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A cura di Wild Eagle

Akicita

E

ra necessario qualche sistema per incanalare l'audacia impulsiva dei giovani guerrieri, i Sioux trovarono questo sistema con un particolare tipo d'associazione chiamata Akicita. Lo scopo primario di questa societą era di servire come circolo: nella tenda ad essa riservata un membro poteva passare il tempo, dormire, mangiare, ballare, cantare e chiacchierare con i compagni.

Le societą erano private e vi si poteva accedere come membri solo per invito. Ne erano esclusi i colpevoli di viltą ed i guerrieri inetti: "Uomini simili si limitavano a vivere".

Un gruppo di guerrieri Sioux

Vi era un certo numero di questi circoli in tutti i villaggi, con nomi tipo: Cuori Coraggiosi, Possessori di Corvi, Le Volpi, I Possessori di Lance. Ogni Akicita aveva le proprie tradizioni, le proprie canzoni, le proprie insegne e cerimonie.

Lo scopo originale delle societą Akicita era esclusivamente militare.

Nel XIX secolo, comunque , le societą Akicita avevano assunto nuovi compiti; funzionavano come corpi legislativi ed esecutivi e perciņ diventavano pił potenti degli stessi capi della tribł ufficialmente riconosciuti. L'Akicita manteneva l'ordine nell'accampamento, quando la tribł era in fase di trasferimento, soprattutto nelle cacce tribali e nelle spedizioni di guerra. I suoi uomini colpivano coloro che rompevano le file, allontanavano gli assassini dal villaggio, ponevano termine alle liti; in una parola, mantenevano la legge, l'ordine.

L’antropologo Robert Lowie vede nell'Akicita il germe dell'organizzazione civile, l'origine dello stato.

Ancora guerrieri Sioux

I Sioux mettevano in atto una serie d'accorgimenti per evitare che una societą Akicita diventasse dittatoriale. Anzitutto vi era una rotazione di autoritą: Le Volpi fungevano da polizia per un mese (cicli lunari), poi sarebbero subentrati i Cuori Coraggiosi e cosģ via. Secondariamente, nessuno poteva contemporaneamente essere alla testa di una societą Akicita e capo di una tribł o membro del consiglio. In terzo luogo, i Sioux non delegavano il potere effettivo ad un solo individuo, fosse pure il capo di una societą Akicita, un capo tribł o semplicemente un valoroso.

Tutti i capi avevano un'autoritą puramente nominale e "ogni potere esercitato all'interno della tribł, spettava all'intero corpo di uomini responsabili che erano in una posizione di preminenza per la loro attivitą in guerra e la loro generositą ".

Il carattere libero della vita nelle pianure contribuiva ad evitare il sorgere di una dittatura. I Sioux non si sarebbero assoggettati ad un capo inefficiente o dispotico, soprattutto perchč non sentivano nessun dovere di farlo.

Se il comandante di una spedizione di guerra sbagliava, i Sioux lo degradavano col semplice sistema di non seguirlo pił in successive spedizioni. Se un capo sceglieva un luogo inadatto per accamparsi o non riusciva a localizzare una mandria di bisonti, la tribł si trasferiva in un altro villaggio. Una qualsiasi separazione sul piano politico, economico e sociale non causava nessun trauma. I Sioux non sentivano alcun dovere di fedeltą verso il capo singolo, verso un villaggio e neppure verso una tribł. Questo sistema era applicato nel complesso delle genti Sioux: Lakota, Dakota, Nakota. Tra i Teton gli Oglala erano la massima espressione di questa liberta' ed indipendenza.

I bianchi non arrivarono mai a comprendere e capire questo punto; dato che non erano capaci di concepire una societą senza una solida gerarchia, i bianchi insistevano che gli indiani avrebbero dovuto avere dei capi che fossero autoritą definite ed in grado di rappresentare l’intera tribł.

I Sioux non potevano concepire che qualcuno non scegliesse il proprio richiamo interiore o i propri sentimenti, normalmente espressi in una visione o in un sogno, ma sempre autentici.

L’assenza di obblighi, la libertą di fare tutto ciņ che volevano finché non danneggiassero se stessi erano elementi che, disgraziatamente, facevano dei Sioux un popolo vulnerabile dai bianchi.

Una variazione dell’Akicita, nell’ultimo periodo, prima dell’annientamento, era stato la formazione dei Portatori di Casacca, definiti comunemente: Casacche. Questi erano guerrieri prestigiosi, gią appartenenti a societą Akicita, che diventavano capi militari, nell’ultimo disperato sforzo di rendere pił efficiente la resistenza sul piano militare, contro i soldati.

 

Societą. Le societą erano private e vi si poteva accedere come membri solo per invito. Ne erano esclusi i colpevoli di viltą ed i guerrieri inetti: "Uomini simili si limitavano a vivere".

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Sotto: fotografie di guerrieri

 

 

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