Cavallo Pazzo
ulla data di nascita
del grande condottiero non vi è unanime accordo; c'é chi sostiene
che sia nato nel 1844 e chi insiste sul 1849. Celebrato per il suo
coraggio in battaglia, Cavallo Pazzo era visto tra la sua gente come
un uomo sacro al quale “la visione” aveva dato incarico di
preservare e difendere le tradizioni e il modo di vita dei Lakota
Sioux.
Anche se giovane di età, Cavallo Pazzo era un guerriero
leggendario.
Aveva già rubato molti cavalli ai Crow prima di avere
tredici anni e guidò la sua prima spedizione di guerra prima di
compierne venti.
Cavallo Pazzo combattè nel guerra del 1865-1868
guidata dal Capo degli Oglala Sioux Nuvola Rossa contro i coloni
americani del Wyoming e giocò un ruolo chiave nella distruzione del
battaglione guidato da William J. Fetterman a Forte Phil Kearny nel
1867.
Cavallo Pazzo guadagnò la sua fama tra i Lakota non solo per
la sua destrezza e audacia in battaglia, ma anche per la sua fiera
determinazione nel preservare il modo di vivere tradizionale della
sua gente.
Non permise, per esempio, ad alcuno di scattargli qualche
fotografia. E combattè per impedire gli insediamenti degli
americani nelle terre dei Sioux in seguito al Trattato di Forte
Laramie del 1868, contribuendo alla riuscita degli attacchi alla
spedizione nelle Colline Sacre (le Black Hills) inviata dal Generale
Gorge Armstrong Custer nel 1873.
Quando nel 1876 il Dipartimento per
la Guerra ordinò a tutte le bande dei Lakota di rientrare
nell’ambito delle riserve loro assegnate, Cavallo Pazzo divenne
uno dei leader della resistenza indiana. Strettamente alleato ai
Cheyenne, anche grazie al suo legame con una donna Cheyenne, riuscì
a radunare un contingente di Sioux e Cheyenne forte di 1200 persone
in un unico villaggio e costrinse il Generale Crook ad un rapido
dietrofront il 17 giugno del 1876 allorquando il Generale stava
tentando di risalire il Rosebud Creek diretto verso l’accampamento
di Toro Seduto sul Little Bighorn.
Dopo questa vittoria, Cavallo
Pazzo unì le proprie forze a quelle di Toro Seduto e il 25 giugno
1876 guidò la sua banda nel contrattacco che portò alla
distruzione del VII Cavalleria guidato dal Generale Custer,
assalendo gli americani da nord e ovest, mentre i guerrieri Hunkpapa
Sioux, guidati dal capo Gall, li caricavano da sud e da est.
Successivamente alla schiacciante vittoria conquistata sul campo al
Little Bighorn, Toro Seduto e Gall si ritirarono in Canada mentre
Cavallo Pazzo rimase a combattere il Generale Nelson Miles che
inseguiva i Lakota e i loro alleati implacabilmente durante
l’inverno 1876-1877.
Questa continua pressione militare su gente
che, dopotutto, non poteva contare su una costante forza militare e
che doveva fare i conti con la presenza delle famiglie, unitamente
alla spaventosa diminuzione della presenza del bisonte nelle
praterie del nord, costrinse Cavallo Pazzo alla resa il 6 maggio
1877; fatta eccezione per Gall e Toro Seduto, fu l’ultimo capo di
assoluto rilievo a capitolare.
Persino nella sconfitta Cavallo Pazzo
restò uno spirito indipendente e nel settembre del 1877, quando
lasciò la riserva senza autorizzazione, per portare sua moglie
ammalata ai suoi familiari, il Generale Gorge Crook ordinò che fosse
arrestato, temendo che stesse organizzando un suo ritorno alle armi.
Sulle prime Cavallo Pazzo non si oppose all’arresto, ma quando
comprese che lo stavano conducendo in una cella, cominciò a lottare
e mentre le sue armi venivano tenute da uno degli ufficiali, un
soldato lo ferì a morte colpendolo con una baionetta.
[continua]
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