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A cura di Giuseppe Rufino

La fase finale

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ooker aveva detto che Lee doveva "fuggire ingloriosamente, o uscire dalle sue difese e darci battaglia su un terreno scelto da noi". Ed era precisamente quello che era accaduto. Ora Hooker aveva quello che voleva: una battaglia difensiva su un terreno scelto da lui. Nel decidere per una battaglia difensiva rinunciò all'iniziativa in favore di Robert E. Lee e questi era molto bravo ad avvalersi di queste occasioni. Tuttavia, il piano di battaglia di Hooker era ancora intatto, o meglio, quasi intatto.

A Sedgwick era stato ordinato nel pomeriggio del primo maggio di trasformare la sua dimostrazione in un attacco vero e proprio ma quella comunicazione arrivò prima dell'ordine per iniziare la dimostrazione, così non aveva fatto niente altro che confondere Sedgwick. Questo diede luogo a comunicazioni più confuse. C'era però una situazione che avrebbe avuto un impatto sulla battaglia più grande di qualunque altro. Le truppe di Hooker si erano trincerate nei dintorni di Chancellorsville. Meade teneva il fianco sinistro, ancorato al Rappahannock, lungo la Mineral springs road. Couch copriva il bordo orientale della radura di Chancellorsville e Slocum il lato sud. Il terzo Corpo di Sickles era posizionato sul lato posteriore di Slocum come riserva. Questo schieramento lasciava all'undicesimo Corpo di Howard il compito di proteggere il fianco destro. Il corpo di Howard si estendeva lungo la Orange Turnpike, con la propria estremità che finiva nella foresta di Wilderness. Hooker suggerì ad Howard di far arretrare una parte delle sue truppe così che la sua linea sarebbe stata protetta contro un eventuale attacco che sbucasse fuori dai boschi sulla sua destra ma Howard declinò, affermando che un movimento di retrocessione avrebbe fatto male al morale dei suoi uomini.

Tuttavia Hooker, ancora preoccupato del suo fianco destro spedì un messaggio, questa volta tramite corriere, a Reynolds. Il primo Corpo di Reynold doveva immediatamente muoversi dal fiume, sullo United States Ford e mettersi sul fianco di Howard. Reynolds si sarebbe ancorato così sull’estremità destra dello schieramento di Hooker contro il Fiume Rapidan.

Chancellorsville, 1 e 2 maggio

L'ordine fu scritto alle 1:55. Il corriere arrivò al quartier generale di Reynolds alle 4:55 del due maggio, aveva impiegato 3 ore per percorrere 5 miglia. Si era così a 15 minuti prima dell’alba. Reynolds dovette muoversi attraverso i ponti alla luce del giorno e quando i suoi uomini cominciarono a marciare, finirono sotto il fuoco della artiglieria Confederata. Uno dei pontoni venne distrutto prima che l'artiglieria dei Ribelli fosse fatta tacere. Fu prontamente riparato e gli uomini ricominciarono la loro marcia. Reynolds aveva perso tempo prezioso. I suoi uomini avrebbero finito per passare il pomeriggio del due maggio in avvicinamento a Chancellorsville anziché posizionarsi accanto ad Howard.

Lee accettò la sfida di Hooker e pianificò di attaccarlo il giorno 2. La notte precedente, Lee e Thomas J. "Stonewall" Jackson stilarono un piano tremendamente rischioso d'attacco. Essi avrebbero diviso la forza di 40.000 uomini a Chancellorsville, con Jackson che avrebbe preso con sé il Secondo Corpo d’armata di 28.000 uomini per attaccare il fianco destro dell'Unione. Lee, avrebbe esercitato il suo comando personale sugli altri 12.000 uomini cioè la divisione Anderson e la divisone McLaws, priva della brigata di Barksdale che era rimasta a Fredericksburg. Perché questo potesse funzionare, era necessario che si verificasse una assai importante condizione: era necessario che Jackson effettuasse una marcia di 18 chilometri lungo strade secondarie per aggirare l'esercito dell'Unione, e bisognava farlo senza essere individuati. Quindi a Lee serviva che Hooker restasse sulla difensiva. Era necessario anche che Early potesse contenere Sedgwick a Fredericksburg e soprattutto che l'attacco di Jackson cogliesse le truppe nordiste completamente di sorpresa. Altro problema era individuare il punto esatto dove sferrare l’attacco; a tal fine Jeb Stuart aveva inviato Fitzhugh Lee in esplorazione. Quando ritornò, Fitzhugh disse di essersi scontrato con gli yankees. Questi erano della brigata Schimmelfennig, del corpo di Howard. Da qualche parte, in quell’area, vi era quindi l’estrema destra dello schieramento di Hooker.

Stuart si ricordò che il cappellano di Jackson, il reverendo Beverly Tucker Lacy, era della zona e che poteva conoscere una strada secondaria da dove poter attaccare. Lacy gliene indicò una ma, come Lee ebbe giustamente a rilevare, questa passava troppo vicino allo schieramento nordista. D’altronde l’elemento sorpresa era fondamentale per un’azione del genere dal momento che, come il rapporto di Fitzhugh Lee confermava, in quel punto i nordisti non si erano trincerati per la colpevole negligenza di Howard che si fidava a dismisura della protezione della foresta di Wilderness. Fu così che Lacy chiese a Lee di potersi recare presso una famiglia, i Wellford, che abitando a Chancellorsville, sicuramente conoscevano una scorciatoia meglio di lui. Jackson quindi lo fece accompagnare dal maggiore Hotchkiss. Quando tornarono erano accompagnati dal giovane figlio di Charles Welford che li avrebbe guidati lungo un sentiero aperto da poco e che quindi non era presente sulle mappe. Hotchkiss ci ha lasciato un resoconto del dialogo tra Lee e Jackson:

Lee: Bene generale Jackson che proponete di fare?

Jackson: Di muovere qui a destra.

Lee: Con chi volete farlo?

Jackson: Con tutto il mio corpo d’armata.

Lee: Cosa mi lasciate?

Jackson: Anderson e Mclaws.

Lee: Bene, procedete.

Jackson: Le mie truppe muoveranno immediatamente signore.

Tuttavia i reggimenti di testa della divisione Rodes cominciarono a muovere solo alle sette del mattino. In quel momento Lee sopraggiunse per verificare che tutto procedesse secondo i piani ed ebbe un breve colloquio con Jackson non immaginando che si sarebbero parlati per l’ultima volta. La cavalleria confederata, sotto il Mag. Gen. J. E. B. Stuart, impedì alle forze unioniste d'individuare Jackson e le sue truppe nelle loro manovre (che occuparono quasi tutta la giornata). Il solo avvistamento delle manovre si ebbe allorché Jackson si stava muovendo a Sud di Chancellorsville nella radura di Catherine Fornace, da dove appunto i Sudisti avrebbero effettuato la deviazione suggerita da Wellford. Questa strada, prima di ricongiungersi alla Orange Turnpike, avrebbe nascosto completamente gli uomini di Jackson alla vista dei nordisti, esattamente ciò che Lee voleva.

Ciò trasse in inganno Hooker a tutto vantaggio dei Confederati; Hooker pensò che la cavalleria nordista di Stoneman fosse riuscita a tagliare le vie di rifornimento di Lee e che questo fosse sul punto di ritirarsi. Ne aveva buone ragioni per supporlo visto che Lee era anche preoccupato per il nodo ferroviario di Gordonsville. Dunque egli rimase sulle sue posizioni e non pensò di operare alcun attacco massiccio, inviando solo il suo 3° Corpo di 13.000 uomini, comandato dal Mag. Gen. Daniel Sickles. Questi catturò qualche manciata d'uomini del 2° Corpo di Jackson e poi si fermò. Erano soldati del 23° georgia lasciati da Jackson a difesa della radura. Sickles confermò a Hooker che i sudisti si stavano ritirando!Sedgwick (a Fredericksburg) e Hooker si ritrovarono nell'impossibilità di comunicare a causa d'un guasto del telegrafo che li collegava e quando Hooker riuscì infine a ordinare a Sedgwick, in tarda serata del 2 maggio, di attaccare Early, questi non lo fece pensando che Early disponesse di più uomini di quanti egli in realtà non ne avesse.

La principale ragione dello smacco fu però l'incompetenza del comandante dell'11° Corpo d'Armata dell'Unione, il. Gen. Oliver O. Howard, che si trovava sull'ala destra dell'Unione al comando di 11.000 uomini. Costui mancò di prendere precauzioni difensive malgrado gli ordini ricevuti da Hooker in tal senso. L'ala destra non era in alcun modo protetta da ostacoli naturali e la sola precauzione adottata contro un attacco sul suo fianco consisteva in due cannoni puntati verso la foresta. Ad aggravare le cose, l'11° Corpo era un'unità senza sufficiente addestramento, composto quasi interamente d'immigrati tedeschi, alcuni dei quali non parlavano neppure l'inglese. Alle 14,30 Jackson finalmente arrivò al punto che era stato stabilito per l’attacco, fino a quel momento aveva solo una vaga idea di dove si potesse esattamente trovare il fianco destro nordista. Allorché si arrampicò su una collina con Fitzhugh Lee, finalmente riuscì a vedere gli uomini di Howard. Fu allora che si rese conto che da quella posizione li avrebbe attaccati ad angolo e non di fianco. Naturalmente così non andava bene e per questo Jackson decise di spostare di altre due miglia i propri uomini intorno alla linea nordista. Questo spostamento però lo privò di due preziosissime ore di luce. Nel dopoguerra molti uomini appartenenti al corpo di Howard affermarono di aver visto questo spostamento di truppe ma, in realtà, le sentinelle non erano state sistemate a dovere.

Bisogna comunque affermare che effettivamente alcuni videro lo schieramento confederato. Jackson formò la prima linea con la divisione del generale Rodes poi via via le altre brigate di Colston e Hill. Questa formazione era costituita solo da 21.000 uomini e 8 cannoni, il resto della fanteria era ancora in marcia e non tutta l’artiglieria poteva essere usata con efficacia nell’intrico della Wilderness. Alle 17,30 Jackson diede a Rodes l’ordine di attacco. I suoi uomini sbucarono dalla foresta e presero i soldati di Howard totalmente di sorpresa mentre la maggioranza di essi era occupata a cucinare. Più di 4.000 furono fatti prigionieri ancor prima d'aver sparato un sol colpo d'arma da fuoco e la maggioranza degli altri fu messa in rotta. Una sola delle divisioni dell'11° Corpo offrì una temporanea resistenza, in particolare la batteria del capitano Dilger, ma furono episodi isolati. Come un torrente in piena gli uomini di Jackson travolsero gli yankees.

La sorpresa fino a quel momento era stata totale. Non tutto però procedeva secondo i piani, ad esempio la brigata del generale Colquitt non aveva eseguito alla perfezione la manovra di aggiramento, questo permise a molti reparti di Howard di riuscire a darsi a una fuga precipitosa! Molti si fermarono proprio sotto gli occhi di Hooker che se ne stava tranquillo al quartier generale di Chancellor’s mansion. Visto il caos dell’XI corpo, Hooker mandò ordini a Reynolds di raggiungerlo immediatamente e a Sickles di trincerarsi ad Hazel Grove. Inoltre alcune brigate di Colston avevano sopravanzato gli uomini di Rodes, creando confusione. Nonostante tutto le cose stavano andando bene.

Jackson, portatosi in prima linea, incitò tutti i suoi ufficiali a continuare l’avanzata, (era arrivata anche tutta la divisione Hill), per ricongiungersi quanto prima con Lee e sferrare l’attacco decisivo. Però erano già le nove di sera.Jackson era sicuro che la linea nordista fosse ormai fragile e che quindi poteva essere definitivamente spezzata. Senza il benché minimo riguardo per la sua incolumità condusse il suo staff lungo la Plank Road, per verificare la debolezza della linea yankee. Il piccolo gruppo di ufficiali confederati sopravanzò la linea di combattimento della brigata Lane, divisione Hill, che a sua volta seguiva a breve distanza il gruppo di Jackson con altri ufficiali. Sembrava scontato che il generale Lane sapesse della esplorazione dei suoi superiori. Non era così, nessuno lo aveva informato e tanto meno Lane aveva buoni motivi per immaginare che si trovassero in quel posto in quel momento. Sembra pacifico che Jackson avesse realizzato che la linea di difesa nordista, con lo spostamento di Sickles su Hazel Grove, si fosse definitivamente ricompattata e che il suo progettato attacco notturno non potesse avere luogo. Il gruppo ritornò quindi verso le proprie linee. Erano a circa 200 m. quando, all’improvviso, un colpo probabilmente esploso da un cecchino nordista, ebbe risposta dagli uomini del 37° North Carolina che si trovavano in quel punto. I colpi volarono tra gli uomini di Hill e Jackson ferendo uomini e cavalli ma non Jackson. I due gruppi cercarono copertura presso il margine del boschetto e si spostarono verso il punto tenuto dal 18° North Carolina, che si era messo in posizione per respingere una eventuale carica di cavalleria. Il tenente Morrison dello staff di Jackson e altri di Hill urlarono di cessare il fuoco, stavano sparando contro i loro stessi uomini. Il maggiore Berry,al comando in quel punto della linea rispose seccamente: ”Chi ha dato quest’ordine? E’ una bugia. Riempiteli di piombo!” Quando il fuoco cessò, Jackson era stato colpito alla mano destra e sulla parte superiore ed inferiore della spalla. Little Sorrel, il suo cavallo, imbizzarritosi era scappato verso le linee nordiste e solo l’intervento di due aiutanti riuscì a farlo ritornare. Poi il capitano Smith e Sandie Pendleton aiutarono Jackson a scendere da cavallo e lo fecero stendere, il flusso sanguigno si era arrestato all’altezza dell’omero, dove l’arteria era stata recisa. Temendo di stare per morire Jackson passò il comando a Hill, il quale ordinò subito di farlo portare nelle retrovie e chiamò immediatamente il dottor Hunter McGuire, il chirurgo personale di Jackson. Mentre lo trasportavano con una barella verso le ambulanze, uno dei barellieri venne colpito e il generale rovinò a terra, proprio sul lato ferito. Jackson, che fino a quel momento non aveva emesso un gemito, lanciò un urlo di dolore agghiacciante. Finalmente verso le due riuscì a giungere nelle retrovie dove lo aspettava McGuire. Nel muoversi, Jackson, aveva dato ordine che per nessun motivo si sapesse che era stato ferito e, a chi lo domandava, si rispondesse che veniva trasportato ”un ufficiale confederato”. Tuttavia il generale Pender lo riconobbe e alla fine tutto il secondo Corpo era informato del tragico episodio.

Chancellorsville, 3 maggio

Il 3 maggio A.P. Hill, che aveva assunto il comando del 2° Corpo a causa delle ferite subite da Jackson, era nell'incapacità di garantire un efficiente comando. Hill si consultò con Robert E. Rodes, il più anziano generale dei Corpi sotto il suo comando. Rodes concordò con la decisione di Hill di convocare il Gen. J. E. B. Stuart e di affidargli il comando, mettendo al corrente Lee dopo il fatto. L'audace cavalleggero dimostrò di essere anche un buon comandante di fanteria. Stuart lanciò un attacco massiccio su tutto il fronte, aiutato da Hooker che stava ritirando le sue truppe da Hazel Grove, quindi organizzò l'artiglieria immediatamente perché operasse in controbatteria.

Fieri combattimenti scoppiarono quella sera allorché Stuart lanciò un altro attacco massiccio contro le linee unioniste, le quali lentamente furono sbriciolate dalla pressione subita e dalla mancanza di rinforzi e rifornimenti. In quel pomeriggio i Confederati catturarono Chancellorsville. Hooker fece arretrare i suoi uomini fiaccati fino a una linea difensiva che circondava il guado chiamato United States, la loro ultima linea sgombera per una possibile ritirata.

Lee non poteva ancora dichiarare completa la sua vittoria e neppure Hooker voleva riconoscere la sua disfatta. All'acme del combattimento, del 3 maggio a Chancellorsville, egli ancora richiamò Sedgwick a gettarsi contro il nemico e ad attaccare le retrovie di Lee. Ancora una volta però il Generale esitò finché non fu troppo tardi. Quel pomeriggio infine attaccò le posizioni di Early (dopo che Early a un certo momento le ebbe abbandonate grazie a un ordine di Lee da lui male interpretato) e operò lo sfondamento, ma lo fece troppo tardi quel giorno per poter aiutare gli uomini di Hooker. Infatti una singola brigata dell'Alabama, guidata dal Brig. Gen. Cadmus Wilcox, organizzò un'azione diversiva lungo la Orange Plank Road a ovest di Fredericksburg e rallentò l'avanzata già indolente di per sé di Sedgwick. Rinforzi del Mag. Gen. Lafayette McLaws arrivarono da Chancellorsville nel tardo pomeriggio, si unirono a Wilcox alla chiesetta di Salem, quattro miglia a ovest di Fredericksburg e la forza combinata confederata bloccò la marcia di Sedgwick verso Chancellorsville. Il combattimento del 3 maggio 1863 fu uno delle giornate più furiose combattute nell'intera guerra. Verso la sera del 3 maggio e per tutto il giorno seguente, Hooker rimase sulla difensiva mentre Lee ed Early si scontravano con Sedgwick. Sedgwick, dopo aver infranto le difese di Early, trascurò colpevolmente di tenere Fredericksburg. Early semplicemente tornò indietro e occupò di nuovo le alture a ovest della città, tagliando fuori Sedgwick.

Chancellorsville, 4 maggio

Nel frattempo Lee mosse la divisione di Richard H. Anderson dal fronte di Chancellorsville e rinforzò McLaws prima che Sedgwick capisse quanti pochi uomini gli si opponessero. Sedgwick, postosi sulla difensiva, fu assai più determinato di quanto non lo fosse stato in fase offensiva. Tenne il campo che il giorno prima aveva abbandonato attraversando il Rappahannock a Banks' Ford durante le ultime ore del 5 maggio. Ironicamente, ciò fu un ulteriore errore di comunicazione fra lui e Hooker; il comandante in capo infatti voleva da Sedgwick che egli tenesse Banks' Ford, così che Hooker potesse abbandonare l'area di Chancellorsville e riattraversare il fiume appunto al guado di Banks per riprendere il combattimento. Quando capì che Sedgwick aveva abbandonato la sponda sud, Hooker pensò di non avere alcuna possibilità di salvare la battaglia e nella notte fra il 5 e il 6 anch'egli si ritirò a nord del Rappahannock.

La battaglia di Chancellorsville era finita.

 

 

Ultimi fuochi. Verso la sera del 3 maggio e per tutto il giorno seguente del 4 maggio, Hooker rimase sulla difensiva mentre Lee ed Early si scontravano con Sedgwick. Sedgwick, dopo aver infranto le difese di Early, trascurò colpevolmente di tenere Fredericksburg.

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Sotto: George Stoneman

Oliver Otis Howard

Rappresentazione della battaglia

 

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