La Western Music
a "cowboy music" o "western music" è solo uno
dei tanti "sound" che conferiscono al "country" la sua
varietà.
Ogni ramificazione ha la sua dignità; pari
dignità almeno fintantoché è vera, genuina rappresentazione di
una realtà, ma è bene chiarire subito che "country" non è
sinonimo di "western", come qualche esperto di country music
evidenzia con puntiglio e giustamente. In effetti, da quando
l'espressione "Country & Western" ha perso per strada il
"Western", per maggiore concisione e rapidità di definizione,
non poca confusione è stata fatta.
La musica western e dei cowboy è certo
un'espressione del "country" pienamente valida e altamente
rappresentativa del country e del suo universo.
Chi potrebbe, del resto, discutere che il mondo (e in esso la
musica) di un cowboy non sia, almeno un po', o del tutto,
country? Nessuno. Sarebbe un'assurdità il solo pensarlo. Nel
termine "country", tuttavia, confluiscono i canti dei cowboys
come il "bluegrass" e i suoi "fiddles" (violini), il "western
swing" come l' "honky-tonk", il country-gospel come il
rockabilly degli anni '50, commedie country (sceneggiate
leggere) e 'novelty songs' (ossia canzoni ironiche ma sempre
su temi d'attualità), il country "solo strumentale", la "old
country dance" e la "new country dance", tradizionalismo
rigoroso e "nuovo tradizionalismo" aperto sia alla vecchia
strumentazione che al nuovo e ci si trova pure lo stesso "new
country" con le sue trasgressioni, contraddizioni e
compromessi (cross-over verso altri generi), innovazioni e
modernismi (talvolta necessari al rinnovamento tal'altra
criticati perché eccessivi).
Dividere in categorie nette e precise è, poi,
impresa dura, in certi casi. Esistono, anche fisiologicamente,
commistioni e fusioni all'interno del "country & western" e
tra questi stessi e ciò che c'è al di fuori (pop, rock, disco,
ecc.), specie oggigiorno e specie con riguardo alla country
music più che alla cowboy.
Il lato "western" è, pertanto, solo una delle
varie sfaccettature benchè esso sia profondamente radicato
nella cultura americana e, di certo, quello più promozionato
per decenni, anche in modo distorto, dai mass-media e da certo
cinema hollywoodiano, in specie. E allora, in
che cosa si distingue la western music e che cosa
contraddistingue la tradizione musicale dei cowboys dal
restante country?
Chi erano i "singing cowboys" e chi sono stati
i principali artisti diffusori del genere?
Erano veri cowboys o solo cantanti o attori?
Esistono ancor oggi cantanti-cowboy o figure che proseguono la
tradizione western, nella vita e nella musica, del canto e
delle tematiche dei cowboys o sono scomparsi del tutto?
Ebbene: starebbero davvero "freschi" gli
appassionati della "cowboy music" se solo dovessero confidare
nelle scalette musicali delle radio (country) Americane che
decidono che cosa mandare "on air" e che, non molti anni fa,
penalizzarono un brano di un cantante country numero uno in
USA come George Strait, ovvero una sua riuscita
reinterpretazione di un classico di Hank Williams, "Lovesick
Blues", perchè in questa canzone, il singing cowboy-rancher
texano eseguiva parte del canto con lo "yodel" (e ciò era
ritenuto, in "tempi moderni" di "new country", poco
commerciale e affatto radiofonico!).
Per fortuna che, ancor oggi e da una quindicina d'anni c'è chi
organizza una "West Fest" come fa il cantante-cowboy-esperto
del West, Michael Martin Murphey, invitando alla sua
manifestazione "il poeta-cowboy del tutto sconosciuto" e
facendolo esibire insieme alle Dixie Chicks (trio femminile "new-old
country" qualche anno fa solo emergente e di talento ed oggi
di enorme fama in USA, essendo state elette "Entertainer"
dell'anno e avendo venduto circa 20 milioni con 2 albums) o al
fianco di un nome altisonante. Ringraziando il
cielo c'è Chris LeDoux, che è cresciuto e ha vissuto come un
rodeo cowboy negli anni '70 e che vendeva le cassette con le
sue cowboy-songs ai rodei ai quali gareggiava. Solo all'inzio
degli anni '90, LeDoux fu portato alla Capitol Records
dall'artista "new country" per eccellenza della decade appena
trascorsa: Garth Brooks. Un chiaro segno, questo, di stima e
riconoscimento da parte del nuovo e spettacolarizzato Country
nei confronti non solo di un bravo artista ma anche verso la
tradizionale vecchia figura del (rodeo) cowboy e del suo mondo
che LeDoux rappresenta(va) a pieno. Brooks e LeDoux che hanno
duettato proprio in una particolare canzone intitolata appunto
"Watcha Gonna Do With A Cowboy" (Che Cosa Ci Fai Con Un
Cowboy, disco d'oro nel 1993, a certificare la voglia di
"cowboy music" e non solo di "new country", di Garth Brooks
ancora viva nell'ascoltatore a fine secolo).
Certo, la "cowboy music" non è e non sarà mai
un prodotto molto commerciale e, sotto certi aspetti, tanto
meglio così. Tuttavia, va evidenziato che la cultura e la
musica western hanno dato ancora prove e segni di vita.
Infine, sempre per fortuna degli appassionati del genere e
grazie a qualche discografico di buon senso, nella recente
colonna sonora (su cd), del 1998, la nota "The Horse Whisperer"
- "L'Uomo che sussurrava ai Cavalli" (dal film omonimo con
Robert Redford), si può ascoltare il sopra menzionato George
Strait cantare un tradizionalissimo "Red River Valley" e il
suo collega Dwight Yoakam interpretare, utilizzando il
"famigerato e contestato" yodel, un'altrettanto tradizionale "Cattle
Call", il famoso richiamo del cowboy alle bestie.
E' bello risentire queste "traditional songs"
reinterpretate, tra classicità e innovazione, da attuali o
nuovi valenti artisti country, se non proprio sempre veri
cowboys. Insomma, la tradizione western e, con essa, la figura
del madriano del West (quella vera e anche quella distorta,
immaginaria e romantica) sembrano proprio dure a morire!
Impariamo a conoscerli, allora, questi "singing
cowboys" e questo "West musicale odierno" che chiedono ancora
di esistere: così immutabili e uguali a se stessi ma pure così
tanto resistenti e inossidabili da essere arrivati, intatti e
solo talora aggiornati, in vario modo (nel semplice ricordo
tramandato o, se contemporanei, per il solo cantare da cowboy
o anche per una vita da rodeo, da ranch o western), fin qui,
al 2001, nella realtà country Americana e...
Su internet, nel "Far Web West" di oggi. Anche
quello Italiano di "Far West"! |