La prova
attacco dei
confederati era l'attacco principale e non una manovra diversiva,
non vi erano altre minacce in alcuna direzione ed ora si poteva
ordinare al generale Lewis Wallace di marciare su Pitsburg Landing e
serrando nuovamente l'ordine al generale Nelson di affrettarsi sul
campo di battaglia. Grant era convinto di poter reggere alla
pressione nonostante la sorpresa pienamente riuscita dei Confederati
che erano piombati all'improvviso sbucando dalla boscaglia
investendo l'intero fronte e gli accampamenti tenuto dalle forze
federali.
Ora bisognava
assistere Sherman che sulla collinetta della Chiesina di Shiloh
resisteva con 5-6000 uomini alla pressione di 10000 Confederati ed
aveva bisogno di munizioni. Chiudendo la sua ispezione generale sul
campo di battaglia Grant si recò nei pressi della divisione
McClernand e vedendola in difficoltà inviò due reggimenti dell'Iowa
di rinforzo. La battaglia infuriava incessantemente e già erano
stati individuati i punti nevralgici.
Nel frattempo
la battaglia entrava in una fase nevralgica. Sherman resisteva
insieme ai reggimenti di MacClernand mentre al centro la brigata di
Peabody era stata ricacciata indietro e lo stesso Peabody era stato
ucciso. Anche il generale Prentiss si era ritirato più a nord e con
l'artiglieria cannoneggiava le file Confederate mentre la brigata di
Stuart (Us) si batteva contro un 'intero corpo d'armata nemico ma
alle 10 la situazione peggiorò poiché Prentiss dovette ritirarsi
asserragliandosi presso la strada in trincea sostenuto ora dalle due
divisioni del generale W.H. Wallace e Urlbult. Con questa manovra
però il fianco sinistro di Sherman e McClernand si scoprì
costringendoli a ripiegare verso la strada per Purdy e il Tilghman
Creek. Stessa sorte toccò alla brigata Stuart quando i Confederati
misero piede sulla collinetta di Shiloh.
Nessun rinforzo
si intravedeva all'orizzonte anche perchè il Generale Lewis Wallace
aveva sbagliato strada e questo costò ore preziose, si era già a
mezzogiorno mentre Nelson si mosse solo alle 13.30.
Grant ordinò a
Prentiss di tenere la posizione fino all'ultimo uomo mentre si
continuavano ad mandare staffette ai generali in arrivo. La
posizione però era ottima e molti attacchi nemici furono respinti
uno dopo l'altro ed il tempo passava...
Ma la pressione
del nemico continuava a farsi sentire nonostante la strenua
resistenza e il fuoco di artiglieria divenuto micidiale e
martellante sulle file nemiche. Ormai la brigata Stuart era
semidistrutta e del generale Lewis Wallace nessuna traccia quindi
Grant gettò nella mischia tutta la riserva e concordò con Sherman e
Macclerand di ripiegare su posizioni più forti. In quel caso la
posizione della divisione Prentiss non sarebbe stata più sostenibile
al centro se non appoggiata più dalle ali. E così fu. Prentiss dopo
aver resistito per ore dovette arrendersi per mancanza di munizioni
essendo tra l'altro rimasto con non più di duemila
uomini. Precedentemente il generale W.H.L Wallace che tanto aveva
fatto per salvare la giornata era caduto nella ritirata mentre
cercava di salvare la sua divisione cosa che riuscì a fare prima di
cadere sul campo.
Il nido dei
calabroni (Hornest nest),come fu chiamato il luogo centrale dove
Prentiss aveva combatutto era perduto ed ora restava solo l'ultima
posizione federale prima delle acque del fiume Tennessee. Pitsburg
Landing.
Ma Grant era
fiducioso, la resistenza della divisione Prentiss aveva fatto
guadagnare tempo prezioso per una riorganizzazione generale.
Tutto ciò che
fu possibile rastrellare a livello truppa fu schierato, compresi gli
sbandati della brigata Stuart, furono piazziati 50 cannoni in uno
spazio relativamente ristretto, sopraggiunsero le cannoniere
fluviali che tanto bene si erano comportate nella presa dei due
forti confederati (Fort Henry e Fort Donelson)ed ora le bocche da
fuoco dei pezzi della "Tyler e della "Lexington" erano pronte ad
unirsi all'artiglieria terrestre tirando sul nemico dal fiume.
Il Generale
Hurlbult che aveva avuto l'ordine da Grant di curare personalmente
le operazioni di
artiglieria rastrellando tutto quello che poteva dal campo di
battaglia si preparava a ricevere l'ultimo attacco del nemico in
quella giornata che fu respinto. Mentre le cannoniere spazzavano le
file dei soldati grigi che tentavano l'ultimo assalto Grant si recò
da Sherman che era stato ferito per la seconda volta in quella
battaglia per dirgli che bisognava prepararsi al contrattacco del
giorno dopo poiché il momento ora era favorevole.
Le
divisioni di Nelson raggiunsero finalmente il campo di battaglia
alcuni uomini riuscirono ad essere impiegati nel respingere l'ultimo
attacco Confederato di quel giorno (18.30) ma l'intera divisione non
poté essere schierate prima delle 21.00 così Grant era riuscito a
respingere il nemico con quasi esclusivamente le forze che aveva sul
campo sin dal mattino.
Sopraggiunse
la notte e mentre le cannoniere continuavano incessantemente il loro
lavoro iniziò a piovere mentre Grant passò la notte in mezzo ai
soldati piuttosto che ritirarsi su un piroscafo, e siccome l'unica
casa di campagna era diventata un ospedale per i feriti, si sistemò
sotto un grosso albero. Con in testa il piano del giorno dopo.
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