Deadwood
eadwood, la famosissima e pericolosa città mineraria del West, negli
anni '70 del 1800 era zeppa di personaggi duri e tra questi alcuni
erano veramente senza legge. I più importanti e carismatici – come
Wild Bill Hickock e Al Swearengen – hanno avuto recentemente l'onore
di essere raccontati nella recente serie televisiva "Deadwood".
Al Sewarengen è il malvagio proprietario del Gem Theater, un
frequentato luogo di intrattenimento dove alcol, sesso e gioco
d'azzardo sono serviti come dolcetti in un ristorante notturno di
bassa categoria.
Seth Bullock è l'imprenditore Canadese di ferramenta che viaggia
all'ovest e diventa sceriffo in un campo di minatori senza legge.
Solomon (“Sol”) Star, il modesto socio di Bullock, è la voce della
ragione quando iniziano i guai.
Charlie Utter, un uomo della prateria, scout e mercante, è il buon
amico del leggendario Wild Bill Hickock. E. B. Farnum, proprietario
del Grand Central Hotel, non è mai contrario a qualsiasi sistema,
legittimo o no, che gli possa far guadagnare dei dollari facili.
Il Reverendo Henry Weston Smith si prende cura delle vittime della
peste ed officia ai funerali cittadini, ed è portato tristemente
alla demenza da un tumore al cervello.
Dan Dority e Johnny Burns gestiscono il saloon al Gem e mantengono
l'ordine tra le ragazze al lavoro per Swearengen.
Molti lettori del Selvaggio West riconosceranno questi personaggi
della elettrizzante serie televisiva Deadwood. Questi personaggi,
però, erano gente in carne ed ossa che abitava la vera città di
Deadwood nel Territorio del Dakota (oggi South Dakota) durante la
corsa all'oro nelle Black Hills (Colline Nere). Gli appassionati
della serie televisiva possono trovare difficile credere che i veri
resoconti delle vite di questi uomini rivaleggiano a volte con ciò
che viene rappresentato sullo schermo, eppure le loro storie,
ricolme di coraggio, determinazione, avidità e tradimenti,
trascendono la leggenda e li legano alla storia di Deadwood.
Deadwood crebbe dalla promessa di ricchezza. Durante l'estate del
1874, un distaccamento di cavalleria degli Stati Uniti guidato dal
Tenente Colonnello George Armstrong Custer scoprì tracce di oro
sulle Black Hills. Custer incoraggiò l'esplorazione dei luoghi,
sebbene le Black Hills appartenessero alla Riserva Sioux e fossero
vietate ai civili bianchi. Gli ufficiali governativi poterono far
poco per fermare il rapido flusso di cercatori di fortuna, e alla
fine smisero di provarci. Tra il 1874 e il 1877, circa 20.000
cercatori raggiunsero la piccola gola di Deadwood (Deadwood Gulch).
Nel 1875 il raffazzonato accampamento – la città di Deadwood divenne
il distretto commerciale della gola – ricevette il suo nome
ufficiale, quando un tratto della foresta di pini lì intorno fu
distrutto dal fuoco (1). Deadwood non ebbe un governo organizzato
fino all'ottobre 1876.
Nei primi tempi Deadwood era poco più di un campo di minatori grezzo
e disordinato, dove gli uomini, il bestiame e gli elementi
coesistevano, in una confusione di costruzioni pericolanti e tende,
tra topi, immondizia, e fango fino alle ginocchia. Dato che la città
si trovava illegalmente sul territorio Indiano, non vi era alcun
governo o legge per tenere sotto controllo i problemi. La maggior
parte dei residenti della città frequentava i saloons e i bordelli
che spuntavano su quasi ogni strada, e occupava il tempo bevendo,
giocando d'azzardo e litigando. La violenza era comune, dando
credito alla spesso ripetuta osservazione che a Deadwood vi fosse un
omicidio al giorno. Ciò nonostante, con il tempo la città raggiunse
una certa rispettabilità man mano che mercanti ed altri
professionisti vi si stabilirono, iniziarono gli affari e
costituirono le prime vestigia di un governo. Entro la fine del
1876, Deadwood aveva più di 3.000 residenti e quasi 200 attività
commerciali. [continua]
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