Giovani focosi
ra questi giovani ufficiali di Fort Laramie vi
era il Tenente J.L. Grattan, Irlandese di origine, focoso, appena
uscito da West Point e desideroso di dimostrare il proprio valore
sottomettendo gli indiani. Spiegava continuamente come alla prima
occasione li avrebbe saputi schiacciare.
Ne ebbe l’occasione non molto tempo dopo, nella
successiva estate del 1854.
Quell’anno gli indiani erano nuovamente
radunati a migliaia intorno a Fort Laramie, sia pure un po’ defilati
a valle, a qualche chilometro di distanza. Un gruppetto di giovani
guerrieri Minneconjou si trovava ospite dei Brulé nel momento in cui
una carovana di Mormoni attraversava il loro campo.
Ad un certo punto, come spesso accadeva, una
mucca (o un bue) si staccò dal resto del bestiame dei Mormoni e
prese a vagare nel campo dei Brulé senza che il proprietario
trovasse il coraggio di andarsela a riprendere. Fu allora che un
Minneconjou uccise l’animale e lo macellò, suscitando il
risentimento dei Mormoni che, giunti a Fort Laramie, non persero
tempo a raccontare l’episodio, arricchendolo con particolari forse
non del tutto esatti, al comandante dei soldati. La questione,
certamente di portata risibile (e questo era ben chiaro anche ai
soldati) non si chiuse rapidamente tanto che persino Orso Valoroso,
il capo dei Brulé, dovette andare al forte per raccontare la propria
versione dei fatti e per cercare di chiudere in fretta la faccenda.
Lo stesso Orso Valoroso, memore di quanto era
accaduto l’anno precedente, propose di lasciare perdere tutto in
attesa dell’arrivo dell’agente. I giovani ufficiali non erano
assolutamente d’accordo al punto che il capo indiano arrivò persino
a proporre di suggerire al Minneconjou (suo ospite e pertanto
“sacro”) di consegnarsi ai soldati. Sapeva bene, però che la cosa
non si poteva realizzare perché nessun indiano avrebbe mai accettato
una simile soluzione ad un fatto ridicolo come quello dell’uccisione
di una mucca. Inoltre, anche giuridicamente l’arresto di un indiano
non era contemplato nei trattati che prevedevano, invece, che la
stessa tribù di appartenenza avrebbe punito i colpevoli di reati
contro i bianchi.
Il Tenente Fleming, comandante
del forte, aveva promesso al Tenente Grattan che alla prima
occasione sarebbe stato proprio lui a recarsi tra gli indiani in
missione. Per questo, quando arrivò al forte il grande capo degli
Oglala, Uomo-Che-Ha-Paura-Del-Suo-Cavallo, Grattan si stava
preparando a recarsi nel campo dei Brulé alla ricerca del
Minneconjou.
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