Vincere... con il sale!
el film "Via col vento" Rhett Buttler
rintuzzava le spacconate dei sudisti, che millantavano un'imminente
vittoria contro i nordisti, osservando beffardo che in tutto il Sud
non si fabbricava neanche un cannone. Ma la mancanza di un'industria
d'armi non era l'unica deficienza strategica del Sud. Esso, infatti,
non produceva abbastanza sale.
Nel 1858 i principali produttori di sale del Sud, cioè la Virginia,
il Kentucky, la Florida e il Texas, producevano 85.140 ton. di sale,
mentre New York, l'Ohio e la Pennsylvania ne producevano ben 432.000
ton. Nel 1860 gli Stati Uniti utilizzavano enormi quantità di sale;
infatti il consumo pro capite degli americani era di gran lunga
superiore a quello degli europei. Nel Nord erano sorte numerose
saline. Onondaga, la maggiore produttrice di sale, raggiunse l'apice
della sua produzione durante la guerra civile. I 200 acri di vasche
di acqua salata del 1829 si erano espansi fino a raggiungere , nel
1862, i 6.000 acri. A quell'epoca, Onondaga dava lavoro a 3.000
operai e produceva 324.000 tonnellate di sale. Gli Stati Uniti
dipendevano ancora dal sale straniero, ma la maggior parte delle
importazioni erano destinate al Sud. Le navi cariche di sale
provenienti dall'Inghilterra o dai Caraibi, di proprietà dei
britannici, approdavano al porto di New Orleans. Dal 1857 al 1860 a
New Orleans venivano scaricate 350 ton. di sale britannico al
giorno, che veniva utilizzato come zavorra nel commercio del cotone.
Tutti i generali, da George Washington a Napoleone, si resero conto
prima o poi che affrontare una guerra senza disporre di sufficienti
quantità è un'impresa disperata. Quando Napoleone si ritirò dalla
Russia, migliaia di soldati, morirono in seguito a ferite leggere
che non erano state disinfettate a causa della mancanza di sale. Il
sale non serviva solo come medicamento o come alimento di base nella
dieta dei soldati, ma era anche indispensabile per mantenere i
cavalli dei reparti di cavalleria, quelli da lavoro che trainavano i
rifornimenti e l'artiglieria, e le mandrie di bestiame per sfamare
gli uomini.
Il sale compariva sempre nella lista delle provviste dei soldati
della Confederazione. Nel 1864 un soldato riceveva come razione
mensile quattro chili e mezzo di pancetta affumicata, circa 12 chili
di farina di semola, poco più di tre chili di farina o di gallette,
1350 grammi di riso, 700 grammi di sale, e verdure di stagione. Ma
la lista delle provviste della Confederazione era in realtà una
lista dei desideri che raramente venivano esauditi. L'esercito
dell'Unione, invece, poteva in genere contare su provviste
abbondanti, che comprendevano sale, maiale sottosale, a volte
pancetta affumicata, e carne di bue fresca e sotto sale. Anche in
questo caso, tuttavia, la realtà era spesso al di sotto delle
aspettative. Il manzo sottosale, di cui veniva data ai soldati una
razione giornaliera di 550 grammi, aveva un colore verdognolo ed era
perciò soprannominato dai soldati disgustati "cavallo sotto sale". A
guerra finita John Billings, un veterano dell'Unione, scrisse delle
razioni dell'esercito menzionando numerosi piatti immangiabili, fra
cui "l'ashcake", che non era altro che cavolo ripieno di farina di
granoturco salata ed acqua e cotto nella cenere.
Il 12 aprile del 1861, quattro giorni dopo lo scoppio della guerra,
il presidente Abramo Lincoln ordinò il blocco di tutti i porti del
Sud, che fu imposto fino alla fine della guerra, cioè fino al 1865.
I nordisti disponevano di enormi risorse atte a mantenere il blocco:
nel 1865, quando il Nord era all'apice della potenza, 471 navi con
2455 cannoni venivano impiegate esclusivamente per farlo osservare.
In seguito al blocco, il Sud si trovò ad affrontare la scarsità di
sale e di molti generi alimentari di prima necessità, e gli
speculatori fecero salire i prezzi alle stelle. Nel 1864 le patate
costavano 2,25 dollari a bushel al Nord e 25 dollari a bushel a
Richmond, nel Sud. (Nota: un bushel pari a circa 36 chilogrammi).
All'inizio, il vertiginoso aumento dei prezzi causò più problemi
della penuria stessa di cibo. Quando, all'interno della
Confederazione, il sale cominciò a scarseggiare, i proprietari di
vaste piantagioni lungo la costa tornarono ad una pratica molto
diffusa durante la rivoluzione, che consisteva nel mandare gli
schiavi a riempire paioli di acqua di mare per farla poi evaporare.
Ma i sudisti si resero presto conto che sia il blocco sia la guerra
erano fatti molto più gravi di quanto avessero immaginato. La
piccola quantità di sale prodotta facendo evaporare l'acqua dei
paioli non avrebbe risolto i loro problemi.
Allo scoppio della guerra un sacco di sale di Liverpool da 90 chili
veniva venduto al molo di New Orleans per 50 centesimi. Nell'autunno
del 1862, a Richmond, dopo più di un anno di blocco, per acquistare
lo stesso sacco per sei dollari veniva considerato un affare. Nel
gennaio del 1863, a Savannah, uno dei porti principali prima del
blocco, un sacco costava 25 dollari. I nordisti si resero presto
conto che la scarsità di sale che affliggeva il Sud rappresentava
per loro un grosso vantaggio strategico. Il generale William
Tecumseh Sherman, uno dei profeti delle guerre moderne, in cui le
città vengono rase al suolo e i civili affamati, voleva privare il
Sud del sale. "Il sale è prevalentemente di contrabbando, poichè
serve a conservare la carne, senza la quale l'esercito non è in
grado di sopravvivere " scrisse nell'agosto del 1862. Quando la
guerra finì e i generali Ulysses S. Grant e Robert E. Lee si
sedettero al tavolo delle trattative, Lee disse che i suoi uomini
non mangiavano da due giorni e chiese a Grant che venissero sfamati.
Secondo alcune testimonianze, quando i soldati sconfitti e affamati
dell'esercito della Virginia settentrionale videro i carri con le
provviste lanciarono un hurrà.
Nel 1861 le contee della Virginia occidentale formarono la West
Virginia, e il generale dell'Unione Jacob Doldon Cox invase la
Confederazione dall'Ohio, in fondo alla vallata del fiume Great
Kanawha. Nel luglio del 1861 aveva già conquistato l'intera vallata,
comprese le saline. Fu uno dei colpi più duri per il Sud. Ma
nell'autunno del 1862 i lealisti della Confederazione radunarono
5000 volontari con l'intento di liberare le saline e, con un attacco
a sorpresa, riuscirono a respingere i soldati dell'Unione fino al
fiume Ohio con una tale rapidità che essi non ebbero neanche il
tempo di distruggere le saline prima di battere in ritirata.
L'Unione imparò la lezione e, da allora in poi, quando conquistava
una salina, la distruggeva. Se si trattava di pozzi di acqua salata,
come a Kanawha, che Cox riprese nel 1862 e che non tornò più nelle
mani della Confederazione. I soldati rompevano le pompe e poi le
gettavano nei pozzi. I confederati, invece, quando si impadronivano
di una salina facevano festa e cominciavano subito a produrre sale.
Un funzionario del ministero della guerra della Confederazione
imputò la perdita di Kanawha alla mancanza di determinazione del
presidente confederato Jefferson Davis e scrisse sul suo diario: "Il
presidente potrà sembrare un valido artefice di nazioni agli occhi
degli uomini di Stato stranieri, ma non sembra certo un grande
artefice di sale agli occhi del nostro Paese. Le saline che ha
appena ceduto al nemico producevano 7.000 bushel di sale al giorno,
cioè due milioni e mezzo di bushel all'anno, ed erano in grado di
assicurare un'abbondante fornitura all'intera popolazione della
Confederazione. Un luogo così prezioso avrebbe dovuto essere
presidiato da un esrcito di 50.000 soldati. Per di più, i soldati
necessari all'occupazione delle saline saranno presto acquartierati,
e costeranno al governo più o meno la stessa cifra che se fossero
stati nella vallata. Un Cesare, un Napoleone, un Pitt, un
Washington, tutti grandi artefici di nazioni, avrebbero giudicato
questa faccenda degna della loro attenzione."
Man mano che la guerra proseguiva, l'esercito dell'Unione cercò di
impadronirsi di tutte le saline che trovava sulla sua strada, dalla
Virginia al Texas e la marina dell'Unione colpi i centri di
produzione di sale di tutti i Paesi costieri della Confederazione.
Inizialmente, le saline prosperarono lungo la costa del Golfo della
Florida, perchè l'area non era stata ancora raggiunta dalla guerra.
Nell'autunno del 1862 l'Unione si rese conto delle dimensioni e
della importanza della produzione di sale della Florida,
specialmente fra Tampa, che si trovava più o meno a metà della
penisola, e la Baia di Chotawhatchee, situata invece all'estremità
occidentale della penisola, vicino all'Alabama. Le saline erano per
lo più nascoste all'interno delle insenature e si vedevano a
malapena dal golfo. Inoltre, anche quando venivano individuate, era
difficile per le cannoniere muoversi all'interno delle insenature.
L'8 settembre del 1862 la nave unionista Kingfisher si accostò alla
salina della Baia di St. Joseph, lungo la costa della Florida,
sventolando bandiera bianca e diede agli operai confederati due ore
per abbandonare la salina. Questi se ne andarono portando con sé
quattro carri carichi di sale. Tre giorni più tardi, la marina
unionista distrusse la salina.
I 4 ottobre del 1862 i marine della cannoniera unionista Somerset,
costeggiando la Florida e dirigendosi verso sud, attaccarono le
saline nei pressi di Cedar Key, nalla Baia di Suwannee. Dopo una
dozzina di granate, gli operai alzarano bandiera bianca. Le truppe
di sbarco non incontrarono alcuna resistenza e distrussero numerose
saline. Tuttavia, quando si avvicinarono a quella su cui sventolava
la bandiera bianca, 25 uomini nascosti sul resto della costruzione
aprirono il fuoco. Metà dei marine rimase ferita prima che da una
nave a vapore unionista che si trovava nelle vicinanze giungessero
rinforzi. Dopo aver costretto i combattenti confederati alla resa, i
soldati unionisti distrussero i bollitori, un vasto assortimento di
utensili di fortuna e diedero fuoco ai capanni. Alcuni bollitori e
paioli erano fatti di un ferro talmento spesso che i marine
dovettero farli esplodere con gli obici. <<I ribelli avevano bisogno
di una lezione, e l'hanno avuta>> commentò il comandante Somerset.
La marina dell'Unione continuò ad attaccare le saline situate lungo
la costa della Florida, bruciando i capannoni e distruggendo le
attrezzature. Nel 1863 aveva risalito la costa fino alla Baia di
St.Andrews, e raso al suolo saline per un valore di sei milioni di
dollari. Le saline, tuttavia, possono essere ricostruite con la
stessa facilità con cui vengono distrutte, e a costi contenuti.
Così, nel giro di tre mesi, molte delle saline colpite dagli
unionisti erano di nuovo produttive. Il sale del Nord veniva
contrabbandato al Sud insieme alle armi, soprattutto nel Tennessee.
Il sale era anche uno dei prodotti contrabbandati dalle navi che
forzavano il blocco. Il sale di Liverpool, per esempio, veniva
spedito al porto messicano di Veracruz e poi a Brownsville, nel
Texas, da dove veniva distribuito in tutti i Paesi della
Confederazione. Il governatore del Mississippi John J. Pettus ideò
un sistema molto elaborato per importare 50.000 sacchi di sale
francese in cambio di cotone americano, che veniva portato sulle
rive del lago Pontchartrain. In base all'accordo concluso tra i
consoli di Francia e Gran Bretagna, per le quali il blocco imposto
dall'Unione aveva significato la perdita di un mercato, ciascuna
balla di cotone sarebbe stata scambiata con dieci sacchi di sale.
Tuttavia, sebbene gli americani avessero consegnato 500 balle di
cotone alla Francia, quest'ultima non fece mai avere loro il sale
pattuito.
Le condizioni di lavoro nelle improvvisate
saline di guerra della Confederazione erano addirittura peggiori di
quelle di Kanawha. Nelle saline che sorsero lungo il fiume
Tombigbee, pochi chilometri a nord di Mobile, in Alabama, lavoravano
confederati venuti da lontano, alcuni persino dalla Georgia, che
scavavano ogni giorno nuovi pozzi. Durante la guerra i sudesti
percorrevano centinaia di chilometri per raggiungere una costa o una
sorgente di acqua salata dove poter produrre sale. L'area lungo il
Tombigbee, protetta da un forte della Confederazione
nell'eventualità che l'Unione conquistasse Mobile, era
caratterizzata da un intenso traffico di carri pieni non solo di
pentole, bollitori ed altri potenziali attrezzi per la produzione
del sale, ma anche di pollame e altri alimenti, che potevano venire
scambiati con il sale. I sorveglianti guidavano le carovane di muli,
e gli schiavi seguivano a piedi.
Alcuni schiavi tagliavano la legna da usare come combustile, e
l'aria risuonava dei colpi di centinaia di asce sui trochi degli
alberi; altri, invece, scavavano pozzi di quattro o cinque metri.
All'inizio della guerra chiunque poteva mettersi a produrre sale, ma
già nel 1862 le leggi dell'Alabama richiedevano un contratto di
locazione della zona di produzione. Nel giro di pochi anni,
tuttavia, le foreste erano state notevolmente ridotte, e il legname
scarseggiava. Furono perciò costruiti i recipienti più bassi che
consentivano di ridurre i tempi di evaporazione e che venivano messi
su forni alti più di mezzo metro muniti di griglie e sportelli di
ferro. Questa attrezzatura consentiva di produrre dai 20 ai 35
bushel di sale al giorno (dai 700 ai 1250 chili), a seconda della
salinità dell'acqua. I produttori di sale scoprirono che, scavando
pozzi più profondi, si trovava acqua più salata, così cominciarono a
trivellare il fondo dei pozzi già esistenti per raggiungere
profondità maggiori.
Facendo turni di lavoro molto lunghi, gli schiavi mantenevano in
funzione i pozzi ventiquattr'ore su ventiquattro. Le saline erano
talmente vicine l'una all'altra che la zona divenne un unico ammasso
di schiavi, caotico e brulicante. La terra veniva messa da parte e
utilizzata per seppellire gli schiavi che, scossi da tremiti,
cadevano come mosche per via della malaria o del vaiolo o che,
spingendosi e scontrandosi l'uno con l'altro nella frenesia del
lavoro, scivolavano accidentalmente nei recipienti per la bollitura.
Alcuni morivano subito, altri dopo giorni di agonia.
C'erano pochi operai bianchi, perchè la maggior parte dei bianchi
veniva arruolata nell'esercito della Confederazione. Alcuni dei
sorveglianti erano riformati o veterani rimasti feriti e congedati.
Man mano che la guerra andava avanti, sempre più saline venivano
gestite da veterani che erano rimasti feriti negli scontri e avevano
subito amputazioni. Nell'aprile del 1862, quando ci fu la prima
coscrizione, i produttori di sale non furono esonerati. Già in
agosto, tuttavia, A.J.Davis modificò i criteri di coscrizione di
modo che essi fossero esonerati. Produrre sale divenne così un modo
per evitare il servizio militare. Anche i disertori si riversavano
nelle saline, sperando di trovare nelle paludi un rifugio sicuro o
di venire esonerati in qualità di operai delle saline stesse.
Durante l'ultimo anno di conflitto l'esercito perquisiva i carri
diretti alle saline alla ricerca dei disertori fra gli schiavi
esausti, i mutilati e i renitenti alla leva. In quegli anni avevano
disertato tanti confederati che in Virginia era persino nata
un'associazione di disertori. I profughi delle zone attaccate
dall'Unione si recavano alle saline sperando di trovare un modo per
sopravvivere , e a essi si aggiunsero presto anche gli speculatori.
I battisti e i metodisti inviavano i loro ministri in quei campi di
lavoro sempre più iniqui.
La carenza di generi di prima necessità nel Sud in guerra offriva
agli speculatori la possibilità di arricchirsi. Uno dei modi per
accumulare una considerevole fortuna consisteva nell'accaparrarsi
una zona di produzione di sale e controllare il prezzo locale del
prezioso bene. La Florida occidentale era controllata da un unico
proprietario di Apalachicola. Per impedire che ciò accadesse, la
Georgia approvò una serie di leggi volte a limitare la
concentrazione di terre costiere nelle mani di singoli proprietari.
Gli operai delle saline preferivano essere pagati in sale piuttosto
che in denaro per poter trarre vantaggio dai prezzi gonfiati. Di
fronte alla svalutazione della loro moneta e al costante aumento di
valore del sale, i funzionari del governo centrale di Richmond
accumularono enormi quantità di sale in vista di possibili baratti.
Regalare un pacchetto di sale divenne una moda, peraltro, molto
apprezzato. Un pacchetto di sale fu un dei regali di nozze fatti a
George Edward Pickett, il quale toccò in seguito il punto più a
settentrione mai raggiunto dai confederati dai confederati in uno
scontro con gli unionisti quando, il 3 luglio 1863, nel momento
culminante della battaglia di Gettysburg, condusse una disastrosa
carica su per un pendio della Pennsylvania. Nel 1862 il governatore
John G. Shorter affermò:<<Il rischio di una carestia di sale è ormai
certo>>. Dal Mississippi, il governatore Pettus scrisse a Jfferson
Davis che la carne stava andando a male e sarebbe presto scomparsa
dalle tavole perchè non c'era sale per conservare gli animali dopo
il macello.
Le famiglie nascondevano le loro scorte di sale come un cofanetto di
gioielli. Sul mercato apparvero sali poco costosi tagliati con
diverse sostanze, come per esempio la cenere. Nel 1862 cominciò a
spargersi la voce di un possibile sostituto del sale nella
conservazione della pancetta affumicata e della carne di bue. Un
giornale dell'Alabama riportò la notizia che l'acido piroligneo, un
aceto ricavato dal legno duro era in grado di conservare la carne.
Furono fatti dei tentativi per conservare la carne di bue con il
salnitro e la pancetta affumicata con le ceneri ottenute dalla
combustione del legno, ma nessuno dei due metodi si rivelò efficace.
I giornali non facevano altro che proporre tecniche di conservazione
alternative, la maggior parte delle quali non funzionava. Per
incoraggiare i lettori, provati dalle ristrettezze della guerra,
facevano spesso riferimento alla carenza di sale patita durante la
rivoluzione americana. Nel 1861 un giornale di Richmond raccontò la
storia di un lealista di Albermarle cui era stao rifiutato il sale a
causa delle sue simpatie politiche. Ciononostante, sua moglie
riusciva a preparare un'ottima pancetta affumicata con soli novi
chili di sale e una grande quantità di cenere ottenuta dalla
combustione dell'hickory.
Il principale argomento di conversazione tra
vicini di casa erano i nuovi metodi per la conservazione sotto sale.
Coloro che vivevano lungo la costa cuocevano il riso, il mais
macinato o la farina d'avena grossa nell'acqua di mare, in modo da
non dover aggiungere sale. I granelli di sale che ricoprivano la
carne salata venivano accuratamente rimossi e riutilizzati. L'acqua
salata contenuta nei recipienti e nei barili utilizzati per
conservare i cibi veniva fatta bollire e trasformata in sale. La
terra che circondava gli affumicatoi, resa salata da anni di
stillicidi, veniva rimossa e messa nelle tramoggie utilizzate per la
liscivazione delle ceneri nel processo di produzione del sapone.
Attraverso questo procedimento si otteneva un'acqua salata che, una
volta evaporata, lasciava dei cristalli di sale opachi e scuri.
Nel 1859 l'anziano McIlhenny suscitò grande meraviglia sposando Mary
Eliza Avery, la figlia più giovane del suo amico, Daniel Dudley
Avery, avvocato e proprietario di Petite Anse, l'sola nel Golfo del
Messico vicino alla foce del Mississippi. Desiderosi di evitare la
guerra e di portare avanti il loro opulento stile di vita, i
McIlhenny e gli Avery si rifugiarono sull'isola proseguendo la
coltivazione della canna da zucchero. Il 4 maggio 1862, uno schiavo
intento a pulire un pozzo d'acqua salata di cinque metri e scavando
ulteriormente, disse di avere urtato un tronco che non riusciva a
togliere. Le indagini che seguirono rivelarono che l'ostacolo non
era altro che salgemma. Petite Anse sorgeva su un deposito di
salgemma straordinariamente puro e di oltre sette milioni di
tonnellate di sale. La scoperta destò grande sorpresa. Il salgemma
era molto prezioso perchè più puro e secco rispetto alla media. Era
durissimo e bisognava farlo esplodere con la dinamite, ottenendo dei
grossi pezzi di cristallo bianco dai contorni irregolari. Per
trasportare il sale le due rcche famiglie costruirono una strada
rialzata lunga quasi tre chilometri e mezzo che attraversava la
palude collegandosi alla città di New Iberia.
La residenza delle due raffinate famiglie si
trasformò improvvisamente in un obiettivo bellico strategico ed esse
cominciarono a produrre sale per il Sud. L'avvocato Avery era
sommerso di offerte per la stipulazione di contratti. Il governatore
Pettus scrisse al connazionale Jefferson Davis, anch'egli dello
Stato del Mississippi, che a Petite Anse c'era <<sale per tutta la
Confederazione>>. Le forze dell'Unione tentarono ripetutamente di
impadronirsi di Petite Anse, e le famiglie si rifugiarono in Texas.
Nel gennaio del 1863 l'Unione inviò una nave a vapore e due
cannoniere a Vermilion Bay, a meno di quattro chilometri di distanza
dalle saline dell'isola. Nella notte il vento cambiò e prese a
soffiare verso nord, e la mattina seguente le due cannoniere si
trovarono arenate nel fango, dove rimasero per venti giorni. Ma il
17 aprile 1863 un colonnello dell'Unione guidò le sue truppe a sud
di New Iberia e attaccò le saline distruggendo 18 costruzioni con i
loro motori a vapore, le attrezzature per estrarre il salgemma e far
bollire l'acqua salata, e 600 barili di sale che stavano per essere
distribuiti in tutta la Confederazione per soddisfare bisogni
urgenti.
I soldati dell'Unione rimasero sorpresi dalla facilità con cui
conquistarono quelle saline così importanti per il nemico e
interpretarono l'incapacità della Confederazione di difendere quel
luogo strategico come un segno del fatto che il Sud stava per
crollare. Ma alcune delle battaglie più sanguinose dovevano ancora
venire. Con l'aiuto degli schiavi liberati, l'Unione continuò a
fiaccare la resistenza del Sud attaccando le saline: Darien, in
Georgia, e la Baia di Back, in Virginia, a settembre, e Bear Inlet,
in North Carolina, il giorno di Natale. L'anno seguente, distrusse
le saline di Goose Creek, in Florida, e poi ancora Masonborough
Inlet, in North Carolina, Cane Patch, in South Carolina, Tampa e
Rocky Point, nella Baia di Tampa, e Salt House Point, in Alabama.
Il 10 dicembre, il giorno in cui Sherman completò la sua marcia di
distruzione attraverso la Georgia, i soldati guidati da George
Stoneman partirono da Knoxville, in Tennessee, con l'obiettivo di
radere al suolo le saline e i depositi di sale del Tennessee
orientale e della Virginia sudorientale. Il 20 dicembre le truppe di
Stoneman distrussero le saline di Saltville, in Virginia. Il 1°
febbraio del 1865 la marina unionista attaccò le saline situate
nella Baia di St. Andrews, in Florida, radendole al suolo. Persino
le guerre civili generano, a volte, atti di umanità. Diciotto giorni
dopo l'attacco finale alla Baia di St. Andews, il generale Oliver
Otis Howard, avendo conquistato Columbia, in South Carolina, prima
di distruggere i depositi di sale, ordinò ai suoi uomini di
rifornire l'ospedale di Columbia di tutto il sale di cui aveva
bisogno, e ne destinò altro ai poveri le cui case erano state
bruciate.
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