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A cura di Pier Aldo Martinelli

Il 1862

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utti gli Ufficiali, sia dell'Unione che della Confederazione, avevano un loro piano per sconfiggere gli Apache. Canby ad esempio sosteneva che dovevano essere sistemati in riserve lontane anche dai Messicani e quindi isolati affinché non fossero in grado di mantenersi da soli. Gli sembrava l'unica soluzione valida e la consigliava sia per motivi umanitari che economici.

Il Colonnello Baylor invece scrisse al Capitano Helm, Comandante delle Guardie dell'Arizona ordinandogli di ordire una trappola crudele. Aveva in mente di convincere gli Apache a recarsi al forte per concordare un trattato di pace e di approfittare dell’occasione per eliminare tutti gli adulti, facendo prigionieri i bambini che si sarebbero potuti rivendere per coprire le spese sostenute. Gli disse che il Congresso degli Stati Confederati aveva ratificato una legge che prevedeva lo sterminio degli Apache e che quindi doveva usare qualsiasi mezzo perché l'operazione avesse successo e che nessun indiano arrivato al forte sarebbe dovuto fuggire.

Quando Randolph e il Presidente Davis seppero la notizia, si infuriarono. Randolph scrisse al Generale Comandante di Baylor, un certo Magruder, dicendogli di mettersi in contatto il Colonnello Baylor per informarlo che, a causa dell'ordine impartito (di sterminare gli Apache, ndr), gli veniva revocata l'autorità di arruolare soldati.

Il Comandante dell'Esercito Confederato del Nuovo Messico, Generale Sibley, inviando una lettera all'Ispettore Generale Cooper, si dimostrò meno sanguinario di Baylor, ma comunque favorevole a rendere schiavi gli Apache. Gli scrisse che centinaia di migliaia di pecore erano state catturate dai Navaho e che la gente si era lamentata così tanto che aveva deciso di spronare la popolazione contro gli stessi Navaho e contro gli Apache e, infine, di legalizzare la schiavitù nei loro confronti.

Il Comandante del Dipartimento del Nuovo Messico, Generale Carleton, pensò persino di ordinare a Kit Carson di uccidere tutti gli Apache maschi e di catturare le donne e i bambini (da trasportare poi a Fort Stanton). Carleton ordinò altresì a Kit Carson di non trattare la pace in quanto non era suo compito. Il 15 maggio 1862 Carleton costituì la “Colonna della California”, un esercito che fu subito inviato in Arizona e nel Nuovo Messico con il compito di rioccupare tutti i forti, scacciare o catturare gli Apache e riattivare il servizio postale. Durante la Civil War la “Colonna della California”, costituita solo da volontari, si scontrò una volta con i confederati.

La “Colonna della California” fu un vero e proprio incubo per gli Apache dell'Arizona e del Nuovo Messico. Non mancarono le perdite. Citiamo alcuni esempi. Il 15 giugno 1862 Carleton inviò tre corrieri al Generale Canby, ma questi vennero attaccati dagli Apache e due di loro furono uccisi. Il 16 giugno dello stesso anno, su ordine di Carleton, il Colonnello Eyre compì una perlustrazione sul Rio Grande. Il suo reparto fu attaccato dagli Apache quando arrivò ad Apache Pass. Nello stesso giorno tre soldati che si erano distaccati, vennero uccisi, spogliati e scalpati. Il 25 giugno, mentre Eyre si trovava accampato a circa 3 chilometri da Apache Pass, vennero esplosi alcuni colpi di fucile che ferirono il medico del reparto Kittridge e uccisero un cavallo.

L’8 luglio 1862, Carleton ordinò al Capitano Roberts, comandante del 1° Reggimento di Fanteria della California, di lasciare Tucson e di raggiungere la San Simon Valley portando con se vettovaglie per i 30 uomini del Colonnello Eyre. Il Capitano Cremony, del 2° Reggimento di Cavalleria della California, ebbe l’incarico di scortare i 21 carri, con 39 soldati. Il Capitano Roberts si mise in marcia nel pomeriggio del 14 luglio. Marciarono tutta la notte e il giorno successivo, verso mezzogiorno, arrivarono ad Apache Pass.

Sul posto vi era Mangas Coloradas con 200 Apache a cui si unirono altri 200 Chiricahua di Cochise. Roberts affrontò il passo con gli uomini ormai esausti dalla lunga e difficile marcia. Quando avevano percorso due terzi del passo, gli Apache aprirono il fuoco. I soldati combatterono con coraggio ma inutilmente, in quanto non riuscivano ad individuare i nemici nascosti tra le rocce.

Roberts fu costretto a ritirarsi nei pressi dell'ingresso del passo per riorganizzarsi. Era indispensabile che le truppe raggiungessero le sorgenti perché uomini e i cavalli stavano morendo di sete. Raggiunse la stazione delle diligenze abbandonata e in quel punto erano a meno di 600 metri dalle sorgenti, ma non potevano rimanere in quel posto in quanto non vi era riparo. Da due alture gli Apache controllavano le sorgenti e con dei massi avevano costruito un riparo dal quale sparavano a chiunque si avvicinasse. Roberts fece allora piazzare due obici e solo grazie al loro utilizzo si riuscì a sbloccare la situazione. Gli Apache si ritirarono frettolosamente. Le perdite degli Apache furono notevoli, 3 vennero uccisi dai fucili e 63 dagli obici, non si contavano i feriti. Roberts aveva perso solo due uomini.     

Dopo aver rifocillato uomini e cavalli, Roberts con metà dei suoi, andò alla stazione di Ewell che era a 24 km ad est da Apache Pass. Voleva assicurarsi che i il convoglio dei carri fosse indenne. Il convoglio era scortato da Cremony. Scoprì che il convoglio era stato attaccato da un gruppo di Apache. Alcuni cavalli erano stati uccisi ed un passeggero ferito. Un soldato, tale Teal, aveva combattuto con un indiano e solo dopo averlo ferito era riuscito a liberarsi. Solo in seguito si scoprì che quell’indiano era Mangas Coloradas.

Verso le due di notte Roberts e i suoi uomini raggiunsero l'accampamento di Cremony. Riposarono per circa tre ore ma non mangiarono in quanto non vi era la legna per il fuoco. Roberts e Cremony proseguirono con i carri verso Apache Pass.

Roberts aveva percorso in meno di due giorni 112 km e combattuto due battaglie. Il 16 luglio raggiunsero il passo. Dopo essersi rifocillati, ebbero un altro scontro con gli Apache nei pressi delle sorgenti. Per tutta la notte i soldati rimasero di guardia e al mattino partirono verso est. Vista l'ostilità degli Apache, Carleton decise che era indispensabile costruire un fortino nei pressi di Apache Pass in quanto era praticamente impossibile passare senza avere il controllo delle sorgenti. Per molti anni gli Apache tesero imboscate e uccisero tutti coloro che si avvicinavano alle sorgenti per rifornirsi di acqua.

Il 27 luglio Carleton diede disposizione di costruire Fort Bowie, dislocando un centinaio di soldati agli ordini del maggiore Coult del 5° Fanteria della California. Il forte fu costruito La costruzione del forte terminò il 4-8-1862 e venne regolarmente rifornito di soldati, tende, viveri e munizioni. Il Comandante del forte ebbe l'ordine di attaccare gli Apache tutte le volte che li avesse incontrati nei dintorni, di scortare i carri e le staffette che attraversavano Apache Pass e di impiegare i reparti a salvaguardia dei coloni.

Verso la fine di agosto 1862, il Capitano Shirland della Compagnia C di cavalleria dei Volontari della California ingaggiò una battaglia con un grosso gruppo di Apache. Era di rientro da una missione a Fort  Davis quando venne avvicinato da sei Apache a cavallo e con la bandiera bianca. Dietro di loro vi erano altri 25 guerrieri a cavallo e un altro gruppo che seguiva a piedi. Shirland temette che stessero cercando di attirarlo in un'imboscata e diede ordine di sparare e ritirarsi. Gli Apache lo inseguirono per un tratto ma poi si fermarono. Secondo Shirland vi furono 4 Apache uccisi e una ventina di feriti mentre solo due soldati rimasero feriti.

Nel 1862 non si verificarono altri scontri di rilievo con gli Apache. Il 12 ottobre Kit Karson, il Capitano Pishon e il Capitano McCleave ricevettero l'ordine (da parte di Carleton), di uccidere tutti i guerrieri Apache. Tale operazione non diede i frutti sperati.

 

Crudele. Il Colonnello Baylor aveva in mente di convincere gli Apache a recarsi al forte per concordare un trattato di pace e di approfittare dell’occasione per eliminare tutti gli adulti, facendo prigionieri i bambini che si sarebbero potuti rivendere per coprire le spese sostenute...

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Sotto: Carson

Carleton

 

 

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