Il patto coi bianchi non pagò
e
vicende dei Cherokee hanno un inizio molto molto lontano nel
passato. I Cherokee erano un popolo guerriero, erano fieri e capaci
di gestirsi perfettamente, destreggiandosi tra caccia e agricoltura,
vita nomade e vita sedentaria.
L’arrivo
dei coloni bianchi portò lo scompiglio anche per loro. Presto fu
chiaro che non poteva essere la forza delle armi a fermare
l’avanzata dei bianchi; essi facevano parte di un popolo troppo
forte e ingegnoso per essere arrestato con archi e frecce o con gli
schioppi. I Cherokee si resero ben conto che la via migliore e più
produttiva, per loro stessi, era quella di una parziale
assimilazione dei costumi dei nuovi arrivati. Scoprirono la comodità
delle abitazioni stabili, la sicurezza di un governo stabile e
democratico, la praticità e il potere della cultura. Adottarono
persino la religione cristiana.
Non
bastò neppure questo grande cambiamento. Non bastò neppure far
parte delle cinque nazioni civilizzate, come venivano chiamate alcune
tribù. La brama delle terre fertili, la cupidigia dei bianchi che
vedevano l’oro dappertutto, tutte queste furono molle sufficienti
a sancire – con il “diritto” e le armi – la fine di un
popolo assai intelligente e orgoglioso.
Leggete
cosa accadde.
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