La parata di Sumner
primi elementi della 2° divisione/II
Corpo arrivarono sul campo di battaglia alle 8,30 consentendo a
Williams di ritirare una parte delle proprie forze.
Sumner aveva, nei piani di McClellan,
il compito d’assistere gli attacchi di Hooker e Mainsfield ma anche
qui, per un incredibile disguido, la sua 1° divisione rimase ferma
sulle proprie posizioni lasciando sole le sue “sorelle”.
Il comandante federale avanzò con
tale precisione e marzialità, con Sedgwick a destra e French a
sinistra, con i reggimenti così perfettamente schierati da
guadagnarsi l’ammirazione di amici e nemici!
Questo almeno nelle fasi iniziali
dell’avanzata.
Giungendo nei pressi delle linee
nemiche, infatti, un occhio esperto avrebbe potuto notare un
pericoloso scollamento fra le due divisioni. Evidentemente fra i
confederati qualcuno lo notò tanto da indurre Lee a lasciare
praticamente sguarnito il suo fianco destro inviando nella zona le
sue ultime riserve: le divisioni Walker e McLaws che s’impegnarono,
appena giunte sul campo, in un furioso contrattacco contro i reparti
di Sedgwick costringendolo a ripiegare: i reggimenti 15°
Massachusetts e 34° e 82° New York persero più di metà degli uomini.
La linea del fronte si stabilizzò
anche se gli scontri continuarono fino alle 13,00 quando cessarono.
Cessarono, ma non avrebbero dovuto in quanto i federali avevano
ancora importanti riserve da sfruttare come il VI corpo di Franklin.
Quest’ultimo giunse sul campo di battaglia verso le 10 e avrebbe
anche contrattaccato sennonché Sumner si oppose all’idea,
ritenendola un’imprudenza. La questione fu sottoposta a McClellan
che scelse di non attaccare.
L’opportunità di spezzare il fronte
sudista una volta per tutte era stata malamente sprecata in quanto
Lee non aveva ora, più alcuna riserva.
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