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Gruppi tribali
Le guerre

 


A cura di Franco Altariva

I Pueblo

I

 Pueblo non erano propriamente gli indiani ma i villaggi in cui vivevano alcune tribù del New Mexico e Arizona. Tali villaggi erano fatti di case costruite  con fango  soprattutto attorno a grandi muraglie di roccia; si componevano di varie stanze, tutte collegate fra loro, e potevano raggiungere anche i cinque o sei piani. Un villaggio della Mesa Verde aveva oltre 800 stanze che ospitavano altrettante famiglie.

Ogni villaggio era fortificato da parapetti di difesa e raggiungibile solo per mezzo di scale che in caso di pericolo venivano ritirate.

Il ‘pueblo’ di Mesa Verde è uno dei più belli e spettacolari, soprattutto per come giace adagiato su di uno sperone roccioso, il più grande invece è il ‘pueblo bonito’ nella vallata del Chaco Canyon, New Mexico.

Questi pueblo vennero costruiti da un popolo che gli antropologi chiamano col nome di “Anasazi”, erano vere e proprie città che però furono abbandonate prima della venuta dell’uomo bianco, probabilmente a causa delle siccità e dei continui attacchi da parte degli “Atabaschi”, gli antenati degli Apache e dei Navajo.

I pueblo erano generalmente rettangolari con stanze quadrate, senza finestre e collegati alla base e ai piani superiori da scalette a pioli; i villaggi avevano poi delle stanze sotterranee a forma circolare chiamate ‘Kiwa’ che erano usate solo da uomini per le cerimonie religiose o dai clan per le iniziazioni dei componenti.

Dalle loro abitazioni presero il nome di ‘Pueblo’ anche gli indiani che le abitavano. Dopo la scomparsa degli Anasazi i loro discendenti si divisero in varie tribù che costruirono nuovi pueblo nelle pianure o alla base delle montagne; i principali gruppi di questi sono gli Hopi, gli Zuñi, i Keres e i Tano e in seguito furono a loro associati altre due popolazioni dell’Arizona, i Pima e i Papago.

Ad alcune di queste tribù, dopo averle convertite al cattolicesimo, furono imposti nomi quali San Idelfonso, Santa Chiara ecc. Ancora oggi tali nomi vengono usati per designare alcuni indiani ma sono frutto dell'influenza dei bianchi non una scelta dei nativi e del resto furono proprio gli Spagnoli a chiamare ‘Pueblo’ le cittadine e gli indiani che le abitavano.

Questi indiani erano particolarmente bravi nella tessitura su telai e le coperte che intrecciavano servivano per gli scambi commerciali con i Navajo, gli Ute e gli Yaqui; anche i loro vasi erano molto apprezzati, la lavorazione della creta era fra le piu belle. Inoltre, in una terra in cui vi era scarsità di acqua, erano divenuti ottimi agricoltori; scavarono enormi cisterne in cui raccogliere l’acqua piovana e con essa irrigarono grandi estensioni di terreno che rappresentavano un bene comune.

Gli Sciamani (uomini medicina) rivestivano grande importanza specialmente quando si trattava di ingraziarsi il Grande Mistero affinché inviasse la preziosa pioggia della quale, tra l'altro, nessuno si permetteva di sprecarne una sola goccia.

Erano, tutto sommato, anche buoni cacciatori di cervi, antilopi, orsi e puma e occasionalmente si spingevano nelle pianure per cacciare il bisonte, ma usavano anche costruire trappole per uccelli e piccoli mammiferi e, in sostanza, erano popolazioni pacifiche e laboriose spesso prese di mira dei predoni Navajo e Apache, in caso di attacco essi si rifugiavano nei loro pueblo, tolte le scalette bersagliavano dall’alto i loro nemici ma spesso, data la loro indole poco feroce, gli assalitori riuscivano a rubare parte del raccolto, uccidere diversi difensori e rapire donne e bambini da usare poi come schiavi.

 

Popoli. Dalle loro abitazioni presero il nome di ‘Pueblo’ anche gli indiani che le abitavano.

 

 

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