La guerra del Llano Estacado
l lungo periodo
di guerre che pose fine alla libertà delle nazioni indiane delle
pianure meridionali viene chiamata del Llano Estacado (Staked Plains
per gli Americani) o del Red River. Si sviluppò entro la prima metà
degli anni ’70 del XIX secolo e fu un terrificante susseguirsi di
scontri armati tra popolazioni e soldati di pelle bianca
(accompagnati dai soliti “volontari” di pelle rossa desiderosi di
sistemare vecchi conti intertribali) e tribù di indiani che vedevano
chiusa la porta che li avrebbe dovuti portare nel futuro.
Semplicemente i bianchi non vedevano per loro alcun futuro, li
volevano inoffensivi e chiusi in spazi perlopiù angusti e
assolutamente inutilizzabili per i loro fini tipici.
Principali
artefici della ribellione che infiammò la regione del Texas chiamata
Panhandle furono i Comanche ed i Kiowa e, tra i primi, furono
irriducibili i Quahadi di Quanah Parker. Ma di questo parleremo
dopo.
I Comanche
erano un insieme di gruppi tribali e bande assai agguerriti che, al
culmine della loro potenza, erano persino riusciti ad arrestare
l’avanzata degli Spagnoli, confinandoli nel sud del Texas. Erano un
tutt’uno con il cavallo, quel magnifico animale che era riuscito a
modificare la vita di quegli indiani. I Comanche avevano imparato a
conoscere, addomesticare ed usare il cavallo per tutte le loro
attività, comprese la caccia e la guerra. Erano talmente abili che
tutti quelli che riuscirono a vedere i Comanche all’opera sui loro
cavalli ne restarono colpiti profondamente. Riuscivano a combattere
scagliando frecce e lunghe lance mantenendosi legati alla sola
groppa del cavallo o al suo collo, nascondendosi alla vista del
nemico.
Possedevano
centinaia di cavalli. Un guerriero di media levatura sociale ne
poteva avere anche 250 mentre un capo valoroso arrivava a mantenerne
anche un migliaio.
I Comanche
avevano la fama di guerrieri indomiti e bellicosi ma i bianchi che
conquistarono l’indipendenza del Texas seppero essere persino
superiori a loro. Lo sperimentarono, purtroppo per loro, dopo il
1836 quando iniziarono le ostilità tra gli anglo-americani ed i
Comanche. I massacri e le occasioni di conflitto non si contarono da
entrambe le parti in un gioco di causa ed effetto in cui fu
difficile le colpe dai meriti.
Un momento
importante nella storia che vi raccontiamo è in favore dei Comanche.
Questi, infatti, nel 1836 riuscirono ad espugnare le rustiche
palizzate di legno che difendevano gli assegnatari texani di Fort
Parker. I Comanche scotennarono i bianchi e gli tagliarono i
genitali e non persero la ghiotta occasione di rapire alcune donne
di cui 5 vennero mantenute prigioniere. Era un gesto abituale per
quei popoli che, così facendo, tentavano di rimediare al basso tasso
di natalità. Tra queste donne vi era anche una certa Cynthia Ann
Parker (che aveva allora 9 anni) a cui il destino aveva riservato di
divenire madre di Quanah, il futuro capo dei Comanche Quahadi. Nel
1860 Cynthia Ann venne liberata da uno squadrone di Rangers del
Texas e cavalleggeri dell’unione e riconsegnata alla sua famiglia.
Accadde però che la sua storia ebbe un finale tragico ed inatteso,
legato alla struggente nostalgia che la povera donna mostrò di
provare per il resto della sua famiglia di pelle rossa. Morta la
madre, Quanah perse ogni tipo di legame con la metà bianca del suo
sangue e andò a rifugiarsi tra i Quahadi che erano i più forti e
bellicosi tra i Comanche.
La Guerra
Civile spogliò i forti delle truppe lasciando i coloni texani senza
difesa, facili preda dei Comanche che con centinaia di morti misero
a ferro e fuoco il Texas centrale, devastando tutti i ranch che
riuscirono a scovare. In questi anni di feroci guerre Quanah si
impose come guerriero leader della sua comunità di cui divenne
alfine capo indiscusso.
In quel periodo
si tennero i famosi colloqui di pace di Medicine Lodge ai quali
parteciparono moltissimi indiani. Non vi andò certo Quanah né vi
andò la sua gente che, anzi, decise di allontanarsi dai bianchi
scegliendo come nuova casa gli spazi infiniti e brulli del Llano
Estacado che parevano non interessare agli anglo-americani.
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