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A cura di Stefano Jacurti

Assalto alla trincea

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a divisione confederata di D.H. Hill teneva una splendida posizione difensiva, durante la battaglia di Antietam. Si era infatti attestata lungo un viottolo (verrà poi soprannominato “bloody lane”) che risultava “scavato” rispetto ai terreni circostanti costituendo quindi una vera e propria trincea naturale.

Hill schierò le sue brigate nel seguente modo: da sinistra Colquitt, Rodes, G. Anderson. La linea proseguiva “appoggiandosi” a ciò che rimaneva della divisione R. Anderson ossia le brigate Wright e Cuming con le brigate Pryor e Evans in riserva. Contro queste forze si scontrerà la 2° divisione/II Corpo di French.

Il comandante federale schierò la sua divisione su tre linee partendo dalla 3° brigata, seguita dalla 2° con la 1° inizialmente in riserva anche se ben presto allargò il fronte facendola schierare in prima linea alla sinistra della 3° brigata. Il fatto che i confederati occupassero un trinceramento impediva ai soldati blu d’accorgersi del nemico se non quando ci finivano sopra! I combattimenti si svolsero a distanze estremamente ravvicinate con perdite devastanti da ambo le parti.

A French giunse in soccorso parte della 1° divisione/II Corpo tra cui la 2° brigata, la “Irish Brigade” (formata da immigrati irlandesi) di Meagher un personaggio pittoresco, deportato dagli inglesi in Tasmania per attività sediziosa e da cui era fuggito arrivando in America. Ben presto i rinforzi (compresa la 1° brigata/1° divisione di Caldwell) si gettarono nella mischia attaccando i reparti di Willcox e Wright ma anch’essi dovettero desistere. I combattimenti durarono per tre ore ma non si registrarono progressi significativi (a parte la decimazione dei reggimenti sia blu che grigi) fino a quando Rodes, nel tentativo di respingere più indietro possibile i soldati federali, lasciò il trinceramento per attaccare.

Il suo attacco fu respinto, costringendolo a ritornare sul “bloody lane” in fretta ma permise anche ai federali di far sloggiare Wright dalle sue posizioni. Rodes ora aveva il fianco destro scoperto e stava per essere preso d’infilata.

Il problema gli fu fatto notare dal tenente colonnello Lightfoot del 6° Alabama, al quale Rodes ordinò di rischierarsi in modo da "negare il fianco al nemico" ossia arretrare leggermente e mutare fronte. Lightfoot interpretò male l’ordine e ordinò ai suoi la ritirata che furono presto seguiti anche dal 5° reggimento Alabama per lo stupore del loro comandante di brigata.

L’abile Caldwell ne approfittò immediatamente occupando le posizioni confederate: la brigata Pryor che si trovava in riserva abbandonò anch’essa le posizioni e fu solo l’intervento di Hill in persona (che tenne duro con gruppi di sbandati raccolti alla meglio) e per la spossatezza dei nordisti che il fronte tenne.

Ora i confederati erano veramente nei guai: basta ancora un piccolo sforzo ai nordisti per sfondare, Lee non ha più nulla da gettare nella mischia.

Ma ciò non accadrà. Perché? Vediamolo insieme.

 

Sanguinoso. Antietam fu il giorno più sanguinoso della guerra civile: oltre 26 mila fra morti, feriti e dispersi, di cui 14 mila in grigio e 12 mila in blu.

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Sotto: La trincea

Sotto: La stampa del tempo

 

 

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