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A cura di Stefano Jacurti

Seconda parte

U

n duro colpo per il sud fu come già detto la perdita di Stuart durante la battaglia di Yellow Tavern, una perdita troppo importante per la parte confederata anche se altri si distinsero e continuarono a mettersi in luce fino alla fine.

Nel 1864 fu la volta della cavalleria di Forrest che respinse durante i cavalleggeri nordisti in attacco verso il deposito militare di Selma, in Alabama. Con continui attacchi mordi e fuggi Forrest logorò a tal punto le forze unioniste che quest’ultime rimaste a corto di viveri furono costrette ad attaccare le giubbe grigie che li sconfissero facendo così fallire il piano che avrebbe dovuto consegnare all’Unione il deposito militare di Selma.

Altre imprese temerarie ed incredibili si registrarono tra i due schieramenti. L’incursione unionista di Grierson in Alabama sul nodo ferroviario di Newton, e il raid sudista di Morgan fin su nell’Ohio.

Le modalità con cui vennero concepite hanno dello straordinario per quei tempi.

Grierson con una brigata di cavalleria del XVI corpo del Generale Hurlbut stanziato nel Tennessee occidentale, si preparò ad una missione che smentì clamorosamente le più pessimistiche previsioni.Suo obbiettivo era dirigere una profonda incursione nel Mississippi verso il nodo ferroviario di Newton che riforniva Vicksburg, posta d’assedio dal generale Grant. Forrest si attivò immediatamente catturando la cavalleria di Steghit lanciata in una serie di incursioni ma che fu circondata e catturata dopo varie battaglie, un grande trionfo per Forrest ed i suoi uomini ed un fallimento completo per gli Unionisti .

Ma Grierson nel frattempo si spinse in territorio nemico sempre cavalcando e combattendo, percorrendo quasi 1000 km in 16 giorni, catturando 500 prigionieri, distruggendo quasi 80 km di linea ferroviaria e telegrafica quella che riforniva Vicksburg, la Gibilterra del west, ed invece di tornare verso nord per chiudere la missione e rientrare tra le linee amiche i cavalleggeri nordisti proseguirono ancora verso sud dove nessuno pensava fossero diretti mentre i confederati gli avevano sbarrato la strada  verso nord per tornare a casa. Baton Rouge: questa fu la loro ultima destinazione dove si riunirono alle truppe del Generale Banks appena sbarcate, era il 2 maggio 1863, un impresa degna da ricordare.

Raid analogo fu quello di Morgan nell’Ohio nel cuore dell’unione. Coloni e fattori sbigottiti videro spuntare nelle loro fattorie le divise grigie, nessuno da quelle parti aveva mai visto prima un soldato confederato. Morgan imperversò nell’Ohio prendendo e saccheggiando tutto quello che potè tirandosi dietro la milizia di stato e la cavalleria nordista per giorni, sfiancando e portando scompiglio con la sua eccellente manovra diversiva, alla fine venne intercettato, catturato ed imprigionato ma dopo poco tempo riuscì a fuggire, resta incredibile come riuscì ad addentrarsi così a fondo nel territorio nemico, un raid che sembra lo specchio di quello di Grierson in Alabama.

Il 12 aprile 1864 Forrest e la sua cavalleria catturarono ed espugnarono Fort Pillow sul fiume Mississippi piombando sui bastioni e conquistando l’importante fortezza. Nel medesimo anno Forrest fu incaricato di rintuzzare l’avanzata degli uomini di Sherman per permettere al Generale Hood e alla sua fanteria di raggiungere e difendere Nashville. Le cariche di Forrest furono travolgentI e sconfissero i nordisti  più volte. Ma era il canto del cigno.

Era ormai immenente la bonifica della valle dello Shenandoah. Un vero inferno dove Custer e i suoi uomini dovettero vedersela con i guerriglieri di Mosby, una confederazione nella confederazione. Fu una lotta spietata e senza quartiere tra le due parti che vide l’impiccagione dei prigionieri operata sia da Custer sia da Mosby in una lotta accanita e dura dove “Misura per misura” la fece da padrone.

Come spesso accade non ci fu solo gloria ed eroismo ma anche azioni violente e saccheggi, come accadde durante l’avanzata di Sherman in Georgia dove i cavalleggeri di Kilpatrick non  si comportarono bene con le donne locali, atti di violenza e saccheggio pesarono ancora di più su quella fase del conflitto, inoltre non va dimenticato che Sherman tagliando  come una lama nel burro la Confederazione, faceva bruciare tutto affinché il sud restasse in ginocchio senza più la possibilità di sopravvivere distruggendo  materie prime, piantagioni, e tutto quello che potesse servire al sostentamento della popolazione. Pur essendo un grande generale durante la guerra, Sherman venne per questo considerato al sud come una sorta di  “Nerone Americano”. Anche il passaggio di Morgan  nell’Ohio  non ha lasciato un buon ricordo al di là dell’impresa dove alcuni soldati si abbandonarono al saccheggio e alla violenza.

Il tempo passava e truppe scelte di cavalieri nordisti si prepararono ad attaccare di nuovo il deposito di Selma, erano truppe organizzate da Sheridan in modo esemplare ed efficiente. Il Generale  Wilson fece distribuire ad ogni cavalleggero viveri per 5 giorni e cento colpi e risolto in modo temerario il problema dei rifornimenti logistici, si gettò con determinazione attraverso le linee sudiste  avanzando a ventaglio su 6 colonne, questo schieramento mise in difficoltà Forrest che dovette distribuire i suoi uomini da un capo all’altro del fronte mentre Wilson si inoltrò per 250 km nel territorio nemico giungendo e caricando Selma nell’aprile del 1865.

Qui espugnò l’arsenale, lo diede alla fiamme distruggendo tutte le armi e munizioni, poi diresse le sue cariche verso Monterey in Alabama distruggendone gli arsenali militari.

Sfuggendo abilmente alle contromanovre sudiste si diresse poi verso est dove intercettò il presidente della confederazione Jefferson Davis che travestito in abiti femminili, cercava di raggiungere il Texas.

Era il 10 maggio 1865 e l’inafferrabile Wilson piombava sulla carrozza del Presidente in north Carolina, si pensava che Davis portasse con sé il tesoro della Confederazione per occultarlo in zone segrete ma nulla fu trovato,  nessuno ha mai saputo dove sia sepolto, chi se ne sia appropriato o se realmente sia esistito, tutto è avvolto dal mistero tra leggenda e realtà.

Gli scontri di cavalleria furono pochi in proporzione all’utilizzo della fanteria e dell’artiglieria nella guerra civile americana ma questi combattimenti seppur esigui in vari anni di conflitto, lasciarono un segno importante come a Yellow Tavern, Brandy Station, Hanover, Cedar Creek, nei dintori di Gettysburg e nella valle dello Shenandoah

Anche il cinema li ha ricordati. Il raid di Grierson ispirò il film “Soldati a cavallo” di John Ford, quello ispirato a Morgan fu portato sullo schermo da Gregory Peck nel film “La legge del signore”di William Wyler . Da ricordare anche “Shenandoah la valle dell’onore” con James Stuart regia di Andrew MacLaglen

* Dedicato a Pike Dexter - 10 cavalleria del Kentucky*

 

Cavalleria. La cavalleria degli Stati Uniti ( U.S. Cavalry) fu sempre presente nella frontiera americana dal tempo della rivoluzione di George Washington fino alla fine del west selvaggio e sregolato.

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Sotto: Cavalleria unionista nel 1862

 

 

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