva di poco superiore al
migliaio di individui. Comunque, gli Uroni si erano fusi ormai da
tempo con i Petun, assumendo più frequentemente il nome di Wyandot.
[continua]
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