Su
L'incidente
Giovani focosi
Per una mucca


A cura di Sergio Mura, autore di Farwest.it

La miccia accesa a Nord-Ovest

C

on il 1849 finì l’epoca del commercio delle pellicce nelle pianure del nord ovest degli attuali Stati Uniti. Allora quei posti erano saldamente nelle mani delle varie famiglie della nazione Sioux, una tra le più bellicose sul suolo americano. Finì perché il Governo decise che si doveva intervenire per tutelare il flusso crescente di bianchi che attraversavano le zone dell’Upper Platte per dirigersi verso Ovest. Gli indiani erano sempre più nervosi anche a causa delle ondate di malattie terribili quali il colera, il morbillo ed il vaiolo che li decimavano e contro le quali non erano in grado di opporre alcuna resistenza. “Sono magie dei bianchi”, era la voce che correva da un campo all’altro, diffondendo un odio sempre più radicato e, apparentemente, ben motivato.

Il Governo, dunque, decise per l’acquisto del vecchio posto di scambio della compagnia delle pellicce, Laramie Fork, per trasformarlo in poco tempo in una postazione militare che venne chiamata Fort Laramie.

Intorno a quel forte si sarebbe scritta una lunga parte della storia indiana dei decenni successivi, ma allora i Sioux non potevano certo immaginarlo.

L’allora sovrintendente agli Affari Indiani per la zona del Platte aveva a lungo sollecitato un raduno con gli indiani del luogo con lo scopo di calmarli ed impedirne, con qualche trattato e regalie varie, gli eccessi bellicosi che a volte li caratterizzavano. “I bisonti si stanno spostando sempre più – diceva T.H. Harvey nei suoi rapporti – e presto le tribù si troveranno a fronteggiare una terribile crisi”. Anche Mister D.D. Mitchell, il suo successore, sostenne la necessità urgente di radunare gli indiani e lo fece con un certo vigore al punto che nel 1851 la situazione finì per sbloccarsi e numerosi emissari governativi finirono per vagare nelle pianure alla ricerca delle tribù indiane da invitare.

Il consiglio si tenne tra molte difficoltà dal momento che molti tra gli invitati erano in perenne lotta tra loro. Durò ben due settimane – a spese gel Governo Americano – e si tenne presso a Horse Creek (a due chilometri da Fort Laramie, in terra Lakota-Sioux) alla presenza di delegati Crow, Serpente delle Montagne, Oglala, Brulé, Cheyenne, Arapaho, Indiani dello Yellowstone. I Pawnee, diffidenti nei confronti dei Sioux, non vi si recarono.

Dopo 15 giorni di scambi di visite e cortesie da un campo tribale all’altro e infinite promesse di pace tra gli indiani e tra gli indiani ed i bianchi, il consiglio si chiuse con la più classica cerimonia del “toccare la penna” con la quale i capi indiani si assunsero, a loro modo, la responsabilità di vigilare sulla pace intertribale e con i bianchi di passaggio diretti ad Ovest.

Questa pace durò appena le due settimane del consiglio e poi tutte le tribù ripresero le loro abitudini di fronteggiarsi, nel rispetto delle tradizioni ed alleanze. Naturalmente il caos aumentò con l’incremento delle carovane di bianchi che ne fecero anche, talvolta, le spese.

Nonostante tutto gli agenti governativi per il popolo Sioux scrissero nei loro rapporti, negli anni seguenti, che “gli indiani seriamente si impegnano per mantenere la pace nei loro territori e tutto va bene.”

 

Fort Laramie. Il Governo, dunque, decise per l’acquisto del vecchio posto di scambio della compagnia delle pellicce, Laramie Fork, per trasformarlo in poco tempo in una postazione militare che venne chiamata Fort Laramie. Intorno a quel forte si sarebbe scritta una lunga parte della storia indiana dei decenni successivi, ma allora i Sioux non potevano certo immaginarlo.

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Fort Laramie nel 1849

 

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