Tutto per una mucca...
l Tenente Grattan partì verso il campo dei
Brulè alla guida di 29 volontari armati e con la dotazione di due
obici. Anche l’interprete – già ubriaco – si unì al gruppo dei
militari, mentre Uomo-Che-Ha-Paura-Del-Suo-Cavallo si offrì di
aiutare Orso Valoroso a tenere calmi gli indiani.
La valle ai piedi del forte, ove si trovavano i
campi dei vari gruppi di Sioux, era punteggiata di tende e
brulicante di cavalli e indiani. Vi erano circa 600 tende che
ospitavano almeno 4800 indiani di cui ameno 1200 erano guerrieri.
Alla vista, in lontananza, del piccolo
drappello di soldati, gli indiani iniziarono a radunare i cavalli in
segno evidente di eccitazione.
Grattan incontrò sulla sua strada un
commerciante di un modesto posto di scambio e ne ricevette il
rpezioso consiglio di lascir perdere tutto ed affidare all’agente il
compito di risolvere la faccenda. Soprattutto, si raccomandò,
“richiami immediatamente quel pazzo che sta inveendo contro gli
indiani laggiù!” Si trattava dell’interprete che urlava contro i
Brulé cose come: “Vi ucciderò tutti e vi mangerò i cuori!”
Fu a questo punto che il Tenente Grattan entrò
nel campo indiano con i soldati e gli obici. Seguì un lungo “vai e
vieni” di Orso Valoroso e Uomo-Che-Ha-Paura-Del-Suo-Cavallo che le
tentarono tutte per convincere il Minneconjou - pazzo di terrore e
disposto, piuttosto, a morire lì davanti a tutti come un guerriero –
a consegnarsi ai soldati.
La scarsa pazienza del giovane Grattan si
esaurì in fretta e pochi minuti dopo ordinò ai soldati di fare fuoco
in direzione delle prime tende del campo. Spararono anche i due
obici e lo stesso Orso Valoroso venne ferito mortalmente mentre
gridava ai suoi di non rispondere al fuoco. Gli obici erano stati
puntati male e spararono i loro proiettili troppo in alto.
Gli indiani, saltati a cavallo, risposero
prontamente al fuoco uccidendo Grattan e tutti i soldati che erano
intorno agli obici. I sopravvissuti scapparono come poterono in
direzione di Fort Laramie ma vennero inseguiti dai Brulè in un caos
terrificante di urla, polvere e spari, finchè non si trovarono
davanti anche gli Oglala che li strinsero in una morsa mortale dalla
quale nessuno riuscì a trovare scampo. Solo un soldato, comunque
ferito mortalmente, riuscì a nascondersi all’interno del piccolo
posto di scambio di Bordeaux (il commerciante). Da Bordeaux venne
portato anche Orso Valoroso, ormai agonizzante. Fu Bordeaux, alla
fine, a salvare la vita dei 10 soldati rimasti a Fort Laramie e
degli altri bianchi presenti nella zona in quel momento. Egli parlò
agli indiani lungamente, li blandì in mille modi, li calmò e gli
fece dono di tutte le scorte presenti nel posto di scambio. Con
l’aiuto fondamentale dei capi indiani riuscì ad evitare una notte di
massacri.
Non sappiamo esattamente quando
morì Orso Valoroso ma sappiamo che il suo tentativo di preservare la
pace non riuscì e che lui stesso, dopo la morte, venne persino
accusato di aver organizzato la trappola mortale nella quale caddero
il giovane e focoso Tenente Grattan ed i suoi soldati.
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