Le prime battaglie
n primo impegno di guerra coinvolse i Cheyenne meridionali nel 1857,
tre anni dopo l'incidente di Grattan, che provocò la guerra tra i
Sioux e i bianchi. A causa di razzie compiute lungo il sentiero di
Smoky Hill verso le Montagne Rocciose, l'esercito inviò trecento
uomini di cavalleria guidati dal colonnello Edwin Sumner per punire
i Cheyenne. Nella battaglia di Solomon Fork nel Kansas occidentale
il 29 luglio, Sumner impegnava duramente un numero equivalente di
guerrieri.
Nel corso di un successivo accentuarsi di violenze, chiamato anche
Guerra dei Cheyenne e degli Arapaho, o Guerra del Colorado del
1864-65, avvenne una tragedia che servì ad unire molte tribù delle
Pianure contro l'uomo bianco e ad aumentare l'odio e la sfiducia nei
suoi confronti.
Con la crescita enorme di minatori nel Colorado, dopo la "Febbre
dell'Oro" di Pike's Peak del 1858, il governatore John Evans cercò
di aprire i terreni di caccia dei Cheyenne e degli Arapaho per
l'insediamento dei bianchi. Le tribù rifiutarono di vendere le loro
terre e di stabilirsi in riserve. Evans decise così di risolvere la
questione con la forza, usando come pretesto incidenti che
accadevano saltuariamente e comandò di muovere le truppe agli ordini
dell'ambizioso comandante militare territoriale che odiava gli
indiani, il colonnello John Chivington.
Nella primavera del 1864, mentre la Guerra Civile infuriava all'est,
Chivington lanciò una campagna di violenza contro i Cheyenne ed i
loro alleati e le sue truppe attaccarono tutti gli indiani,
razziando i loro villaggi. I Cheyenne uniti ai vicini Arapaho,
Sioux, Comanche e Kiowa, sia in Colorado sia in Kansas, si misero
sul sentiero di guerra per difendersi. Evans e Chivington
rinforzarono la loro milizia creando il Terzo Cavalleria del
Colorado, con volontari arruolati per breve tempo. Dopo un'estate
piena di piccole scorrerie e di scaramucce, i rappresentanti dei
bianchi e degli indiani si incontrarono a Camp Weld, fuori Denver,
il 28 settembre. Non fu raggiunto nessun accordo, ma si fece credere
agli indiani che con gli accampamenti vicini e con la ripresa delle
relazioni, era possibile una pace. Uno dei capi Cheyenne di nome
Black Kettle, che proponeva la pace da lungo tempo, condusse il suo
gruppo di quasi 600 cheyenne ed alcuni arapaho in un luogo lungo il
Sand Creek per impiantare il suo accampamento e informò la
guarnigione della sua presenza.
Poco dopo Chevington arrivò al forte con una truppa di 700 soldati
compresa il Terzo Cavalleria, ed informò la guarnigione del suo
piano per attaccare l'accampamento degli indiani. Benché fosse
informato che Black Kettle si era già arreso, considerò questo fatto
un'ottima occasione per attuare lo sterminio degli indiani. Il 29
novembre guidò le sue truppe, tra cui molti ubriachi, al Sand Creek
e li schierò intorno all'accampamento degli indiani, con anche
quattro cannoni. Black Kettle, fiducioso come sempre, issò una
bandiera americana e una bianca dalla sua tenda. In risposta
Chevington alzò il braccio per indicare l'attacco e mentre i fucili
e i cannoni aprivano il fuoco, gli indiani si dispersero in preda al
panico. In seguito all'attacco alcuni indiani riuscirono a resistere
da dietro la sponda più alta del fiume e altri, tra cui Black Kettle,
fuggirono attraverso la pianura. Ma alla fine del feroce e brutale
attacco c'erano 200 morti e più della metà erano donne e bambini. La
politica di Chevington fu quella di non far prigionieri e i suoi
volontari del Colorado erano come lui. Chevington fu denunciato in
seguito ad un'indagine del Congresso e costretto a dimettersi. Ma
quel semplice rimprovero non significò niente per gli indiani.
Quando si sparse la voce del massacro tra le altre tribù per mezzo
del racconto dei fuggiaschi, gli indiani delle Pianure meridionali e
settentrionali si mostrarono più decisi che mai a resistere
all'invasione dei bianchi. I Cheyenne e gli Arapaho intensificarono
le loro scorribande e il 7 gennaio e il 18 febbraio presero
d'assalto la città e la stazione merci di Julesburg lungo il Platte
River del sud, lungo l'itinerario del Sentiero dell'Oregon per
Denver, provocando il suo abbandono.
La fase finale e più intensa della guerra sulle Pianure era così
cominciata. Ci voleva un altro massacro, quello dei Wounded Knee, un
quarto di secolo dopo, per farla cessare.
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