Prima parte
na figura
carismatica della guerra civile a cavallo fu il Generale Stuart,
abile cavaliere, temerario e una spina nel fianco dell’Unione, uno
dei migliori uomini dell’arma di cavalleria del conflitto. Fu capace
di imprese eccezzionali come l’avanscoperta nei confronti
dell’armata di MacClellan che lo portò alla testa dei suoi uomini
percorrere quasi un giro a 360° gradi intorno all’esercito Unionista
e riferire sulle sue posizioni.Una sorta di rally a cavallo tra le
linee dell’Unione disturbando continuamente l’esercito di MacClellan
e riferendo sempre in anticipo al Generale Lee gli spostamenti del
nemico.
Ma un altro
scontro coinvolse l’arma di cavalleria. Fu sempre a Gettysburg nella
battaglia principale, il 1 luglio 1863 e questa volta toccò al
generale Buford e ai suoi uomini farsi in quattro e rimboccarsi le
maniche in una accanita resistenza contro le forze confederate
trasformandosi come camaleonte in una micidiale fanteria seppur
disponendo di solo 3500 uomini e pochi pezzi di artiglieria trainata
contro la divisione confederata di Heth forte di 8000 uomini.
Buford saggiamente occupò prima dei Confederati le migliori
posizioni intorno alla città. I cavalleggeri smontando formarono una
linea difensiva respingendo i Confederati sulla MacPerson Ridge in
attesa dei rinforzi del Generale Reynolds che stava sopraggiungendo
con i suoi “Black Eat Boys”, la fanteria.
Buford
resistette per ore poi i suoi uomini stremati uscirono di scena dal
campo di battaglia nei due giorni successivi limitandosi a
controllare la situazione a sud.
Durante la
battaglia di Chancellorsville una della cause della sconfitta
dell’Esercito nordista di Hooker fu la totale assenza di cavalleria
inviata in ricognizioni lontano dalla zona della battaglia e questo
impedì l’arrivo di notizie fresche e la splendida prova della
cavalleria di Stuart che caricando più volte l’armata di Hooker ne
arrestò l’avanzata finche la fanteria del generale Lee, la avvolse e
la imbottigliò in una stretta mortale come un boa sulla sua preda.
Il l luglio
1862 Stuart lanciò i suoi uomini a bandiere spiegate contro 250
cannoni nordisti a Marven Hill durante la battaglia dei 7 giorni,
perdendo 6000 uomini in pochi minuti, un prezzo altissimo, e a
Brandy Station il 9 luglio 1863 ingaggiò battaglia contro la
cavalleria nordista di Pleasanton che con coraggio lo attaccò 4
volte consecutivamente.Questo scontro di cavalleria in carica
tradizionale fu uno dei più vasti della guerra civile americana.
Stuart che
disponeva di 9000 cavalleggeri e 20 cannoni trainati al seguito
ricorse ad un vecchio trucco: far sfilare le proprie truppe al
galoppo facendo sparare contemporaneamente i sui cannoni per trarre
in inganno il Generale Pleasanton che pensò di aver contro forze
numericamente superiori. Pleasanton riferì ad Hooker e quest’ultimo
ordinò di aggirare quel nemico temuto che per il primo periodo di
guerra aveva sempre tenuto in scacco la cavalleria nordista spesso
esitante vista la provenienza dei cavalleggeri dalla vita civile
che con i lavori a cavallo non aveva nulla a che vedere. La cosa
fece infuriare Sheridan di vecchio sangue irlandese, il quale era
convinto che quel l’inspiegabile arruolamento nell’arma a cavallo di
commercianti e bottegai seppur addestrati, andava eliminato poiché
dannosissimo in quella guerra, e ci riuscì.
La battaglia
di Brandy Station resta importante ed interessante nella sua lettura
per vari motivi. Il primo fu che come al solito Stuart confermò la
sua fama e l’eccezionale prestazione dei suoi cavalleggeri padroni
del territorio fino alla metà del conflitto, la seconda è che
proprio da questa battaglia nonostante la sconfitta, la cavalleria
nordista iniziò la sua ascesa cambiando mentalità ed organizzazione.
Pleasanton
disponeva di 4 divisioni comandate dai Generali Greeg, Cuffie,
Buford e Russel. Pleasanton tenne la divisione di Russel in riserva
ed attaccò Stuart da nord e sud per prenderlo in mezzo. I primi ad
essere lanciati alla carica furono gli uomini del 6° reggimento del
west Virginia, quella parte della Virginia rimasta fedele all’Unione
della divisione di Buford ma i sudisti resistettero bravamente alla
carica mentre Stuart contemporaneamente ordinò agli uomini del
Colonnello Jones di prendere i nordisti di Buford sul fianco. Jones
assalì presso la località di Fleetwood Hill riuscendo a mettere
l’esercito unionista sulla difensiva. Pleasanton lanciò le altre due
divisioni quella di Gregg e quella di Cuffie nella battaglia. Gregg
fu respinto dopo un attacco sanguinoso ma la carica della cavalleria
di Cuffie sfondò le linee dei cavalieri confederati riuscendo a
penetrare nei pressi del villaggio di Stevensburg ma dopo la
ritirata Stuart si riorganizzò e lanciò una controcarica. La chiave
della battaglia era il possesso di Brandy Station ove si trovava il
comando di Stuart. Pleasanton lo comprese e decise di impadronirsene
e compiendo uno sforzo supremo lanciò la carica del 6 Pennsylvanya e
del 1 New Jersey ma i loro assalti disperati non ebbero effetto,
finche i sudisti contrattaccarono e cariche e contro cariche si
susseguirono in un combattimento di una inaudita violenza nel
vecchio stile napoleonico finché il terreno dello scontro rimase in
mano ai sudisti, ma Pleasanton un duro che aveva combattuto contro
gli indiani prima della guerra civile, non si fece impressionare e
lanciò nello scontro la carica la divisione di Cuffie ma che venne
respinta ancora. Invece di impiegare anche la divisione Russel posta
in riserva Pleasanton si ritirò e fu oggetto di critiche di altri
ufficiali poiché aveva sfiorato la vittoria per un soffio e al
momento supremo non impiegò la riserva. Ma davanti aveva Stuart uno
dei migliori cavalieri sudisti del conflitto ed era ancora nel suo
pieno apice. Presto le cose sarebbero però cambiate infatti Brandy
Station vide per la prima volta i sudisti sbandare e ritirarsi di
fronte alla carica del nemico cosa mai accaduta fino a quel momento.
A soli 25 anni
era già generale di brigata. Capelli biondi, divisa personalizzata,
truppe fedeli e pronte a tutto: George Amstrong Custer pupillo del
generale Sheridan era l’uomo giusto al posto giusto in una
cavalleria fino a quel momento in difficoltà contro i vari Stuart e
Forrest. Custer si mise in luce con la divisione del Michigan nella
battaglia tra cavalleggeri presso Gettysburg ad Hanover court House
caricando il nemico pur essendo in inferiorità numerica. La sua
ascesa durante la guerra civile americana fu inarrestabile, contro
Stuart a Yellow Tawern dove il generale sudista cadde sul campo,
contro Rosser suo amico e compagno a West Point che lo attaccò nella
carica di Trevillian Station dove i nordisti dovettero ritirarsi.
Successivamente Custer sconfisse duramente Rosser nella battaglia
di Tom’s Brook inseguendo la cavalleria confederata per 25 km. e
L’avvenimento fu tale che fu denominato “le corse di Woodstock.”
Custer si mise
in luce in atre occasioni e una delle più clamorose fu contro il
confederato Gordon a Cedar Creek il 19 ottobre 1864. Quest’ultimo
aveva imbottigliato Sheridan e quella battaglia Custer la vinse
praticamente da solo sopraggiungendo con i suoi uomini e salvando le
sorti della battaglia in un finale degno da film western.
Le cariche del
generale Custer furono travolgenti durante il conflitto sebbene non
va dimenticato costarono sempre perdite molto alte. Alla fine del
conflitto la divisione di Custer contò sul suo ruolino diecimila
confederati fatti prigionieri tra cui 11 generali, 120 cannoni
catturati, 65 bandiere prese al nemico.
[continua]
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