In onore di Cavallo Pazzo
inquantatre anni. Tanti ne sono trascorsi da
quando, nel 1948, il capo Sioux, Standing Bear (a sinistra, ritratto
in una scultura di legno), concordò con un
allora oscuro scultore polacco, Korczak Ziolkowsky, il progetto che
avrebbe portato alla realizzazione di un “memorial” in onore di
Cavallo Pazzo, uomo sacro per tutti i Sioux. I lavori per il
memorial – una statua di dimensioni gigantesche - presero
l’avvio di lì a poco con poche risorse e molto coraggio. Per i
pellerossa erano anni davvero bui in cui, oltre ai pregiudizi del
popolo americano, si aggiungevano le valanghe di luoghi comuni
propinate da una cinematografia per nulla desiderosa di stabilire
alcunché di veritiero.
Eppure l’opera, procede. Tra mille lentezze e
mancanza cronica di risorse economiche ma procede. La gigantesca
statua equestre che ritrae Cavallo Pazzo sta sorgendo esattamente di
fronte al famosissimo Mount Rushmore, nelle Black Hills (le terre
sacre dei Sioux), di fronte, dunque, ai testoni dei primi quattro
presidenti degli Stati Uniti.
Standing Bear disse che con la statua equestre
intitolata al loro avo più famoso e illustre i bianchi si sarebbero
dovuti ricordare che anche i popoli rossi hanno avuto i loro eroi.
La scultura, quando sarà completa, misurerà
ben 169 metri di altezza e 192 di lunghezza, misure da record
assoluto.
Oggi è stata realizzata la testa di Cavallo
Pazzo che da sola è alta oltre 26 metri, praticamente quanto un
palazzo di quasi 9 piani. Per vederla completa (la testa!) si sono
avvicendate ben tre generazioni di scultori della famiglia
Ziolkowsky e oggi i fortunati che hanno potuto vederla dal vivo
dicono che è di una bellezza da lasciare senza fiato. La cronica
carenza di fondi e di sostegni "importanti" ha imposto ai
Sioux e ai Ziolkowsky di percorrere strade alternative quali quella
dell'apertura permanente di "campi scuola" in cui studenti
e volontari appassionati di tutto il mondo si alternano nelle varie
fasi del lavoro di scavo e rifinitura ottenendo in cambio
"solamente" vitto e alloggio e la possibilità di vivere
un'esperienza assolutamente fuori dal comune.
Gli operai si concentreranno d’ora in avanti
sulla testa del cavallo e sul braccio sinistro di Cavallo Pazzo. Il
braccio è teso in direzione delle terre delle Black Hills che tante
guerre e patimenti sono costate alla sua gente che per loro ha
combattuto con vigore per difenderle dagli invasori e per difendere
il proprio antico stile di vita.
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