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A cura di Giuseppe Rufino

L'attacco finale

C

 on la meta chiaramente di fronte a loro, i Confederati imbaldanziti, sorsero all'unisono ed assalirono il nemico con vigore rinnovato. Spinsero fino ad arrivare a pochi piedi dalle posizioni dell' Unione ma solamente per essere respinti più volte, e ogni volta di nuovo lasciavano sul terreno dietro di sé decine di morti e feriti.

Con tre delle divisioni di Longstreet che quasi lo pressavano fino al punto di rottura, Thomas osservò una nube di polvere ed un grande numero di truppe che si muovevano verso lui. Erano amici o il nemico? Quando la colonna che avanzava si avvicinò, Thomas ebbe la risposta. Era il Gen. Gordon Granger con due brigate del corpo di riserva dell'esercito dell'Unione al comando del Brig. Gen. James Steedman. Queste truppe fresche (ma in battaglia per la prima volta) non solo portarono fucili in più ma anche munizioni disperatamente necessarie ai difensori della Collina di Snodgrass che fino a quel momento erano ricorsi alle cartucciere dei morti e feriti. Da due giorni Granger proteggeva il nord del campo di battaglia sulla Strada di Rossville. Dal pomeriggio della domenica stava spingendo per gettarsi nella mischia. Finalmente, quando non riuscì a sopportarlo più, ruggì "Sto andando da Thomas, con o senza ordini".

Snodgrass House

Ad un certo punto, i Ribelli che pressavano davvero duramente, presero la cresta della Collina di Snodgrass, piantandovi la loro bandiera di guerra. Grazie a numerose azioni di eroismo individuale gli yankee, caparbiamente, li respinsero ancora una volta indietro. Nessun singolo atto di valore fu più spettacolare di quello di Steedman stesso che afferrò la bandiera reggimentale dalle mani di una unità che arretrava e gridò: "andate pure indietro ragazzi ma la bandiera non può venire con voi!"

Quando la luce del giorno cominciò ad affievolirsi, Thomas cavalcò alla sinistra per controllare personalmente il ritiro delle forze che erano rimaste sul campo, lasciando Granger al comando sulla collina di Snodgrass. Longstreet aveva inviato la divisione di Preston in un tentativo da “tutto per tutto” di prendere la posizione. Il movimento verso l'Apertura di McFarland cominciò mentre gli assalti di Preston stavano progredendo. I difensori della collina di Snodgrass erano di nuovo senza munizioni. L'ordine di Granger fu di innestare le baionette e caricare lungo le linee del 21° e 89° Ohio ed il 22° Michigan, gli ultimi tre reggimenti rimasti. La carica disperata servì a fornire alcuni minuti di respiro per il resto dell'esercito. Mentre gli ultimi 563 soldati dell'Unione, sulla collina furono accerchiati dai Confederati di Preston, la lunga marcia notturna verso Chattanooga cominciò per quei fortunati che riuscirono a scappare. Secondo una propria stima, Longstreet, aveva ordinato 25 assalti separati contro Thomas prima di ottenere un successo.

La tenacia della difesa della Cresta di Ferro di cavallo fornì tempo prezioso all'Armata del Cumberland. Purtroppo non contribuì a far ricredere Bragg sul fatto che le sue forze avevano ottenuto una grande vittoria e la avrebbero completata annientando il nemico allo spuntar del giorno dopo. Nemmeno gli umori forti dei suoi soldati, lungo tutta la linea ad esultare, erano abbastanza per convincere il loro comandante. Bragg era preoccupato dalle perdite terribili di 17.804 uomini, 2.389 morti, 13.412 feriti e 2.003 prigionieri. L'esercito dell'Unione, dopo avere subìto 16.179 perdite, 1.656 morti, 9.749 feriti e 4.774 prigionieri si ritirò dietro le difese di Chattanooga senza ulteriore molestia.
La storia è stata meno che generosa con Bragg, non senza causa.

Pur se è vero che egli perse un terzo dei suoi effettivi a Chickamauga, in nessun’altra occasione, in quattro anni di lotta, vi fu una più grande opportunità di far seguire a un trionfo sul campo di battaglia l'inseguimento di un nemico battuto. Se Bragg avesse attaccato ed avesse distrutto Rosecrans il 21 settembre, ci sarebbe stato ben poco a contrastare un'avanzata verso il Fiume Ohio. Anche in questa occasione Bragg non si smentì. Come già accaduto a Perryville e a Murfreesboro lasciò che la vittoria divenisse inutilmente tronca!

Rosecrans, d'altra parte, aveva visto un ordine sbagliato far naufragare la sua reputazione militare e pressoché distruggere il suo esercito.
La sua campagna, quasi perfetta della primavera ed estate, era finita con l'Esercito del Cumberland tappato dentro Chattanooga ed il nemico che stringeva il cappio occupando le alture di Lookout Mountain e Missionary Ridge. Lincoln perse fiducia nell'abilità del vecchio Rosey di comandare, disse di lui “sembrava sbalordito e confuso, come un'anatra che aveva avuto una botta sulla testa”.

Chickamauga, la battaglia di due-giorni più sanguinosa della guerra intera, si dimostrò un terreno ricco di opportunità perdute per i Confederati. Mentre Bragg dispose l’assedio a Chattanooga con un esercito inadeguato a fare quel lavoro, al Gen. Ulysses S. Grant, l'eroe di Vicksburg fu dato il comando di tutto l'Ovest cambiando lo stato delle cose. Rinforzi si riversarono da est e dell'ovest. L'Armata del Cumberland pareggiò il conto coi ribelli in una carica da poema epico sulla Cresta del Missionario, durante la campagna di novembre. E quando il soldato dell'Unione mise di nuovo piede sul campo di battaglia di Chickamauga, era ormai in marcia per Atlanta.

 

Polvere. Con tre delle divisioni di Longstreet che quasi lo pressavano fino al punto di rottura, Thomas osservò una nube di polvere ed un grande numero di truppe che si muovevano verso lui. Erano amici o il nemico?

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Sotto: James Longstreet

James Steedman

 

 

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