In Canada
Mounties
canadesi, chiamati originariamente North-West Mounted Police,
esistevano da meno di tre anni quando, il 25 giugno 1876, i Sioux di
Toro Seduto uccisero o ferirono più della metà del 7° Cavalleria del
tenente colonnello George A. Custer durante la battaglia di Little
Bighorn.
Toro Seduto non
ricoprì un ruolo particolarmente significativo in quella
circostanza, ma il capo Hunkpapa era famoso per essere un leader
saggio e potente, che voleva essere libero di girovagare e cacciare
i bisonti.
L’estate
successiva Toro Seduto arrivò in Canada come profugo e in questa
occasione i Mounties ebbero con lui un rapporto stretto e talvolta
pericoloso per circa quattro anni.
Il 7 maggio
1877, circa 11 mesi dopo la sconfitta di Custer, il trentaquattrenne
maggiore James M. Walsh, un sergente e tre soldati seguivano un
sentiero indiano verso le grige colline e le gole di Pinto Horse
Butte, all’incirca 280 miglia a nord di Little Bighorn. La pista
arrivava dal confine col Montana, circa 50 miglia più a sud.
Una banda dalle
discrete dimensioni era passata su quel terreno. Gli indiani avevano
solcato i territori del nord-ovest del Canada in prossimità della
confluenza del fiume White Mud nel Montana.
Secondo le
informazioni fornite dai due scout Metis di sangue misto ingaggiati
da Walsh, quella era la pista di Toro Seduto. Se questo fosse stato
vero, per i Mounties, e specialmente per i 90 uomini che Walsh
comandava a Fort Walsh, non sarebbe stato un compito facile
preservare la legge e l’ordine sul confine a sud e a est delle
Cypress Hills, in quelle che sarebbero diventate le province di
Alberta e Saskatchewan.
Anche prima
della battaglia di Little Bighorn, Walsh e gli altri Mounties
avevano realizzato che le operazioni militari degli Stati Uniti
contro i Sioux e gli Cheyenne erano dirette a spingere gli indiani
ostili a nord attraverso il confine. Sarebbe stata soltanto
questione di tempo, e poi Toro Seduto e i suoi seguaci sarebbero
arrivati in Canada. Tuttavia, una cosa era attendere il loro arrivo,
ma un’altra sarebbe stata occuparsi di loro.
Era circa
mezzogiorno quando gli scout di Walsh avvistarono alcuni indiani che
sedevano apparentemente senza motivo sulle cime delle colline, un
segno che un campo indiano era nelle vicinanze. Avanzando, essi
videro altri indiani sulle colline, e altri ancora, finché la
piccola pattuglia non fu circondata. In ogni caso, nessuno degli
indiani tentò di fermare gli scout. Qualche attimo dopo, Walsh e i
suoi uomini doppiarono una collina trovandosi davanti ad un grande
accampamento. Rimasero in sella senza muoversi, mentre un gruppo di
indiani dirigeva verso di loro. Spotted Eagle, capo guerriero dei
Sans Arc Sioux, disse loro che erano i primi uomini bianchi a osare
accostarsi all’accampamento di Toro Seduto. Walsh chiese di
incontrare Toro Seduto.
Il capo
Hunkpapa, alla testa di una scorta di capi minori, arrivò dopo poco.
Walsh studiò il
capo, stabilendo che doveva essere più che quarantenne. Osservò che
era di corporatura muscolosa. Egli aveva occhi scuri e vivaci, un
viso grande e butterato, un prominente naso aquilino e una bocca
dura; due lunghe trecce nere penzolavano sulle sue spalle. Aveva le
gambe arcuate e zoppicava.
Toro Seduto
doveva essere curioso nei confronti di Walsh e dei suoi Mounties.
Walsh, che era alto all’incirca come Toro Seduto, rimase dritto come
una lancia. Muscoloso come un leone di montagna, egli aveva intensi
occhi castani in un volto segnato dalle intemperie, aveva folti
baffi e la barba soltanto sul mento, ondulati capelli castani sotto
un berretto blu e oro.
Walsh e Toro
Seduto si diedero la mano. All’inizio Toro Seduto trattò i soldati
inglesi con prudente riserbo, poi gradualmente si scaldò. Quindi si
ritirarono sul campo e iniziarono una conferenza che durò per tutto
il resto della giornata.
Walsh chiese
agli uomini di Toro Seduto perché fossero giunti in terra canadese.
Essi risposero che era per trovare la pace.
I Sioux
affermarono di avere sofferto moltissimo per mano dei Lunghi
Coltelli dal berretto blu, contro i quali avevano combattuto per
difendersi per anni. Essi speravano che la “Nonna” (così i Sioux
chiamavano la Regina Inglese) avrebbe dato loro rifugio nella sua
terra.
Spotted Eagle
disse che erano stati obbligati ad attraversare la linea di medicina
(il confine – i Sioux lo chiamavano anche “la grande strada”) per
proteggere le loro donne e i loro bambini dai Lunghi Coltelli.
John Peter
Turner, storico della Royal Canadian Mounted Police, scrisse nel
primo volume di “The NortH-West Mounted Police 1873/1893”: "Toro
Seduto, in effetti disse ‘Ieri fuggivo dall’uomo bianco
maledicendolo. Oggi essi mi sfidano costruendo le loro case sulla
mia terra. Il Capo dei Bianchi del Fronte (Walsh) viene alla mia
casa solo e disarmato. Egli mi ha stretto la mano in segno di pace.
Ho sbagliato? Sono finito?’"
Walsh spiegò
che lo scopo della sua visita era scoprire le loro intenzioni e
informare i Sioux sulla legge della “Nonna”, a cui ogni uomo, bianco
o rosso, doveva obbedire.
Essi non
avrebbero dovuto combattere contro le altre tribù e non avrebbero
dovuto rubare cavalli o altro.
Essi non
avrebbero dovuto uccidere o ferire alcuna persona. Non avrebbero
dovuto usare le terre della “Nonna” come un rifugio da cui
combattere i soldati americani.
Non avrebbero
potuto rimanere se non avessero obbedito alle sue leggi, disse loro
Walsh.
Toro Seduto
disse che lui e la sua gente avrebbero rispettato la legge,
aggiungendo che aveva “seppellito” le sue armi prima di giungere in
Canada.
A Toro Seduto
piacque quello che Walsh disse a proposito delle leggi della
“Nonna”, in particolare il principio della giustizia per tutti,
senza badare alla razza.
Egli mostrò a
Walsh le medaglie che re Giorgio III aveva assegnato a suo nonno per
il servizio reso alla Corona Britannica durante la guerra del 1812
(suo nonno aveva combattuto al fianco delle truppe del re
britannico). “Erano uomini in gamba” aveva detto il nonno,
aggiungendo “Se tu vorrai trovare la pace, vai al nord nella terra
delle giubbe rosse”.
Toro Seduto
chiese munizioni affinché il suo popolo potesse cacciare i bufali.
Disse che avevano esaurito i proiettili combattendo contro i Lunghi
Coltelli. Walsh fu d’accordo a concedere loro abbastanza pallottole
per cacciare, ma avvertì che nessuna munizione avrebbe dovuto essere
usata per combattere attraverso il confine.
Walsh e i suoi
uomini passarono la notte nell’accampamento Sioux.
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