Su
Gli episodi
Note finali

 


di Cesare Bartoccioni, collaboratore di Farwest.it

La rivolta dei Dakota del 1862

N

ella metà del 1800, la Nazione Sioux (1) si estendeva dal Minnesota ai Dakota e fin nel Wyoming e Montana. Le tribù Sioux dell'est, conosciuti come Santee, o Dakota, occupavano la parte occidentale del Minnesota e la parte superiore della valle del Mississippi. Le varie bande dei Sioux Dakota – i Mdewakantons, i Wahpetons, i Wahpekutes, e i Sissetons – furono i primi ad entrare in contatto con i bianchi e i primi a subire lo spossessamento delle loro terre tradizionali.

Le loro esperienze dagli anni '50 del 1800 in poi furono un esempio di ciò che i loro parenti delle pianure avrebbero sofferto in seguito.

Negli anni '50 del 1800, i capi civili dei Nativi Americani (2) avevano ceduto la maggior parte del Minnesota in una serie di trattati molto controversi.

Lo scoppio della Guerra Civile, comportando lo spostamento dei soldati lontano dalla frontiera, presentò una favorevole opportunità per rifarsi.

Nell'Agosto del 1862, mentre gli Ojibwe (o Chippewa) insorgevano nella parte settentrionale dello Stato, anche i Dakota si sollevarono in rivolta contro i coloni bianchi nel Minnesota meridionale.

La Sollevazione dei Sioux Dakota, uno dei conflitti più sanguinari della Storia della frontiera, viene spesso ritratto come un conflitto puramente razziale: gli insediamenti bianchi produssero  risentimenti talmente profondi tra gli Indiani da arrivare alla fine ad una sollevazione che costò la vita a centinaia di coloni prima di essere stroncata.

Anche se basilarmente accurata, questa presentazione lascia nell'ombra le complessità di un conflitto interno alla società Dakota su come rispondere alla crisi.

Nella versione popolare di questi eventi, il capo Mdewakanton, Little Crow, o Taoyateduta, diresse una sanguinosa sollevazione contro coloni indifesi. In realtà, Little Crow (1803? – 1863) era stato in precedenza un forte sostenitore della pace. Aveva perseguito una politica di compromessi mentre cercava di preservare alcuni elementi della vita tradizionale. Insieme agli altri capi aveva firmato diversi trattati, nei quali i Sioux concedevano vaste terre in cambio della promessa di annualità di cibo e denaro, nonché di aiuti per l'educazione e per l'agricoltura. I capi Dakota cercarono chiaramente un accordo con il Governo Federale, e qualche tipo di assimilazione nella cultura dominante Americana. Little Crow visitò Washington; andò in chiesa, indossò indumenti allo stile dei bianchi e si adattò in generale al nuovo modo di vita.

Ma gli Stati Uniti non mantennero fede ai trattati. La guerra civile deviò l'attenzione Federale da ciò che stava accadendo sulla frontiera. Vi erano diffuse lamentele di corruzione tra gli agenti governativi, e le annualità e forniture accordate arrivavano con lentezza. Lo stile di vita tradizionale basato sulla caccia non era più possibile, e la popolazione Dakota era ora totalmente dipendente dai pagamenti promessi. Seguirono privazioni, e singoli guerrieri Dakota iniziarono ad attaccare le case isolate degli agricoltori. Sotto pressione da parte della sua gente, Little Crow fu forzato ad abbandonare le sue politiche di compromessi e a condurre i suoi guerrieri in una guerra che non voleva. Le cose si complicarono dato che alcuni Dakota scelsero di combattere contro i bianchi, mentre altri restarono neutrali o tentarono perfino di proteggere i coloni.

La sollevazione dei Dakota provocò centinaia di morti fra i coloni, e l'assedio di città come New Ulm, ma presto forti rinforzi di truppe Federali arrivarono nelle vicinanze. Per il resto della guerra, le forze Federali rastrellarono le pianure cercando i responsabili. I soldati riuscirono a catturare migliaia di Sioux Dakota e a portarli a Mankato per il processo. Trentotto capi morirono nella più grande esecuzione di massa nella Storia Americana, con centinaia di altri imprigionati per anni a Fort Snelling e Davenport, nello Iowa.

Questo episodio comportò l'espulsione della maggior parte della popolazione Dakota dal Minnesota, e segnò l'inizio di decenni di conflitto tra i Sioux e il Governo Federale.

Nella pagina collegata a questa (raggiungibile dal menù in alto a sinistra) potrete documentarvi sui tanti conflitti che caratterizzarono la rivolta dei Dakota nel 1862.

 

Rivolta. La Sollevazione dei Sioux Dakota, uno dei conflitti più sanguinari della Storia della frontiera, viene spesso ritratto come un conflitto puramente razziale.

NOTA BENE: Le note sono in una pagina a parte raggiungibile dal menù posto a sinistra

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Sotto: Un ritratto del Generale Sibley

Sotto: Un quadro raffigurante la battaglia di New Ulm

Sotto: Un ritratto fotografico di Big Eagle

 

 

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