La fase finale
ooker aveva detto che Lee doveva "fuggire
ingloriosamente, o uscire dalle sue difese e darci battaglia su un
terreno scelto da noi". Ed era precisamente quello che era accaduto.
Ora Hooker aveva quello che voleva: una battaglia difensiva su un
terreno scelto da lui. Nel decidere per una battaglia difensiva
rinunciò all'iniziativa in favore di Robert E. Lee e questi era
molto bravo ad avvalersi di queste occasioni. Tuttavia, il piano di
battaglia di Hooker era ancora intatto, o meglio, quasi intatto.
A Sedgwick era stato ordinato nel pomeriggio
del primo maggio di trasformare la sua dimostrazione in un attacco
vero e proprio ma quella comunicazione arrivò prima dell'ordine per
iniziare la dimostrazione, così non aveva fatto niente altro che
confondere Sedgwick. Questo diede luogo a comunicazioni più confuse.
C'era però una situazione che avrebbe avuto un impatto sulla
battaglia più grande di qualunque altro. Le truppe di Hooker si
erano trincerate nei dintorni di Chancellorsville. Meade teneva il
fianco sinistro, ancorato al Rappahannock, lungo la Mineral springs
road. Couch copriva il bordo orientale della radura di
Chancellorsville e Slocum il lato sud. Il terzo Corpo di Sickles era
posizionato sul lato posteriore di Slocum come riserva. Questo
schieramento lasciava all'undicesimo Corpo di Howard il compito di
proteggere il fianco destro. Il corpo di Howard si estendeva lungo
la Orange Turnpike, con la propria estremità che finiva nella
foresta di Wilderness. Hooker suggerì ad Howard di far arretrare una
parte delle sue truppe così che la sua linea sarebbe stata protetta
contro un eventuale attacco che sbucasse fuori dai boschi sulla sua
destra ma Howard declinò, affermando che un movimento di
retrocessione avrebbe fatto male al morale dei suoi uomini.
Tuttavia Hooker, ancora preoccupato del suo
fianco destro spedì un messaggio, questa volta tramite corriere, a
Reynolds. Il primo Corpo di Reynold doveva immediatamente muoversi
dal fiume, sullo United States Ford e mettersi sul fianco di Howard.
Reynolds si sarebbe ancorato così sull’estremità destra dello
schieramento di Hooker contro il Fiume Rapidan.
Chancellorsville, 1 e 2 maggio
L'ordine fu scritto alle 1:55. Il corriere
arrivò al quartier generale di Reynolds alle 4:55 del due maggio,
aveva impiegato 3 ore per percorrere 5 miglia. Si era così a 15
minuti prima dell’alba. Reynolds dovette muoversi attraverso i ponti
alla luce del giorno e quando i suoi uomini cominciarono a marciare,
finirono sotto il fuoco della artiglieria Confederata. Uno dei
pontoni venne distrutto prima che l'artiglieria dei Ribelli fosse
fatta tacere. Fu prontamente riparato e gli uomini ricominciarono la
loro marcia. Reynolds aveva perso tempo prezioso. I suoi uomini
avrebbero finito per passare il pomeriggio del due maggio in
avvicinamento a Chancellorsville anziché posizionarsi accanto ad
Howard.
Lee accettò la sfida di Hooker e pianificò di
attaccarlo il giorno 2. La notte precedente, Lee e Thomas J.
"Stonewall" Jackson stilarono un piano tremendamente rischioso
d'attacco. Essi avrebbero diviso la forza di 40.000 uomini a
Chancellorsville, con Jackson che avrebbe preso con sé il Secondo
Corpo d’armata di 28.000 uomini per attaccare il fianco destro
dell'Unione. Lee, avrebbe esercitato il suo comando personale sugli
altri 12.000 uomini cioè la divisione Anderson e la divisone McLaws,
priva della brigata di Barksdale che era rimasta a Fredericksburg.
Perché questo potesse funzionare, era necessario che si verificasse
una assai importante condizione: era necessario che Jackson
effettuasse una marcia di 18 chilometri lungo strade secondarie per
aggirare l'esercito dell'Unione, e bisognava farlo senza essere
individuati. Quindi a Lee serviva che Hooker restasse sulla
difensiva. Era necessario anche che Early potesse contenere Sedgwick
a Fredericksburg e soprattutto che l'attacco di Jackson cogliesse le
truppe nordiste completamente di sorpresa. Altro problema era
individuare il punto esatto dove sferrare l’attacco; a tal fine Jeb
Stuart aveva inviato Fitzhugh Lee in esplorazione. Quando ritornò,
Fitzhugh disse di essersi scontrato con gli yankees. Questi erano
della brigata Schimmelfennig, del corpo di Howard. Da qualche parte,
in quell’area, vi era quindi l’estrema destra dello schieramento di
Hooker.
Stuart si ricordò che il cappellano di Jackson,
il reverendo Beverly Tucker Lacy, era della zona e che poteva
conoscere una strada secondaria da dove poter attaccare. Lacy gliene
indicò una ma, come Lee ebbe giustamente a rilevare, questa passava
troppo vicino allo schieramento nordista. D’altronde l’elemento
sorpresa era fondamentale per un’azione del genere dal momento che,
come il rapporto di Fitzhugh Lee confermava, in quel punto i
nordisti non si erano trincerati per la colpevole negligenza di
Howard che si fidava a dismisura della protezione della foresta di
Wilderness. Fu così che Lacy chiese a Lee di potersi recare presso
una famiglia, i Wellford, che abitando a Chancellorsville,
sicuramente conoscevano una scorciatoia meglio di lui. Jackson
quindi lo fece accompagnare dal maggiore Hotchkiss. Quando tornarono
erano accompagnati dal giovane figlio di Charles Welford che li
avrebbe guidati lungo un sentiero aperto da poco e che quindi non
era presente sulle mappe. Hotchkiss ci ha lasciato un resoconto del
dialogo tra Lee e Jackson:
Lee: Bene generale Jackson che proponete di
fare?
Jackson: Di muovere qui a destra.
Lee: Con chi volete farlo?
Jackson: Con tutto il mio corpo d’armata.
Lee: Cosa mi lasciate?
Jackson: Anderson e Mclaws.
Lee: Bene, procedete.
Jackson: Le mie truppe muoveranno
immediatamente signore.
Tuttavia i reggimenti di testa della divisione
Rodes cominciarono a muovere solo alle sette del mattino. In quel
momento Lee sopraggiunse per verificare che tutto procedesse secondo
i piani ed ebbe un breve colloquio con Jackson non immaginando che
si sarebbero parlati per l’ultima volta. La cavalleria confederata,
sotto il Mag. Gen. J. E. B. Stuart, impedì alle forze unioniste
d'individuare Jackson e le sue truppe nelle loro manovre (che
occuparono quasi tutta la giornata). Il solo avvistamento delle
manovre si ebbe allorché Jackson si stava muovendo a Sud di
Chancellorsville nella radura di Catherine Fornace, da dove appunto
i Sudisti avrebbero effettuato la deviazione suggerita da Wellford.
Questa strada, prima di ricongiungersi alla Orange Turnpike, avrebbe
nascosto completamente gli uomini di Jackson alla vista dei
nordisti, esattamente ciò che Lee voleva.
Ciò trasse in inganno
Hooker a tutto vantaggio dei Confederati; Hooker pensò che la
cavalleria nordista di Stoneman fosse riuscita a tagliare le vie di
rifornimento di Lee e che questo fosse sul punto di ritirarsi. Ne
aveva buone ragioni per supporlo visto che Lee era anche preoccupato
per il nodo ferroviario di Gordonsville. Dunque egli rimase sulle
sue posizioni e non pensò di operare alcun attacco massiccio,
inviando solo il suo 3° Corpo di 13.000 uomini, comandato dal Mag.
Gen. Daniel Sickles. Questi catturò qualche manciata d'uomini del 2°
Corpo di Jackson e poi si fermò. Erano soldati del 23° georgia
lasciati da Jackson a difesa della radura. Sickles confermò a Hooker
che i sudisti si stavano ritirando!Sedgwick (a Fredericksburg) e
Hooker si ritrovarono nell'impossibilità di comunicare a causa d'un
guasto del telegrafo che li collegava e quando Hooker riuscì infine
a ordinare a Sedgwick, in tarda serata del 2 maggio, di attaccare
Early, questi non lo fece pensando che Early disponesse di più
uomini di quanti egli in realtà non ne avesse.
La principale ragione
dello smacco fu però l'incompetenza del comandante dell'11° Corpo
d'Armata dell'Unione, il. Gen. Oliver O. Howard, che si trovava
sull'ala destra dell'Unione al comando di 11.000 uomini. Costui
mancò di prendere precauzioni difensive malgrado gli ordini ricevuti
da Hooker in tal senso. L'ala destra non era in alcun modo protetta
da ostacoli naturali e la sola precauzione adottata contro un
attacco sul suo fianco consisteva in due cannoni puntati verso la
foresta. Ad aggravare le cose, l'11° Corpo era un'unità senza
sufficiente addestramento, composto quasi interamente d'immigrati
tedeschi, alcuni dei quali non parlavano neppure l'inglese. Alle
14,30 Jackson finalmente arrivò al punto che era stato stabilito per
l’attacco, fino a quel momento aveva solo una vaga idea di dove si
potesse esattamente trovare il fianco destro nordista. Allorché si
arrampicò su una collina con Fitzhugh Lee, finalmente riuscì a
vedere gli uomini di Howard. Fu allora che si rese conto che da
quella posizione li avrebbe attaccati ad angolo e non di fianco.
Naturalmente così non andava bene e per questo Jackson decise di
spostare di altre due miglia i propri uomini intorno alla linea
nordista. Questo spostamento però lo privò di due preziosissime ore
di luce. Nel dopoguerra molti uomini appartenenti al corpo di Howard
affermarono di aver visto questo spostamento di truppe ma, in
realtà, le sentinelle non erano state sistemate a dovere.
Bisogna
comunque affermare che effettivamente alcuni videro lo schieramento
confederato. Jackson formò la prima linea con la divisione del
generale Rodes poi via via le altre brigate di Colston e Hill.
Questa formazione era costituita solo da 21.000 uomini e 8 cannoni,
il resto della fanteria era ancora in marcia e non tutta
l’artiglieria poteva essere usata con efficacia nell’intrico della
Wilderness. Alle 17,30 Jackson diede a Rodes l’ordine di attacco. I
suoi uomini sbucarono dalla foresta e presero i soldati di Howard
totalmente di sorpresa mentre la maggioranza di essi era occupata a
cucinare. Più di 4.000 furono fatti prigionieri ancor prima d'aver
sparato un sol colpo d'arma da fuoco e la maggioranza degli altri fu
messa in rotta. Una sola delle divisioni dell'11° Corpo offrì una
temporanea resistenza, in particolare la batteria del capitano
Dilger, ma furono episodi isolati. Come un torrente in piena gli
uomini di Jackson travolsero gli yankees.
La sorpresa fino a quel
momento era stata totale. Non tutto però procedeva secondo i piani,
ad esempio la brigata del generale Colquitt non aveva eseguito alla
perfezione la manovra di aggiramento, questo permise a molti reparti
di Howard di riuscire a darsi a una fuga precipitosa! Molti si
fermarono proprio sotto gli occhi di Hooker che se ne stava
tranquillo al quartier generale di Chancellor’s mansion. Visto il
caos dell’XI corpo, Hooker mandò ordini a Reynolds di raggiungerlo
immediatamente e a Sickles di trincerarsi ad Hazel Grove. Inoltre
alcune brigate di Colston avevano sopravanzato gli uomini di Rodes,
creando confusione. Nonostante tutto le cose stavano andando bene.
Jackson, portatosi in prima linea, incitò tutti i suoi ufficiali a
continuare l’avanzata, (era arrivata anche tutta la divisione Hill),
per ricongiungersi quanto prima con Lee e sferrare l’attacco
decisivo. Però erano già le nove di sera.Jackson era sicuro che la
linea nordista fosse ormai fragile e che quindi poteva essere
definitivamente spezzata. Senza il benché minimo riguardo per la sua
incolumità condusse il suo staff lungo la Plank Road, per verificare
la debolezza della linea yankee. Il piccolo gruppo di ufficiali
confederati sopravanzò la linea di combattimento della brigata Lane,
divisione Hill, che a sua volta seguiva a breve distanza il gruppo
di Jackson con altri ufficiali. Sembrava scontato che il generale
Lane sapesse della esplorazione dei suoi superiori. Non era così,
nessuno lo aveva informato e tanto meno Lane aveva buoni motivi per
immaginare che si trovassero in quel posto in quel momento. Sembra
pacifico che Jackson avesse realizzato che la linea di difesa
nordista, con lo spostamento di Sickles su Hazel Grove, si fosse
definitivamente ricompattata e che il suo progettato attacco
notturno non potesse avere luogo. Il gruppo ritornò quindi verso le
proprie linee. Erano a circa 200 m. quando, all’improvviso, un colpo
probabilmente esploso da un cecchino nordista, ebbe risposta dagli
uomini del 37° North Carolina che si trovavano in quel punto. I
colpi volarono tra gli uomini di Hill e Jackson ferendo uomini e
cavalli ma non Jackson. I due gruppi cercarono copertura presso il
margine del boschetto e si spostarono verso il punto tenuto dal
18° North Carolina, che si era messo in posizione per respingere una
eventuale carica di cavalleria. Il tenente Morrison dello staff di
Jackson e altri di Hill urlarono di cessare il fuoco, stavano
sparando contro i loro stessi uomini. Il maggiore Berry,al comando in
quel punto della linea rispose seccamente: ”Chi ha dato quest’ordine?
E’ una bugia. Riempiteli di piombo!” Quando il fuoco cessò, Jackson
era stato colpito alla mano destra e sulla parte superiore ed
inferiore della spalla. Little Sorrel, il suo cavallo,
imbizzarritosi era scappato verso le linee nordiste e solo
l’intervento di due aiutanti riuscì a farlo ritornare. Poi il
capitano Smith e Sandie Pendleton aiutarono Jackson a scendere da
cavallo e lo fecero stendere, il flusso sanguigno si era arrestato
all’altezza dell’omero, dove l’arteria era stata recisa. Temendo di
stare per morire Jackson passò il comando a Hill, il quale ordinò
subito di farlo portare nelle retrovie e chiamò immediatamente il
dottor Hunter McGuire, il chirurgo personale di Jackson. Mentre lo
trasportavano con una barella verso le ambulanze, uno dei barellieri
venne colpito e il generale rovinò a terra, proprio sul lato ferito.
Jackson, che fino a quel momento non aveva emesso un gemito, lanciò
un urlo di dolore agghiacciante. Finalmente verso le due riuscì a
giungere nelle retrovie dove lo aspettava McGuire. Nel muoversi,
Jackson, aveva dato ordine che per nessun motivo si sapesse che era
stato ferito e, a chi lo domandava, si rispondesse che veniva
trasportato ”un ufficiale confederato”. Tuttavia il generale Pender
lo riconobbe e alla fine tutto il secondo Corpo era informato del
tragico episodio.
Chancellorsville, 3 maggio
Il 3 maggio A.P. Hill, che aveva assunto il comando
del 2° Corpo a causa delle ferite subite da Jackson, era
nell'incapacità di garantire un efficiente comando. Hill si consultò
con Robert E. Rodes, il più anziano generale dei Corpi sotto il suo
comando. Rodes concordò con la decisione di Hill di convocare il
Gen. J. E. B. Stuart e di affidargli il comando, mettendo al corrente
Lee dopo il fatto. L'audace cavalleggero dimostrò di essere anche un
buon comandante di fanteria. Stuart lanciò un attacco massiccio su
tutto il fronte, aiutato da Hooker che stava ritirando le sue truppe
da Hazel Grove, quindi organizzò l'artiglieria immediatamente perché
operasse in controbatteria.
Fieri combattimenti scoppiarono quella
sera allorché Stuart lanciò un altro attacco massiccio contro le
linee unioniste, le quali lentamente furono sbriciolate dalla
pressione subita e dalla mancanza di rinforzi e rifornimenti. In
quel pomeriggio i Confederati catturarono Chancellorsville. Hooker
fece arretrare i suoi uomini fiaccati fino a una linea difensiva che
circondava il guado chiamato United States, la loro ultima linea
sgombera per una possibile ritirata.
Lee non poteva ancora dichiarare
completa la sua vittoria e neppure Hooker voleva riconoscere la sua
disfatta. All'acme del combattimento, del 3 maggio a
Chancellorsville, egli ancora richiamò Sedgwick a gettarsi contro il
nemico e ad attaccare le retrovie di Lee. Ancora una volta però il
Generale esitò finché non fu troppo tardi. Quel pomeriggio infine
attaccò le posizioni di Early (dopo che Early a un certo momento le
ebbe abbandonate grazie a un ordine di Lee da lui male interpretato)
e operò lo sfondamento, ma lo fece troppo tardi quel giorno per
poter aiutare gli uomini di Hooker. Infatti una singola brigata
dell'Alabama, guidata dal Brig. Gen. Cadmus Wilcox, organizzò
un'azione diversiva lungo la Orange Plank Road a ovest di
Fredericksburg e rallentò l'avanzata già indolente di per sé di
Sedgwick. Rinforzi del Mag. Gen. Lafayette McLaws arrivarono da
Chancellorsville nel tardo pomeriggio, si unirono a Wilcox alla
chiesetta di Salem, quattro miglia a ovest di Fredericksburg e la
forza combinata confederata bloccò la marcia di Sedgwick verso
Chancellorsville. Il combattimento del 3 maggio 1863 fu uno delle
giornate più furiose combattute nell'intera guerra. Verso la sera del
3 maggio e per tutto il giorno seguente, Hooker rimase sulla
difensiva mentre Lee ed Early si scontravano con Sedgwick. Sedgwick,
dopo aver infranto le difese di Early, trascurò colpevolmente di
tenere Fredericksburg. Early semplicemente tornò indietro e occupò
di nuovo le alture a ovest della città, tagliando fuori Sedgwick.
Chancellorsville, 4 maggio
Nel frattempo Lee mosse la divisione di Richard H. Anderson dal
fronte di Chancellorsville e rinforzò McLaws prima che Sedgwick
capisse quanti pochi uomini gli si opponessero. Sedgwick, postosi
sulla difensiva, fu assai più determinato di quanto non lo fosse
stato in fase offensiva. Tenne il campo che il giorno prima aveva
abbandonato attraversando il Rappahannock a Banks' Ford durante le
ultime ore del 5 maggio. Ironicamente, ciò fu un ulteriore errore di
comunicazione fra lui e Hooker; il comandante in capo infatti voleva
da Sedgwick che egli tenesse Banks' Ford, così che Hooker potesse
abbandonare l'area di Chancellorsville e riattraversare il fiume
appunto al guado di Banks per riprendere il combattimento. Quando
capì che Sedgwick aveva abbandonato la sponda sud, Hooker pensò di
non avere alcuna possibilità di salvare la battaglia e nella notte
fra il 5 e il 6 anch'egli si ritirò a nord del Rappahannock.
La
battaglia di Chancellorsville era finita.
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