Sangue sulle montagne
ome accennato, i federali conoscevano le
intenzioni di Lee e per questa ragione al IV Corpo di Franklin fu
ordinato di occupare Crampton’s Gap con l’incarico secondario
d’aiutare la guarnigione di Harper’s Ferry mentre il IX Corpo di
Reno e il I Corpo di Hooker avrebbero dovuto sostenere lo sforzo
principale su Fox’s Gap e Turner’s Gap rispettivamente, il tutto
sotto la supervisione del magg. Gen. Burnside, comandante dell’ala
destra federale. Se fossero riusciti nell’intento di forzare i passi
l’esercito confederato si sarebbe trovato spezzato in due.
A sbarrare la strada del IV Corpo fu la brigata Mahone e due
reggimenti di cavalleria della brigata Robertson agli ordini del
colonnello Munford che dispose le proprie forze lungo un muretto di
pietra che costeggiava la via che portava a Mountain Church, nei
pressi di Burkittsville con la cavalleria che fungeva da
schermagliatore appiedato, a protezione dei fianchi.
La prima unità ad andare all’assalto fu la 2° brigata/1° divisione
del IV Corpo e i combattimenti incominciarono furiosi verso
mezzogiorno del 14 settembre. La posizione difensiva era tale da che
fu ben presto necessario l’impiego non solo dell’intera divisione ma
fu gettata nella mischia anche la 2°. Dopo ben tre ore i confederati
cedettero ma ormai il loro scopo era raggiunto, impedendo ai
nordisti d’avanzare oltre Crampton’s Gap. La prima schermaglia si
era conclusa.
Nel frattempo i nordisti stavano portando avanti il loro sforzo,
guidati da Burnside, su Turner’s Gap e avevano di fronte la
divisione di D.H. Hill. Questi mandò la brigata Colquitt a occupare
il passo mentre la brigata Garland fu mandata nel tratto di Fox’ Gap
con le altre tre brigate in riserva. I primi ad entrare in contatto
con il nemico fu Garland che si trovò di fronte la divisione
“Kanawha” del IX Corpo. Mentre la forza principale della divisione
“Kanawha” attaccava i sudisti il 23° Ohio fu incaricato d’aggirarne
le posizioni.
L’attacco fu sostenuto da un intenso fuoco d’artiglieria e a un
certo punto i confederati cedettero in quanto si trovarono
contemporaneamente sia aggirati sulla destra che attaccati
frontalmente da forze superiori. Il resto del IX Corpo giunse in
prima linea poco dopo il crollo dei confederati e qui Burnside
commise l’errore di non sfruttarne lo sbandamento continuando
l’avanzata ma si fermò in attesa di Hooker: in questo modo diede due
ore di tempo a Hill. Il generale sudista ne approfittò per
rafforzare le sue posizioni su Turner’s Gap con tutte le sue brigate
a cui s’aggiunse la brigata Drayton della divisione Jones.
Le forze erano schierate come segue: Colquitt mantenne le sue
posizione di traverso al passo; alla sua sinistra fu schierata la
brigata Rodes e alla sua destra Drayton mentre Garland venne
ritirato dal fronte e il suo posto alle spalle di Drayton verrà poi
preso da Anderson . Alle ore 14 incominciò un durissimo assalto
della 3° divisione/I Corpo comandata da Meade, in special modo
contro la brigata Rodes che resistette splendidamente. Verso le 16
arrivò anche la 1° divisione/I Corpo e la situazione si fece molto
difficile per i sudisti in quanto la 1° brigata/1° divisione stava
infilandosi in un varco apertosi fra Colquitt e Rodes.
Il tempestivo arrivo di altri rinforzi inviati da Longstreet
(provenienti dalle divisioni Jones e Hood) permisero di ristabilire
continuità sulla linea del fronte e ne evitarono un probabile
collasso.
Con il tramonto i combattimenti cessarono e i sudisti si ritirarono
con ordine. I federali avevano ottenuto una vittoria tattica (Lee
doveva abbandonare le montagne) ma la vittoria strategica fu
indubbiamente confederata in quanto l’Armata della Virginia
Settentrionale non era stata spezzata in due, Harper’ Ferry si era
arresa e ora poteva consolidare le linee presso Sharpsburg, lungo il
fiume Antietam.
La battaglia sulla South Mountain era conclusa. |