Su
La trappola
Il killer

 


A cura di Omar Vicari

Jim Miller

L

a storia del vecchio west intesa come la conquista di quel vasto territorio che va dal fiume Mississipi alla costa del Pacifico, è stata sicuramente scritta col sangue dei pionieri che avanzavano verso ovest, con il sistematico sterminio delle tribù indiane, con i trattati mai rispettati dall’uomo bianco, con lo sterminio dei bisonti e con l’abnegazione e spesso il sacrificio di uomini che tentavano di portare l’ordine nelle città di frontiera come Dodge City o Abilene.

C’erano uomini come Bat Masterson, Wild Bill Hickok, Wyatt Earp, Bill Tilghman ecc. che possiamo collocare nel gruppo dei “gunfighter”, uomini che affrontavano e a volte uccidevano altri uomini a viso aperto. C’erano poi sul teatro della frontiera altri uomini che per le loro azioni dobbiamo collocare in un altro gruppo, quello dei “gunslinger”.

Erano questi micidiali pistoleri ai quali si poteva affibbiare l’epiteto di killer per antonomasia. Tra questi “enfant prodige “ della colt, possiamo annoverare nomi come John Wesley Hardin, Clay Allison e, uno in particolare, poco noto al grande pubblico ma talmente micidiale da rivaleggiare con Wes Hardin nel numero degli omicidi commessi: James B. Miller comunemente conosciuto come “Diacono Jim” per la preferenza a vestire abiti scuri accompagnati da un ampio pastrano nero. Frequentava regolarmente la chiesa, non fumava e non si ubriacava mai. Insomma era un uomo senza vizi, a parte quello di spedire la gente al creatore. Era conosciuto anche con l’appellativo di “Killin’ Jim” per la sua vera vocazione di killer a pagamento. La sua “parcella” andava dai 200 ai 500 dollari a seconda delle circostanze e della fama della vittima.

Nato in Arkansas nel 1866 e rimasto presto orfano, andò a vivere coi nonni in Coryell County (Texas). Un brutto giorno costoro vennero trovati morti e Jim, malgrado la tenera età, venne fortemente sospettato per il crimine.

Nel tentativo di recuperarlo venne quindi mandato a vivere presso la sorella ed il cognato John Coop.

Nel 1884, ad appena diciotto anni, fece fuori il cognato mentre costui dormiva sotto il portico della sua casa a Plumb Creek (Texas). La ragione del gesto è rimasta un mistero e legata probabilmente alla personalità contorta di Jim Miller. Fu comunque condannato alla prigione a vita, ma l’avvocato che patrocinava la sua causa riuscì ad ottenere un nuovo processo col quale venne prosciolto. Due anni più tardi si aggregò a una banda di fuorilegge in Saba County (Texas).

Dopo essere stato arrestato dal marshal Dee Harkey, uno dei migliori “law-men” del Texas, Miller girovagò per Mc Culloch County (Texas) dove allevò cavalli e marchiò il bestiame per Mannen Clements Sr. uno dei quattro terribili fratelli implicati nella faida Taylor-Sutton. Clements era un uomo violento ed aveva ucciso egli stesso almeno un paio di uomini. Egli era anche cugino del micidiale pistolero John Wesley Hardin ed aveva personalmente aiutato Hardin a fuggire dalla prigione nell’autunno del 1872. Miller fece amicizia col figlio Clements Jr. e si invaghì presto di Sally, la graziosa ragazza della famiglia.

Il 29 marzo 1887 Mannen Clements fu ucciso a Ballinger (Texas) dal marshal della città Joe Townsend. Qualche giorno dopo, nel tornare a casa di notte, Townsend venne raggiunto da una fucilata a causa della quale ebbe un arto amputato.

Non venne mai scoperto chi sparò nel buio anche se sottovoce si faceva il nome di Jim Miller. Fiutato il vento, Miller lasciò per un po’ il Texas per raggiungere il Nuovo Messico.

Poco si sa sull’attività di Miller nei due anni che seguirono anche se possiamo immaginare che continuò a percorrere la strada dell’omicidio visto che diceva di aver perso il conto di quanti messicani aveva spedito sl creatore durante quel periodo.

Nel 1891 tornò nel Texas a Pecos, una di quelle città di frontiera che cominciavano a manifestare i primi segni di civiltà. La sua popolazione, si diceva, passava il tempo a fare i pic-nic, andare in chiesa e pregare tre volte al giorno. Miller venne assunto come deputy dallo sceriffo George Bud Frazer il quale non si dannò più di tanto nell’indagare sul passato di Jim Miller. A quel tempo nel Texas era considerato disdicevole tentare di scoprire qualcosa del passato di un uomo. Per un po’ la condotta di Miller fu esemplare, non fumava e non si ubriacava mai, una rarità in quelle lande desolate di fine secolo. Per di più si dimostrò un integerrimo frequentatore della chiesa locale e presto divenne a Pecos una figura caratteristica vista la consuetudine di vestire sempre un lungo pastrano nero su altrettanti abiti neri abbinati a un “stetson” anch’esso nero. Gli abiti neri su una figura alta e magra gli conferirono l’appellativo di ”Diacono Jim”, anche se più realisticamente i baffi neri nel viso determinato e la colt appesa all’anca, lo inquadravano meglio come uno di quei pistoleri coi quali era meglio non avere a che fare.

Nel 1891 Miller sposò Sally Clements e contemporaneamente associò alla carica di deputy il fratello Clements Jr.

Stranamente in quel periodo i furti di bestiame aumentarono in modo vertiginoso in tutta la valle del Pecos, ma Miller non riuscì ad arrestare neppure uno straccio di ladro. Gli allevatori di conseguenza si organizzarono nel tentativo di porre un freno alle continue perdite di bestiame. Barney Riggs, cognato dello sceriffo Bud Frazer, suggerì che la totale mancanza di arresti poteva costituire un primo indizio per sospettare di Jim Miller, sul quale, peraltro, Riggs già nutriva dei sospetti. Miller rise delle accuse e i cittadini scandalizzati si schierarono dalla sua parte. Come si poteva pensare una simile cosa di un rispettabile e morigerato membro della chiesa locale? Meraviglia piuttosto il fatto che Miller non replicò alle accuse di Riggs con qualche fucilata. E’ possibile che non lo fece perché il suo lavoro di deputy gli permetteva una certa copertura dei suoi misfatti nei furti di bestiame. Oppure perché conosceva bene Riggs e sapeva che non era il primo sprovveduto. Barney Riggs sapeva usare la colt ed era stato condannato a vita e rinchiuso a Yuma per l’omicidio di un uomo che gli contendeva i favori di una donna. Era stato graziato perché nel 1887 aveva neutralizzato due forzati che stavano per uccidere un secondino in un tentativo di evasione. Bud Frazer, non avendo uno straccio di prova della colpevolezza di Miller, decise di continuare ad avvalersi della sua collaborazione. Poche settimane più tardi Miller uccise un messicano in un “tentativo di fuga” dalla prigione. Riggs sostenne che Miller aveva ammazzato l’uomo perché sapeva dove il deputy aveva nascosto un paio di muli rubati. Grazie alla soffiata di Riggs, Frazer riuscì effettivamente a ritrovare i muli e ad avere finalmente la prova della colpevolezza di Miller.

Licenziato, Miller presentò nel 1892 la sua candidatura per la carica di sceriffo. Sconfitto, riuscì invece ad ottenere la carica di marshal della città e in tale veste cominciò a circondarsi di pistoleri che facevano capo al clan dei Clements e di Wes Hardin. A questo punto credo sia giusto fare un po’ di chiarezza sulle varie figure dei funzionari di polizia.

Per marshal di città (city marshal) si intendeva il capo supremo della polizia della città. Egli veniva assunto dalla amministrazione comunale, poteva essere licenziato in qualsiasi momento ed era il responsabile dell’ordine nell’ambito comunale. Altri addetti alla polizia comunale erano il deputy marshal, l’assistant marshal e i vari poliziotti.

Per US marshal si intendeva il capo della polizia che veniva nominato dall’autorità federale per ogni stato federato.

Questa figura per quanto importante poteva agire nell’ambito di una città solamente col consenso del city marshal.

Per sceriffo invece si intendeva il funzionario di polizia di un tribunale o di una amministrazione distrettuale, ma anche il capo della polizia di una grande città. Tra le varie mansioni doveva anche riscuotere le imposte distrettuali dalle quali poteva trattenere per se il 5%. Questo rendeva appetibile tale carica. Lo sceriffo veniva designato con elezioni pubbliche dalla popolazione di una contea per la durata di 4 anni. Ma ora torniamo alle vicende di Miller.

 

Fotografie. Di Jim Miller esiste una sola fotografia, quella della sua impiccagione.  

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Sotto: la morte di Jim Miller, all'interno di una stalla

Sotto: Gus Bobbitt

 

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