Nelle riserve
Comanche, come pure gli altri popoli
delle pianure americane, abituati a muoversi liberi in spazi immensi
e a cavallo, soffrirono molto a vivere rinchiusi nelle riserve. I
commissari e gli agenti indiani facevano di tutto per sradicare le
tradizioni e la cultura dei Comanche. Da ricordare è il rifiuto del
commissario T.J. Morgan a mandare una delegazione di Comanche con il
Wild West Show di Buffalo Bill "onde evitare che questi indiani si
convincano che i bianchi li ammirano per quelle cose che sono state
alla base del loro degrado".
Il timore che nei Comanche delle riserve
potesse risvegliarsi il desiderio della vita libera fu all'origine
della cessazione della distribuzione di bovini vivi. I Comanche,
infatti, usavano lasciare libere le povere bestie per organizzare
una vera e propria caccia che finiva con la consumazione sul posto
delle interiora non cotte al fuoco, proprio come si faceva ai tempi
delle cacce al bisonte. I bianchi che assistevano a questi
spettacoli restavano impressionati , specialmente le donne, finivano
per lamentarsi con gli agenti indiani.
Nelle riserve furono distribuiti strumenti
agricoli e si fece di tutto per trasformare i Comanche in placidi
agricoltori.
Anche l'uso della lingua nativa veniva
combattuto attraverso l'istruzione impartita in apposite scuole.
Per combattere quella che veniva definita "la
pigrizia congenita della razza", gli agenti indiani provarono
persino a sospendere la distribuzione del cibo agli indiani che
rifiutavano di adattarsi al lavoro nei campi.
Anche l'aspetto doveva essere simile a quello
degli americani e per questo fu imposto il taglio dei capelli e
l'utilizzo di abiti tipici dei bianchi.
L'unico lavoro che veniva accettato volentieri
era quello di poliziotto perché talvolta sfociava in momenti di
violenza e audacia che ricordavano i "vecchi tempi".
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