La legge della "Nonna"
l mattino
seguente, l’8 maggio, si stavano preparando per partire quando tre
Assiniboine provenienti da sotto il confine giunsero
all’accampamento con cinque cavalli.
Uno degli
scout di Walsh riconobbe tre di essi come i cavalli di un prete
cattolico che era stato nelle Cypress Hills poco tempo prima.
Walsh arrestò
White Dog, il leader dei tre Assiniboine, per furto. White Dog dette
un’occhiata ai guerrieri Sioux che si erano radunati intorno a lui,
fiducioso che non avrebbero assecondato quell’uomo bianco con la
giubba rossa.
Ma Walsh non
si fece scoraggiare. La legge era stata infranta.
Facendo
penzolare di fronte a White Dog un paio di catene da caviglie, Walsh
disse “Dimmi dove hai preso questi cavalli, come li hai presi, e
cosa intendi farci, o ti metterò queste catene e ti porterò via”.
Il silenzio
scese sull’accampamento. Tutti gli occhi erano puntati sui soldati
inglesi e su White Dog. I Sioux erano sbalorditi dal coraggio dei
Mounties. Alcuni erano pronti a combattere per i loro fratelli
Assiniboine, alcuni erano confusi, altri stavano aspettando di
vedere se i soldati inglesi avrebbero portato a termine la loro
minaccia.
Leggendo
esitazione sui volti dei Sioux, White Dog borbottò che mentre stava
attraversando la prateria a est delle Cypress Hills, aveva visto i
cavalli che girovagavano sperduti e li aveva presi.
Egli aggiunse
che non si era reso conto che quello che stava facendo era
sbagliato, visto che a sud della linea di medicina si era soliti
prendere ogni cavallo che si credeva sperduto e restituirlo soltanto
se i loro proprietari chiedevano di farlo.
Walsh non gli
credette, ma gli concesse il beneficio del dubbio. La legge parlava
chiaro, ma quando i Mounties si rendevano conto di trovarsi di
fronte a persone che non ne erano a conoscenza, di solito erano
indulgenti.
Secondo quello
che R.C. Macleod del Dipartimento di Storia dell’Università di
Alberta scrisse nel suo libro ‘The North-West Mounted Police and Law
Enforcement 1873-1905’, “il furto di cavalli era alla stregua di uno
sport tra le tribù delle pianure. L’idea che fosse un crimine venne
gradualmente introdotta dalla polizia, la quale preferiva restituire
i cavalli con una raccomandazione ai ladri piuttosto che
arrestarli.”
Walsh rilasciò
White Dog, ma sequestrò i cavalli per poterli restituire durante il
suo ritorno a Fort Walsh, 110 miglia a ovest. Quindi raccomandò a
White Dog di osservare la legge della “Nonna”.
Toro Seduto e
i Sioux erano stati testimoni di una applicazione della legge
canadese. Era l’esempio che Walsh voleva dare, e non sarebbe
tornato indietro.
I Mounties
avrebbero fatto rispettare la legge in questo modo: due o tre giubbe
rosse avrebbero cavalcato tranquillamente tra grandi accampamenti di
indiani armati, e avrebbero arrestato o redarguito i trasgressori
con severi avvertimenti.
Il coraggio e
il fatto di non mostrare mai paura fu forse la ragione per cui una
manciata di uomini risoluti ebbero un tale successo nei loro
rapporti con gli indiani.
Gli indiani
ammiravano il coraggio forse al di sopra di ogni altra virtù. Walsh
aveva dato a Toro Seduto qualcosa su cui pensare.
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