Le lettere di Custer
uster venne inviato nel cuore del territorio dei Sioux per ben due
missioni abbastanza importanti: la prima, nel 1874, alla guida di
una spedizione scientifica che si prefiggeva di tracciare la mappa
di quei posti allora sconosciuti e di verificare la voce circolante
secondo la quale c'era l'oro nelle Black Hills, le colline sacre dei
pellerossa; la seconda, nel 1876, per cercare e combattere le bande
di Sioux che si riconoscevano in Toro Seduto, Cavallo Pazzo e altri
capi di guerra che non intendevano sottomettersi all'uomo bianco
cedendo le proprie terre e andando a rinchiudersi in una riserva,
rinunciando per sempre alla propria cultura. Dalle lettere di Custer scopriamo tante importanti
cose che nei libri di storia vengono regolarmente trascurate e
compresse all'interno di periodi sempre troppo vasti e sintetizzati
al massimo; scopriamo la vita di tutti i giorni dei soldati e
ufficiali americani, in guerra in un territorio sconosciuto eppure
bellissimo; respiriamo le loro paure e le loro sensazioni, le
difficoltà di tutti i giorni.
Oggi, grazie ad una bellissima
traduzione di Carla
Marchetti, sono in grado di presentarvi le Lettere di
George A. Custer, in lingua italiana, per la gioia di tutti quelli
che fino ad oggi - non conoscendo bene la lingua inglese - non hanno
potuto bearsi della lettura di questi favolosi documenti storici.
Tenete presente che nella sezione "I
libri" presento alcuni libri nei quali si parla di queste
spedizioni e di come si conclusero, ma in nessuno si colgono alcuni
aspetti - che pure aiutano a completare il quadro di insieme - come
nelle lettere che George Armstrong Custer scrisse alla moglie
Elizabeth.
Le lettere sono suddivise in due parti a seconda che siano state scritte
nel corso della spedizione del 1874 o di quella, tragica, del 1876.
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