Le tribù sconfitte e confinate
a mattina del 27 arrivò il
resto della spedizione di cui aveva fatto parte anche il settimo
Reggimento di cavalleria, e non poterono fare altro che constatare
l'avvenuto disastro. Il grande villaggio indiano nel frattempo si
era smembrato: alcuni gruppi tornarono alle riserve; Toro Seduto si
diresse verso le valli del Tongue e del Powder;
Cavallo Pazzo si rifugiò tra le Montagne Bighorn. L'esercito
pattugliò quelle zone per alcuni mesi, sperando di catturare i due
capi, ma riuscì ad intercettare solo un piccolo gruppo di Sioux
Oglala.
Fu quindi affidato al
generale Nelson Miles, soprannominato dagli Indiani Giubba d'Orso,
il compito di trovare i ribelli rifugiati nella zona compresa tra i
fiumi Tongue e Powder.
Egli riuscì a intercettare il
gruppo dei Sioux Hunkpapa di Toro Seduto che però fuggì verso il
Paese della Nonna, il Canada. Era la fine del 1876.
L'anno
successivo, il generale Crook fu incaricato di catturare Cavallo
Pazzo che si arrese il primo di maggio, solo per non vedere la sua
gente morire di fame.
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