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A cura di Sergio Mura

La guerra del Llano Estacado

I

l lungo periodo di guerre che pose fine alla libertà delle nazioni indiane delle pianure meridionali viene chiamata del Llano Estacado (Staked Plains per gli Americani) o del Red River. Si sviluppò entro la prima metà degli anni ’70 del XIX secolo e fu un terrificante  susseguirsi di scontri armati tra popolazioni e soldati di pelle bianca (accompagnati dai soliti “volontari” di pelle rossa desiderosi di sistemare vecchi conti intertribali) e tribù di indiani che vedevano chiusa la porta che li avrebbe dovuti portare nel futuro. Semplicemente i bianchi non vedevano per loro alcun futuro, li volevano inoffensivi e chiusi in spazi perlopiù angusti e assolutamente inutilizzabili per i loro fini tipici.

Principali artefici della ribellione che infiammò la regione del Texas chiamata Panhandle furono i Comanche ed i Kiowa e, tra i primi, furono irriducibili i Quahadi di Quanah Parker. Ma di questo parleremo dopo.

I Comanche erano un insieme di gruppi tribali e bande assai agguerriti che, al culmine della loro potenza, erano persino riusciti ad arrestare l’avanzata degli Spagnoli, confinandoli nel sud del Texas. Erano un tutt’uno con il cavallo, quel magnifico animale che era riuscito a modificare la vita di quegli indiani. I Comanche avevano imparato a conoscere, addomesticare ed usare il cavallo per tutte le loro attività, comprese la caccia e la guerra. Erano talmente abili che tutti quelli che riuscirono a vedere i Comanche all’opera sui loro cavalli ne restarono colpiti profondamente. Riuscivano a combattere scagliando frecce e lunghe lance mantenendosi legati alla sola groppa del cavallo o al suo collo, nascondendosi alla vista del nemico.

Possedevano centinaia di cavalli. Un guerriero di media levatura sociale ne poteva avere anche 250 mentre un capo valoroso arrivava a mantenerne anche un migliaio.

I Comanche avevano la fama di guerrieri indomiti e bellicosi ma i bianchi che conquistarono l’indipendenza del Texas seppero essere persino superiori a loro. Lo sperimentarono, purtroppo per loro, dopo il 1836 quando iniziarono le ostilità tra gli anglo-americani ed i Comanche. I massacri e le occasioni di conflitto non si contarono da entrambe le parti in un gioco di causa ed effetto in cui fu difficile le colpe dai meriti.

Un momento importante nella storia che vi raccontiamo è in favore dei Comanche. Questi, infatti, nel 1836 riuscirono ad espugnare le rustiche palizzate di legno che difendevano gli assegnatari texani di Fort Parker. I Comanche scotennarono i bianchi e gli tagliarono i genitali e non persero la ghiotta occasione di rapire alcune donne di cui 5 vennero mantenute prigioniere. Era un gesto abituale per quei popoli che, così facendo, tentavano di rimediare al basso tasso di natalità. Tra queste donne vi era anche una certa Cynthia Ann Parker (che aveva allora 9 anni) a cui il destino aveva riservato di divenire madre di Quanah, il futuro capo dei Comanche Quahadi. Nel 1860 Cynthia Ann venne liberata da uno squadrone di Rangers del Texas e cavalleggeri dell’unione e riconsegnata alla sua famiglia. Accadde però che la sua storia ebbe un finale tragico ed inatteso, legato alla struggente nostalgia che la povera donna mostrò di provare per il resto della sua famiglia di pelle rossa. Morta la madre, Quanah perse ogni tipo di legame con la metà bianca del suo sangue e andò a rifugiarsi tra i Quahadi che erano i più forti e bellicosi tra i Comanche.

La Guerra Civile spogliò i forti delle truppe lasciando i coloni texani senza difesa, facili preda dei Comanche che con centinaia di morti misero a ferro e fuoco il Texas centrale, devastando tutti i ranch che riuscirono a scovare. In questi anni di feroci guerre Quanah si impose come guerriero leader della sua comunità di cui divenne alfine capo indiscusso.

In quel periodo si tennero i famosi colloqui di pace di Medicine Lodge ai quali parteciparono moltissimi indiani. Non vi andò certo Quanah né vi andò la sua gente che, anzi, decise di allontanarsi dai bianchi scegliendo come nuova casa gli spazi infiniti e brulli del Llano Estacado che parevano non interessare agli anglo-americani.

 

Quanah. A Fort Parker i Comanche non persero la ghiotta occasione di rapire alcune donne di cui 5 vennero mantenute prigioniere. Tra queste donne vi era anche una certa Cynthia Ann Parker a cui il destino aveva riservato di divenire madre di Quanah, il futuro capo dei Comanche Quahadi.

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