Crawford "Cherokee Bill" Goldsby
rawford
Goldsby fu il più famoso bandito che vagò nel Territorio Indiano,
sebbene quando morì non avesse ancora compiuto vent’anni. Per un
periodo di due anni, nell’ultima decade del XIX secolo, egli creò un
regime di terrore nel Territorio Indiano con furti e omicidi. Poiché
era molto famoso, molte leggende furono create intorno a lui. Alcuni
biografi di Cherokee Bill affermano che egli iniziò le imprese che
lo resero famoso come malvivente, dopo aver compiuto diciotto anni,
altri invece sostengono che egli abbia ucciso la sua prima vittima
all’età di dodici anni. I biografi sono discordi anche nel definire
il tempo in cui venne chiamato “Cherokee Bill”. Secondo alcuni fu
Bill Cook a dare a Crawford il nomignolo “Cherokee Bill” . Cherokee
sarebbe potuto derivare dalle sue origini Cherokee oppure dall’aver
frequentato la scuola per nativi a Cherokee, Kansas; Bill dal
significato di “wild hand” (mano selvaggia).
Ufficialmente
venne accusato di sette omicidi, ma forse ne commise di più. Secondo
alcuni calcoli egli uccise almeno quattordici uomini. Certamente al
tempo in cui compiva diciotto anni, Cherokee Bill apparteneva già
alla banda di Bill Cook. Molti uomini di legge erano riluttanti a
confrontarsi con lui a causa della sua fama, cioè di essere il più
pericoloso “desperados” della zona. Gli uomini di legge, che
l’inseguivano, si tenevano a una certa distanza onde evitare uno
scontro impegnativo. Si riteneva che egli fosse “più veloce di due
uomini comuni”; si diceva che con il suo fucile fosse in grado di
colpire uno scoiattolo a un occhio, alla distanza massima a cui
poteva giungere la sua vista. Egli era anche in grado di sparare dal
cinturone senza dovere estrarre la sua Colt.
Cherokee Bill
aveva un irresistibile charme con le donne e, come vedremo, questo
causerà la sua cattura. Si ritiene che egli abbia avuto un’amichetta
in ogni angolo del Territorio e che spesso venisse protetto da amici
fidati. Era in buoni rapporti con i Cherokee, con i Creek e con i
Seminole e passava nei loro villaggi e nelle loro terre senza
incontrare nessun ostacolo; in certe zone gli uomini di legge non
potevano muoversi con la stessa libertà.
Il giudice
Parker descrisse Bill come “un cane assetato di sangue, che uccideva
per l’amore di uccidere” e come “il più vizioso di tutti i
fuorilegge del Territorio dell’Oklahoma”.
Anche il padre
di Crawford entrò nella leggenda. Secondo alcuni articoli di
giornale apparsi nel 1916 vi fu chi sostenne che George Goldsby,
padre di Cherokee Bill, non fosse altro che Pancho Villa.
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