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A cura di Pier Aldo Martinelli

Il 1864

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ell'inverno 1863-1864 gli Apache avevano compito diverse razzie catturando molto bestiame nella Peeples' Valley. Nel gennaio 1864 Woolsey guidò un gruppo di coloni contro gli Apache. Nello scontro rimasero uccisi 19 Apache e molti furono i feriti. Cyrus Lennon fu l'unico ucciso del gruppo di Woolsey.

Nel 1864, appena insediato, Goodwing volle conoscere i luoghi dove avrebbe esercitato il suo potere. Visitò i campi dei minatori vicini Fort Whipple, si recò ai fiumi Verde e Salt, giunse poi a Tucson. Da Tucson inviò una lettera al Generale Carleton che si trovava a Santa Fe, dicendogli che vi era la necessita di far costruire un forte nella regione del rio Verde e nelle vicinanze della confluenza tra i fiumi Verde e Salt. Goodwin scrisse a Carleton che gli ostacoli creati dagli Apache erano sempre maggiori e che se non venivano adottati dei provvedimenti rigorosi, le miniere sarebbero state abbandonate. Per contrastare gli Apache disse che dovevano essere costituite tre compagnie di Rangers i quali non avrebbero richiesto alcuna somma di denaro, ma solo cibo e munizioni. Davis, nella sua relazione a Carleton, rafforzò quanto detto da Goodwin e disse che era giunto il momento di intervenire per rendere inoffensivi gli Apache altrimenti le miniere e le risorse agricole non sarebbero state sfruttate.

Carleton decise di intervenire immediatamente e con forza. Diede il via ad una vasta campagna nella quale si ordinava di trasferire nelle riserve o di sterminare tutti i maschi Apache in grado di usare le armi. Sarebbe stato costruito un fortino nei pressi del fiume Gila e un contingente di 500 soldati - agli ordine del Colonnello Rigg – sarebbe stato dislocato sul posto. Dal forte i soldati avrebbero dovuto procedere in più direzioni per sterminare gli Apache.

Ad integrazione dell'attività militare, venne richiesto a Goodwin di organizzare gruppi di minatori che con l'aiuto dei Pima e dei Maricopa avrebbero provato a disperdere gli Apache. Pima e Maricopa erano nemici degli Apache.

Vennero quindi informati i governatori di Sonora e Chihuahua delle operazioni che stavano per iniziare in quanto gli Apache avrebbero sicuramente sconfinato in Messico. Per tale motivo venne richiesta la collaborazione militare delle due province.

Quale fu il reale risultato di tutto ciò? Ben 216 Apache uccisi e molti feriti, 75 cavalli e 175 pecore recuperati. Si contarono anche 16 bianchi uccisi, 162 cavalli e 3000 pecore razziati. Trenta Apache dell'ovest furono trasferiti a Bosque Redondo. In sintesi fu un fallimento. Anche se i bianchi avevano distrutto molti ettari di terreni coltivati, l'odio degli Apache aumentò.

Gli Apache erano molto scaltri e i nascondigli lontani e inaccessibili. Molto difficilmente poteva avere speranze di riuscita un assalto. Gli Apache vivevano senza difficoltà nei Canyon e sui monti e potevano così controllare in tranquillità lo spostamento delle truppe. Quando i soldati riuscivano a trovare una rancheria, questa era già stata abbandonata. Ogni volta che individuavano un gruppo di Apache, questi si avvicinavano con la bandiera bianca chiedendo di poter parlare al comandante, ma siccome il sospetto di un'imboscata era sempre presente, finiva quasi sempre per essere ingaggiato uno scontro.

In altri casi gli Apache venivano attaccati con l'inganno e subivano gravi perdite. Il 15 marzo 1864, una banda di Apache Chiricahua, razziò del bestiame dell'esercito americano a Cow Springs. Il 24 marzo successivo il Colonnello Bowie ordinò al Capitano Whitlock di inseguire gli Apache e punirli. Il 27 marzo partì e li inseguì sino al 7 di aprile. Il reparto era costituito da 35 cavalleggeri e 36 fanti. Whitlock fu abile e determinato. L'esperienza gli aveva insegnato a non seguire la pista del bestiame. Avanzò per 48 Km per conoscere la direzione che avevano preso gli Apache. Quindi andò a nord del fiume Gila per sviare le tracce. Seguì il fiume per 5 giorni e inviò uno scout alla ricerca delle tracce degli Apache. Scoprì che stavano dirigendosi ad ovest. Dopo 9 giorni trascorsi spostandosi di notte e senza accendere fuochi, si fermò. Lasciò 20 sentinelle a guardia del campo e con il resto dei soldati iniziò la ricerca della pista. Le tracce fresche indicavano che gli Apache non erano lontani. Il 7 marzo vennero individuati i fuochi della rancheria e della scoperta venne subito informato Whitlock che era distante 16 Km. Con una marcia forzata raggiunsero l'accampamento e l'attaccarono nel momento in cui gli Apache si stavano svegliando. Vennero uccisi 30 Apache e molti furono feriti; il bestiame venne recuperato tutto tranne due muli e un pony.

Questo scontro, successivo a quello di Tindball, demoralizzò gli Apache. I muli dell'esercito avevano percorso 130 km senz'acqua, sui monti e attraverso i canyon.

Di simile portata fu l'impresa condotta dal Colonnello Davis nel mese di maggio durante un sopralluogo nel postoin cui sarebbe sorto Fort Goodwin. Davis percorse 16 km all'interno del canyon Gila e si accampò vicino un corso d'acqua. Venne informato che sulle Mescal Mountains vi erano delle rancherias. Dopo una marcia notturna Davis divise il suo contingente in due tronconi - uno al comando di Tindball e l'altro sotto il Capitano Burkett - e all'alba attaccò. Furono uccisi 49 Apache e 16 vennero catturati. Due capi Apache perirono in battaglia. Vennero poi distrutti i campi con il frumento. Da quanto venne rinvenuto nell'accampamento risultò evidente che erano gli Apache Gila che avevano ucciso i Mill e gli Steven sul Santa Cruz nel dicembre 1863 e che avevano attaccato Butterworth. Su un revolver vi era inciso il nome di Mill e un fucile fu identificato come appartenuto agli Steven. Venne anche trovato un diario del signor James e tra gli oggetti vi erano anche due selle, due bisacce e 600 dollari in oro.

Nel suo primo discorso alla Prima Assemblea Legislativa dell'Arizona a Prescott, tenutasi il 26 settembre 1864, il Governatore Goodwin disse che se non fosse stato per gli Apache le miniere avrebbero funzionato e che il bestiame avrebbe pascolato liberamente nelle pianure. Aggiunse che gli Apache non rispettavano la bandiera della tregua, che si limitavano solo ad avanzare richieste e non davano nulla in cambio; non sottoscrivevano trattati e si fingevano amici e oltretutto compivano razzie che rimanevano impunite. Era quindi doveroso continuare la guerra sino a quando non si sarebbero sottomessi e rinchiusi nelle riserve. L'Assemblea Legislativa fece una relazione in cui chiedeva che l'Arizona venisse inserita nel Dipartimento Militare del Pacifico e la sottopose al Governo, sostenendone la convenienza e sottolineando il fallimento della politica con gli Apache nel conflitto del 1864. Goodwin si rifiutò di sottoscrivere la relazione, ma sostanzialmente la accettò.

La Guerra civile si era conclusa ed il Governo avrebbe potuto dedicarsi al sud-ovest, alla questione Apache, ma non fu così. I problemi del dopoguerra e la lontananza da Washington del Nuovo Messico e dell'Arizona lasciarono cadere tutto in secondo piano. Le incursioni Apache continuarono.

 

In mezzo. Gli Apache si trovarono tuttavia nel mezzo delle due fazioni e proseguirono le loro tipiche incursioni, persino contro i due eserciti.

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Sotto: Un guerriero Pima

 

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