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West. Jubilee


Progetto, studio e realizzazione di Adriano Rossi

La Western Music

L

a "cowboy music" o "western music" è solo uno dei tanti "sound" che conferiscono al "country" la sua varietà.

Ogni ramificazione ha la sua dignità; pari dignità almeno fintantoché è vera, genuina rappresentazione di una realtà, ma è bene chiarire subito che "country" non è sinonimo di "western", come qualche esperto di country music evidenzia con puntiglio e giustamente. In effetti, da quando l'espressione "Country & Western" ha perso per strada il "Western", per maggiore concisione e rapidità di definizione, non poca confusione è stata fatta.

La musica western e dei cowboy è certo un'espressione del "country" pienamente valida e altamente rappresentativa del country e del suo universo.
Chi potrebbe, del resto, discutere che il mondo (e in esso la musica) di un cowboy non sia, almeno un po', o del tutto, country? Nessuno. Sarebbe un'assurdità il solo pensarlo. Nel termine "country", tuttavia, confluiscono i canti dei cowboys come il "bluegrass" e i suoi "fiddles" (violini), il "western swing" come l' "honky-tonk", il country-gospel come il rockabilly degli anni '50, commedie country (sceneggiate leggere) e 'novelty songs' (ossia canzoni ironiche ma sempre su temi d'attualità), il country "solo strumentale", la "old country dance" e la "new country dance", tradizionalismo rigoroso e "nuovo tradizionalismo" aperto sia alla vecchia strumentazione che al nuovo e ci si trova pure lo stesso "new country" con le sue trasgressioni, contraddizioni e compromessi (cross-over verso altri generi), innovazioni e modernismi (talvolta necessari al rinnovamento tal'altra criticati perché eccessivi).

Dividere in categorie nette e precise è, poi, impresa dura, in certi casi. Esistono, anche fisiologicamente, commistioni e fusioni all'interno del "country & western" e tra questi stessi e ciò che c'è al di fuori (pop, rock, disco, ecc.), specie oggigiorno e specie con riguardo alla country music più che alla cowboy.

Il lato "western" è, pertanto, solo una delle varie sfaccettature benchè esso sia profondamente radicato nella cultura americana e, di certo, quello più promozionato per decenni, anche in modo distorto, dai mass-media e da certo cinema hollywoodiano, in specie.

E allora, in che cosa si distingue la western music e che cosa contraddistingue la tradizione musicale dei cowboys dal restante country?

Chi erano i "singing cowboys" e chi sono stati i principali artisti diffusori del genere?

Erano veri cowboys o solo cantanti o attori? Esistono ancor oggi cantanti-cowboy o figure che proseguono la tradizione western, nella vita e nella musica, del canto e delle tematiche dei cowboys o sono scomparsi del tutto?

Ebbene: starebbero davvero "freschi" gli appassionati della "cowboy music" se solo dovessero confidare nelle scalette musicali delle radio (country) Americane che decidono che cosa mandare "on air" e che, non molti anni fa, penalizzarono un brano di un cantante country numero uno in USA come George Strait, ovvero una sua riuscita reinterpretazione di un classico di Hank Williams, "Lovesick Blues", perchè in questa canzone, il singing cowboy-rancher texano eseguiva parte del canto con lo "yodel" (e ciò era ritenuto, in "tempi moderni" di "new country", poco commerciale e affatto radiofonico!).
Per fortuna che, ancor oggi e da una quindicina d'anni c'è chi organizza una "West Fest" come fa il cantante-cowboy-esperto del West, Michael Martin Murphey, invitando alla sua manifestazione "il poeta-cowboy del tutto sconosciuto" e facendolo esibire insieme alle Dixie Chicks (trio femminile "new-old country" qualche anno fa solo emergente e di talento ed oggi di enorme fama in USA, essendo state elette "Entertainer" dell'anno e avendo venduto circa 20 milioni con 2 albums) o al fianco di un nome altisonante.

Ringraziando il cielo c'è Chris LeDoux, che è cresciuto e ha vissuto come un rodeo cowboy negli anni '70 e che vendeva le cassette con le sue cowboy-songs ai rodei ai quali gareggiava. Solo all'inzio degli anni '90, LeDoux fu portato alla Capitol Records dall'artista "new country" per eccellenza della decade appena trascorsa: Garth Brooks. Un chiaro segno, questo, di stima e riconoscimento da parte del nuovo e spettacolarizzato Country nei confronti non solo di un bravo artista ma anche verso la tradizionale vecchia figura del (rodeo) cowboy e del suo mondo che LeDoux rappresenta(va) a pieno. Brooks e LeDoux che hanno duettato proprio in una particolare canzone intitolata appunto "Watcha Gonna Do With A Cowboy" (Che Cosa Ci Fai Con Un Cowboy, disco d'oro nel 1993, a certificare la voglia di "cowboy music" e non solo di "new country", di Garth Brooks ancora viva nell'ascoltatore a fine secolo).

Certo, la "cowboy music" non è e non sarà mai un prodotto molto commerciale e, sotto certi aspetti, tanto meglio così. Tuttavia, va evidenziato che la cultura e la musica western hanno dato ancora prove e segni di vita.
Infine, sempre per fortuna degli appassionati del genere e grazie a qualche discografico di buon senso, nella recente colonna sonora (su cd), del 1998, la nota "The Horse Whisperer" - "L'Uomo che sussurrava ai Cavalli" (dal film omonimo con Robert Redford), si può ascoltare il sopra menzionato George Strait cantare un tradizionalissimo "Red River Valley" e il suo collega Dwight Yoakam interpretare, utilizzando il "famigerato e contestato" yodel, un'altrettanto tradizionale "Cattle Call", il famoso richiamo del cowboy alle bestie.

E' bello risentire queste "traditional songs" reinterpretate, tra classicità e innovazione, da attuali o nuovi valenti artisti country, se non proprio sempre veri cowboys. Insomma, la tradizione western e, con essa, la figura del madriano del West (quella vera e anche quella distorta, immaginaria e romantica) sembrano proprio dure a morire!

Impariamo a conoscerli, allora, questi "singing cowboys" e questo "West musicale odierno" che chiedono ancora di esistere: così immutabili e uguali a se stessi ma pure così tanto resistenti e inossidabili da essere arrivati, intatti e solo talora aggiornati, in vario modo (nel semplice ricordo tramandato o, se contemporanei, per il solo cantare da cowboy o anche per una vita da rodeo, da ranch o western), fin qui, al 2001, nella realtà country Americana e...

Su internet, nel "Far Web West" di oggi. Anche quello Italiano di "Far West"!

 

Western Music. Ogni ramo ha la sua dignità; pari dignità almeno fintantoché è vera, genuina rappresentazione di una realtà, ma è bene chiarire subito che "country" non è sinonimo di "western"

 

 

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