Durante la Guerra Civile
urante la guerra civile americana la cavalleria
non fu impiegata in larga scala. Poche furono le battaglie a cavallo
ma alcune di queste furono importanti e decisive. Spesso il terreno
paludoso o boscoso non si prestava a grandi cariche tradizionali e i
cavalleggeri impararono a combattere in un altro modo anche se non
meno efficace.
I reparti giungevano sul luogo della battaglia
o sulla posizione chiave e smontando da sella, si trasformavano in
fanteria sparando da terra. Quando c’era da attaccare ed avanzare i
soldati rimontavano a cavallo ed avanzavano fino a dove si poteva
arrivare, stessa cosa era per una ritirata che prevedeva il
rimontare in sella e l’attestarsi su nuove posizioni. Così i la
cavalleria combatté durante la guerra fratricida ma alcune cariche
tradizionali ci furono ugualmente e passarono alla storia. Tra le
figure di spicco per l’arma di cavalleria sono da ricordare Custer,
Stuart, Sheridan, Mosby, Pleasanton, Forrest, Merrit, Buford, Gordon
uomini che in molte occasioni dimostrarono il loro coraggio anche
contro forze numericamente superiori.
Per i primi tempi del conflitto la cavalleria
confederata ebbe la leadership degli scontri, poi le cose cambiarono
a favore dell’unione. Nella guerra civile americana la cavallerie
ebbero un ruolo importante, erano gli occhi delle armate, ogni volta
che non furono presenti al momento giusto sui campi di battaglia
finì male e non fu un caso, inoltre i cavalleggeri riuscivano ad
effettuare dei raid a sorpresa presso depositi munizioni e nodi
ferroviari del tutto inaspettati, ed allo stesso tempo potevano
essere “gli occhi” dei generali in guerra.
[continua]
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