La sfortuna di
essere "B"
B-Movies sono, nel gergo cinematografico, dei
film girati principalmente a basso costo, con basso budget e,
spesso, utilizzando riprese estrapolate da altri film prodotti dalle
stesse case cinematografiche, per esempio scene di massa, scontri a
fuoco, cariche e, nel nostro caso, scontri tra cavalleggeri e
pellirosse, oppure nel caso dei film cosiddetti "peplum" o "sandaloni"
(prodotti in casa nostra nei primi anni '60), utilizzando altri tipi
di spezzoni di altri film, oppure le varie serie dedicate ai
“forzuti” come Sansone o Maciste.
Nel campo del cinema western americano, specialmente nel periodo di
massimo fulgore, gli anni '50, molteplici sono state le produzioni a
basso costo, anche con interpreti non etichettati come star e quindi
senza un'alta retribuzione (le star James Stewart, J.Wayne,
B.Lancaster o R. Mitchum).
Venivano invece a fare da star "povere" attori
anche bravi come George Montgomery, lo stesso Randolph Scott,
proprio identificato come l'immagine più famosa dei B-Movies
western, o come Audie Murphy, John Payne, Scott Brady ecc.
Venivano scritturati per dirigere questi films anche registi non di
fama ma buoni mestieranti come Selander, Springsteen e Douglas.
Molti di questi film a basso costo meriterebbero di essere
rivalutati, specialmente quelli interpretati da Randolph Scott, un
vero feticcio del genere western, ma credo anche un buon attore, che
ha preso parte, sia pur da non protagonista, a un classico come "Jess
il bandito" del 1939 con T. Power, oppure a "Carovana di eroi"
(1940) di M.Curtiz e poi al capolavoro di Peckinpah "Sfida sull'alta
sierra" con J. Mc Crea.
Piccoli gioielli sono i suoi film diretti da
Boetticher, un regista non certo altolocato come Hawks o Ford, ma
che ha saputo infondere in questi B-Movies una forte carica di
tensione, di attesa, di suspense e tragicità ("I sette assassini",
"Decisione al Tramonto", "L'albero della vendetta"...). |