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A cura di Sergio Mura

Tutto per una mucca...

I

l Tenente Grattan partì verso il campo dei Brulè alla guida di 29 volontari armati e con la dotazione di due obici. Anche l’interprete – già ubriaco – si unì al gruppo dei militari, mentre Uomo-Che-Ha-Paura-Del-Suo-Cavallo si offrì di aiutare Orso Valoroso a tenere calmi gli indiani.

La valle ai piedi del forte, ove si trovavano i campi dei vari gruppi di Sioux, era punteggiata di tende e brulicante di cavalli e indiani. Vi erano circa 600 tende che ospitavano almeno 4800 indiani di cui ameno 1200 erano guerrieri.

Alla vista, in lontananza, del piccolo drappello di soldati, gli indiani iniziarono a radunare i cavalli in segno evidente di eccitazione.

Grattan incontrò sulla sua strada un commerciante di un modesto posto di scambio e ne ricevette il rpezioso consiglio di lascir perdere tutto ed affidare all’agente il compito di risolvere la faccenda. Soprattutto, si raccomandò, “richiami immediatamente quel pazzo che sta inveendo contro gli indiani laggiù!” Si trattava dell’interprete che urlava contro i Brulé cose come: “Vi ucciderò tutti e vi mangerò i cuori!”

Fu a questo punto che il Tenente Grattan entrò nel campo indiano con i soldati e gli obici. Seguì un lungo “vai e vieni” di Orso Valoroso e Uomo-Che-Ha-Paura-Del-Suo-Cavallo che le tentarono tutte per convincere il Minneconjou - pazzo di terrore e disposto, piuttosto, a morire lì davanti a tutti come un guerriero – a consegnarsi ai soldati.

La scarsa pazienza del giovane Grattan si esaurì in fretta e pochi minuti dopo ordinò ai soldati di fare fuoco in direzione delle prime tende del campo. Spararono anche i due obici e lo stesso Orso Valoroso venne ferito mortalmente mentre gridava ai suoi di non rispondere al fuoco. Gli obici erano stati puntati male e spararono i loro proiettili troppo in alto.

Gli indiani, saltati a cavallo, risposero prontamente al fuoco uccidendo Grattan e tutti i soldati che erano intorno agli obici. I sopravvissuti scapparono come poterono in direzione di Fort Laramie ma vennero inseguiti dai Brulè in un caos terrificante di urla, polvere e spari, finchè non si trovarono davanti anche gli Oglala che li strinsero in una morsa mortale dalla quale nessuno riuscì a trovare scampo. Solo un soldato, comunque ferito mortalmente, riuscì a nascondersi all’interno del piccolo posto di scambio di Bordeaux (il commerciante). Da Bordeaux venne portato anche Orso Valoroso, ormai agonizzante. Fu Bordeaux, alla fine, a salvare la vita dei 10 soldati rimasti a Fort Laramie e degli altri bianchi presenti nella zona in quel momento. Egli parlò agli indiani lungamente, li blandì in mille modi, li calmò e gli fece dono di tutte le scorte presenti nel posto di scambio. Con l’aiuto fondamentale dei capi indiani riuscì ad evitare una notte di massacri.

Non sappiamo esattamente quando morì Orso Valoroso ma sappiamo che il suo tentativo di preservare la pace non riuscì e che lui stesso, dopo la morte, venne persino accusato di aver organizzato la trappola mortale nella quale caddero il giovane e focoso Tenente Grattan ed i suoi soldati.

 

Imponenti. La valle ai piedi del forte, ove si trovavano i campi dei vari gruppi di Sioux, era punteggiata di tende e brulicante di cavalli e indiani. Vi erano circa 600 tende che ospitavano almeno 4800 indiani di cui ameno 1200 erano guerrieri.

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In ricordo della Battaglia di Grattan

 

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