Assalto alla trincea
a divisione confederata di D.H. Hill teneva una
splendida posizione difensiva, durante la battaglia di Antietam. Si
era infatti attestata lungo un viottolo (verrà poi soprannominato
“bloody lane”) che risultava “scavato” rispetto ai terreni
circostanti costituendo quindi una vera e propria trincea naturale.
Hill schierò le sue brigate nel seguente modo: da sinistra Colquitt,
Rodes, G. Anderson. La linea proseguiva “appoggiandosi” a ciò che
rimaneva della divisione R. Anderson ossia le brigate Wright e
Cuming con le brigate Pryor e Evans in riserva. Contro queste forze
si scontrerà la 2° divisione/II Corpo di French.
Il comandante federale schierò la sua divisione su tre linee
partendo dalla 3° brigata, seguita dalla 2° con la 1° inizialmente
in riserva anche se ben presto allargò il fronte facendola schierare
in prima linea alla sinistra della 3° brigata. Il fatto che i
confederati occupassero un trinceramento impediva ai soldati blu
d’accorgersi del nemico se non quando ci finivano sopra! I
combattimenti si svolsero a distanze estremamente ravvicinate con
perdite devastanti da ambo le parti.
A French giunse in soccorso parte della 1° divisione/II Corpo tra
cui la 2° brigata, la “Irish Brigade” (formata da immigrati
irlandesi) di Meagher un personaggio pittoresco, deportato dagli
inglesi in Tasmania per attività sediziosa e da cui era fuggito
arrivando in America. Ben presto i rinforzi (compresa la 1°
brigata/1° divisione di Caldwell) si gettarono nella mischia
attaccando i reparti di Willcox e Wright ma anch’essi dovettero
desistere. I combattimenti durarono per tre ore ma non si
registrarono progressi significativi (a parte la decimazione dei
reggimenti sia blu che grigi) fino a quando Rodes, nel tentativo di
respingere più indietro possibile i soldati federali, lasciò il
trinceramento per attaccare.
Il suo attacco fu respinto, costringendolo a ritornare sul “bloody
lane” in fretta ma permise anche ai federali di far sloggiare Wright
dalle sue posizioni. Rodes ora aveva il fianco destro scoperto e
stava per essere preso d’infilata.
Il problema gli fu fatto notare dal tenente colonnello Lightfoot del
6° Alabama, al quale Rodes ordinò di rischierarsi in modo da "negare
il fianco al nemico" ossia arretrare leggermente e mutare fronte.
Lightfoot interpretò male l’ordine e ordinò ai suoi la ritirata che
furono presto seguiti anche dal 5° reggimento Alabama per lo stupore
del loro comandante di brigata.
L’abile Caldwell ne approfittò immediatamente occupando le posizioni
confederate: la brigata Pryor che si trovava in riserva abbandonò
anch’essa le posizioni e fu solo l’intervento di Hill in persona
(che tenne duro con gruppi di sbandati raccolti alla meglio) e per
la spossatezza dei nordisti che il fronte tenne.
Ora i confederati erano veramente nei guai: basta ancora un piccolo
sforzo ai nordisti per sfondare, Lee non ha più nulla da gettare
nella mischia.
Ma ciò non accadrà. Perché? Vediamolo insieme. |