I Mandan
Mandan erano la nazione indiana che abitava il
Nord America e che aveva una lingua appartenente al ceppo Siouan;
erano indiani sedentari dell'area delle grandi pianure ed erano
strettamente collegati ai loro "vicini" del fiume Missouri, gli
Arikara e gli Hidatsa. I Mandan erano caratterizzati da certi tratti
culturali tra cui una particolare rilevanza ricopriva il cosiddetto
"mito delle origini" in cui si narrava che i loro antenati erano
risaliti da sotto la terra, arrampicandosi sulle radice della vite.
Secondo quanto tramandatoci, i Mandan abitavano la riva orientale
del fiume Missouri, ma successivi movimenti li portarono lungo
quella occidentale.
A partire dalla metà del XVIII secolo si
stabilirono in 9 villaggi distinti lungo la bocca del fiume Heart
nel Nord Dakota.
Dopo aver sofferto duramente a causa del diffondersi del vaiolo e
per alcuni attacchi degli Assiniboin e dei Sioux, i Mandan si
trasferirono più lontano, in direzione nord lungo il Missouri,
scegliendo un punto che era di fronte ad un insediamento Arikara.
Qui i Mandan sopravvissuti si riunirono in 2 soli villaggi sulle
rive opposte del fiume Knife. Conobbero Lewis e Clark nel 1804 e
proprio i 2 esploratori stimarono la loro consistenza numerica in
circa 1.250. Nel 1837 furono investiti da una nuovo drammatica
epidemia di vaiolo e di colera e si ridussero a soli 150, tutti
riuniti in un solo villaggio.
Quando gli Hidatsa, nel 1845, si spostarono verso le regioni a nord,
verso il fiume Berthold, i pochi Mandan rimasti in vita decisero di
unirsi a loro.
Il Nord Dakota ospitò, a partire dal 1845, un'ampia riserva in cui
si riunirono i gruppi di Mandan, Hidatsa e Arikara.
Una delle caratteristiche più riconoscibili dei Mandan era
costituita dai loro villaggi permanenti composti da casette di
terra.
Ogni casetta era a pianta circolare con il tetto a forma di cupola e
con un foro in cima per permettere al fumo di uscire. All'esterno il
tetto veniva ricoperto di canne e di ramoscelli e isolato
perfettamente con una ulteriore copertura di di fieno e di terra. La
casetta, inoltre, aveva sempre un ampio porticato. L'interno era
sostenuto da quattro colonne di legno, su cui venivano posate le
travi a cui era affidato il compito di sostenere il peso del tetto.
Queste casette, edificate dalle donne della tribù, ospitavano in
media 10 persone e i villaggi erano solitamente formati da decine e
decine di abitazioni. Più la famiglia era importante nell'ambito del
proprio gruppo e più la loro casa veniva a situarsi in prossimità
del centro del villaggio. Originalmente le
abitazioni erano rettangolari, ma intorno al 1500 i Mandan
cominciarono a costruirle di forma circolare. Verso la fine del
diciannovesimo secolo i Mandan iniziarono a costruire piccole
baracche, solitamente con due stanze, intorno ad un centro ideale in
cui c'era un albero circondato da una recinzione di legno; questo
albero rappresentava l'uomo solo, una delle figure principali della
mitologia dei Mandan.
In origine i Mandan erano divisi in 13 clan. Ciascuno di questi si
occupava del proprio nucleo familiare esteso, inclusi gli orfani e
gli anziani. Ogni Clan custodiva una borsa sacra contenente oggetti
molto importanti secondo la loro particolare religiosità. I custodi
di queste borse sacre erano considerati le guide del clan e della
tribù.
Ai bambini veniva attribuito un nome circa dieci giorni dopo la loro
nascita in una speciale cerimonia dedicata a questo evento in cui
ogni bambino veniva ufficialmente affidato alle famiglie ed ai clan.
Le ragazze venivano presto istruite affinché potessero svolgere al
meglio il loro ruolo di padrone di casa e madri, nonché di
agricoltori, mentre ai ragazzi si insegnavano la caccia e la pesca
fin dai dieci o undici anni.
L'unione matrimoniale tra i Mandan era
organizzata generalmente dai membri del proprio clan e solo
occasionalmente veniva celebrata senza l'approvazione dei genitori
della coppia. Il divorzio poteva essere ottenuto facilmente.
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