I potenti Creek
'era un’alleanza che premeva particolarmente a Tecumseh, prima di
imbarcarsi in una guerra contro gli Americani: quella con i Creek,
la più potente tribù del gruppo linguistico muskogee.
Per
questo, aveva fatto tutte le raccomandazioni possibili ai suoi
guerrieri, partendo poi verso il Sud-Est insieme a Tenskwatawa. Quest’ultimo,
però, si trattenne per poco tempo insieme al fratello, dovendo
ritornare a Tippecanoe, che era rimasta temporaneamente senza una
guida politico-militare.
Il
territorio dei Creek, in Georgia e Alabama orientale, confinava a
nord con quello dei Cherokee, a sud con i Choctaw e a sud-est con i
Seminole. Questi popoli, insieme ai Chickasaw, avevano tutti la
medesima matrice etnico-linguistica e sarebbero stati anche definiti
dagli Americani come le Cinque Tribù Civilizzate.
In
realtà i Creek, nome dato dai coloni della Carolina agli Indiani
stanziati lungo l’Ochisee Creek, costituivano una sorta di
federazione, della quale facevano parte numerose sottotribù:
Alabama, Koasati, Muklasa, Tawasa, Pawotki e Tuskegee. A questo
gruppo, chiamato genericamente dei Creek del Nord, si erano aggiunte
da tempo bande di Shawnee e Yamassee. I Creek del Sud raggruppavano
invece Apalachicola, Okmulgee, Sawokli, Kiaha, Osochi, Hitichiti e
Yuchi.
Il ramo
settentrionale occupava di preferenza la regione bagnata dai fiumi
Coosa e Tallapoosa, quello meridionale il basso corso del
Chattahuoochee e l’Ocheese Creek.
Secondo
le stime fornite da vari agenti indiani del governo, al tempo del
viaggio di Tecumseh i Creek dovevano essere più di 25.000, i
Cherokee poco di meno, i Choctaw 15.000, i Chickasaw e i Seminole
complessivamente 12.000. Ovvio dunque che Tecumseh considerasse
indispensabile l’appoggio di tutte queste tribù, che con il loro
numero avrebbero contribuito notevolmente alla costituzione dello
Stato Indiano da lui vagheggiato. Parimenti, il governatore Harrison
si rendeva conto della difficoltà di mandare in fumo il progetto del
condottiero shawnee, se questi fosse riuscito ad aggiungere ai 1.000
guerrieri di Tippecanoe una forza che, soltanto fra i Creek, era
valutabile in 5.000 combattenti.
La
situazione era delicata anche perché gli Stati Uniti non
nascondevano le loro mire sui possedimenti spagnoli della Florida e
stavano cercando un pretesto per invadere la penisola. Intanto,
però, gli Americani dovevano guardarsi a nord dagli Inglesi, dei
quali i Creek erano dichiaratamente sostenitori: in caso di
conflitto con il Canada, i coloni di Washington si sarebbero dovuti
difendere, oltre che dall’esercito britannico, dalle tribù che lo
avevano sempre appoggiato, fra le quali appunto la confederazione
promossa da Tecumseh.
La visita del grande
leader nell’ottobre 1811 non ottenne tuttavia l’adesione corale che
egli aveva auspicato.
Nonostante che
migliaia di Creek fossero accorsi al suo richiamo e l’avessero
ascoltato con grande attenzione nel villaggio di Hickory Ground,
alla confluenza dei fiumi Tallapoosa e Coosa, l’intervento del
colonnello Benjamin Hawkins, il loro agente governativo, convinse la
maggior parte di essi ad astenersi dallo stipulare patti con le
tribù del nord. Tenskwatawa riuscì invece ad attirare dalla sua
parte gli sciamani della tribù, annunciando alla gente convenuta in
quel luogo che presto il Grande Spirito avrebbe dato un chiaro
segnale di condivisione alla lotta dei Pellirosse contro l’uomo
bianco. In realtà lo scaltro stregone era venuto a sapere da amici
inglesi che presto sarebbe apparsa una cometa nel cielo e non aveva
esitato a servirsene per le sue finalità.
Un’altra strana, favorevole coincidenza volle pure che, alla
minaccia pronunciata da Tecumseh di “far tremare la terra con il
proprio tallone” seguisse, mentre era sulla via del ritorno, un
terremoto che scosse molte aree dell’Alabama. Ma sui terrorizzati
Creek ebbe ancora una volta il sopravvento l’influenza di Hawkins,
che li manovrò abilmente, convincendo la maggioranza ad usare
prudenza e a diffidare delle pericolose illusioni di Tecumseh.
In conclusione, l’appoggio che derivò da
questa visita al capo degli Shawnee fu soltanto quello di una parte
della tribù.
Prima che i Creek potessero inviare i
loro guerrieri a Tecumseh, Harrison aveva già schierato le sue
truppe dinanzi al villaggio di Tippecanoe.
Ciò non impedì comunque che un capo meticcio di nome William
Weatherford, condottiero della fazione dei Bastoni Rossi, prendesse
le armi per scatenare una nuova, sanguinosa guerra contro gli
Americani invasori.La lunga lista di condottieri passati alla storia per avere cercato
di spezzare le catene dell’uomo bianco – Opechancanough, Metacomet,
Popè, Pontiac, Piccola Tartaruga, Tecumseh e molti altri di minor
fama – era destinata ad allungarsi senza fine.
[continua]
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