Parole e canti degli indiani
ella saggezza degli uomini rossi si è detto tanto al punto che è una
cosa che si da per scontata. E' importante invece crearsi un
convincimento documentandosi in prima persona e leggendo i testi che
raccolgono le interviste o i racconti riguardanti i pellerossa. Di
seguito trovate una snella selezione di frasi attribuite ai più famosi
pellerossa; da meditare.
Poi dalla polvere si
levò un grande urlo: "Sta arrivando Cavallo Pazzo! Sta arrivando Cavallo
Pazzo!" Da nord e da ovest urlavano "hoka hey!" facendo il
tremolo, come un forte vento che ruggisce; e si potevano sentire i fischi
dell'osso d'aquila.
Ormai stavano
arrivando da Pine Ridge molti altri Lakota che avevano sentito gli spari, e
tutti attaccammo i soldati. Correvano verso est dove era iniziato tutto.
Scendemmo lungo la gola arida e ciò che vedemmo fu terribile. Donne, bambini,
morti e feriti sparsi ovunque avessero cercato di fuggire. I soldati li avevano
seguiti lungo la gola, mentre scappavano, e li avevano ammazzati. Alcuni erano
ammucchiati perché si erano stretti insieme, e altri erano sparsi isolati.
Alcuni di loro erano stati trucidati e fatti a pezzi dove li avevano colpiti i
carri con i fucili. Vidi un bambino piccolo cercare di poppare dalla madre, ma
era morta e coperta di sangue... C'erano corpi e mucchi di uomini, donne e
bambini morti ai piedi della collinetta dove i soldati avevano i loro carri di
fucili, e verso ovest, lungo tutta la secca gola fino in cima, si vedevano donne
e bambini senza vita.
Non sapevo in quel
momento che era la fine di tante cose. Quando guardo indietro, adesso, da questo
alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo le donne e i bambini massacrati,
ammucchiati e sparsi lungo quel burrone a zigzag, chiaramente come li vidi coi
miei occhi da giovane. E posso vedere che con loro morì un'altra cosa, lassù,
sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta. Lassù morì il
sogno di un popolo. Era un bel sogno... il cerchio della nazione è rotto e i
suoi frammenti sono sparsi. Il cerchio non ha più centro, e l'albero sacro è
morto.
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Noi eravamo seduti e
li abbiamo veduti passare di qui a prendere l’oro e non abbiamo detto nulla...
Amici miei, quando andai a Washington, andai nella vostra casa del denaro, e vi
erano alcuni giovani con me, ma nessuno di loro portò via del denaro da quella
casa mentre io ero con loro. Nello stesso tempo, quando il popolo del tuo Grande
Padre viene nel mio territorio, entra nella mia casa del denaro (i Black Hills)
e porta via il denaro.
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La terra nota come
Black Hills è considerata dagli indiani come il centro della loro terra. Le
dieci nazioni Sioux guardano ad essa come al centro della loro terra.
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I soldati giunsero ai
margini del villaggio e ci costrinsero ad attraversare il Niobrara e a
raggiungere l’altra sponda, proprio come si sarebbe spinta una mandria di
cavalli; e i soldati continuarono a spingerci avanti finché giungemmo sul fiume
Platte. Ci spinsero avanti come se fossimo cavalli, e io dissi: "Se devo
andare, andrò in quella terra. Fate andar via i soldati, le nostre donne hanno
paura di loro". E così raggiunsi la Terra Calda (il Territorio Indiano).
Ci accorgemmo che la terra era cattiva, e stavamo morendo uno dopo l’altro, e
noi dicemmo: "Quale uomo avrà pietà di noi?". E i nostri animali
morirono. Oh, faceva molto caldo. "Questa terra è veramente malata, e qui
non si può far altro che morire, e noi speriamo che il Grande Padre ci riporti
indietro." Questo è quanto dicemmo. Lì morì un centinaio dei
nostri.
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Non parlare di dolore
finché non hai visto le lacrime dei guerrieri.
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Il Grande Padre disse
ai Commissari che tutti gli indiani avevano diritto ai Black Hills, e che
qualunque fosse la conclusione a cui sarebbero giunti gli indiani, sarebbe stata
rispettata... Io sono un indiano e sono considerato dai bianchi come un pazzo;
ma deve essere perché io seguo l’avviso dell’uomo bianco.
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Io sono soltanto un
uomo. Sono la voce del mio popolo. Quali che siano i loro sentimenti, io dico
questo. Non voglio più la guerra. Voglio essere un uomo. Voi mi negate il
diritto di un uomo bianco. La mia pelle è rossa; il mio cuore è come il cuore
di un uomo bianco; ma io sono un Modoc. Non ho paura di morire. Non cadrò sulle
rocce. Quando muoio i miei nemici saranno sotto di me. I vostri soldati mi hanno
attaccato mentre dormivo sul fiume Lost. Essi ci hanno spinto su queste rocce
come un cervo ferito...
Ho sempre detto all’uomo
bianco di venire e stabilirsi nel mio territorio; che questo era il suo
territorio e il territorio di Capitan Jack. Che essi potevano venire e vivere
qui con me e che io non ero arrabbiato con loro. Non ho mai ricevuto nulla da
nessuno, solo ciò che ho comprato e pagato da me. Ho sempre vissuto come un
uomo bianco, e volevo vivere così. Ho sempre cercato di vivere pacificamente e
non ho mai chiesto niente a nessuno. Ho sempre vissuto con ciò che ero capace
di uccidere e di colpire con il mio fucile, e di prendere con le mie
trappole.
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La terra fu creata
con l’aiuto del sole e tale dovrebbe restare...La terra fu fatta senza linee
di demarcazione, e non spetta all’uomo dividerla... Vedo che i bianchi in
tutto il paese accumulano ricchezze, e vede il loro desiderio di darci terre
senza valore... La terra ed io siamo dello stesso parere. Le dimensioni della
terra e le dimensioni dei nostri corpi sono le stesse. Diteci, se potete dirlo,
che siete mandati da una Potenza Creatrice a parlare con noi. Forse voi pensate
che il Creatore vi ha mandati qui a disporre di noi come meglio vi pare. Se io
pensassi che voi siete inviati dal Creatore, potrei essere indotto a pensare che
avete il diritto di disporre di me. Non fraintendetemi, ma capitemi pienamente
tenendo conto del mio amore per la terra. Io non ho mai detto che la terra è
mia per farne ciò che mi pare. L’unico che ha diritto di disporne è chi la
ha creata. Io chiedo il diritto di vivere sulla mia terra e di accordare a voi
il privilegio di vivere sulla vostra.
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"Abbiamo bisogno
di una grande visione, e l'uomo che l'avrà deve seguirla come l'aquila segue il
profondo blu del cielo. Io ero ostile all'uomo bianco... preferivamo la vita di
caccia alla vita di inutilità nelle riserve. Durante quei tempi non avevamo
cibo a sufficienza e non potevamo cacciare. Tutto quello che volevamo era la
pace ed essere lasciati soli. Arrivarono i soldati e distrussero i nostri
villaggi. Poi arrivò Custer... Dissero che noi lo massacrammo, ma egli voleva
fare la stessa cosa con noi. Il nostro primo impulso fu di fuggire ma fummo
circondati e dovemmo combattere."
Noi non abbiamo
chiesto a voi uomini bianchi di venire qui. Il Grande Spirito ci diede questa
terra perché ne facessimo la nostra casa. Voi avevate la vostra. Non abbiamo
interferito con voi. Il Grande Spirito ci affidò un grande territorio per
viverci, e bufali, cervi, antilopi e altri animali. Ma voi siete arrivati; state
rubando la mia terra, state uccidendo la nostra selvaggina rendendoci difficile
la sopravvivenza. Ora ci dite di lavorare per mantenerci, ma il Grande Spirito
non ci creò per faticare, bensì per vivere di caccia. Voi uomini bianchi siete
liberi di lavorare, se volete. Noi non vi ostacoliamo, e ancora chiedete perché
non ci civilizziamo. Non vogliamo la vostra civiltà! Vogliamo vivere come i
nostri padri e come i padri dei nostri padri.
(Morendo) Di alla
gente che non dipende più da me adesso!
Non ero ostile all’uomo
bianco. I bisonti ci fornivano cibo e pelli per vestirci; preferivamo la caccia
piuttosto che l’ozio, le liti o le gelosie, e i frequenti periodi di fame
passati nelle riserve. Ma Volpe Grigia (il Generale Crook) comparve tra la neve
ed il freddo pungente e distrusse il mio villaggio. Saremmo tutti morti di
freddo e di fame se non fossimo riusciti a riprendere i nostri cavalli. Poi fu
la volta di Lunghi Capelli (Custer). Dicono che lo abbiamo massacrato, ma
sarebbe stato lui a sterminarci se non ci fossimo difesi e battuti fino alla
morte.
Non si vende la terra
sulla quale la gente cammina.
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Quando la prateria è
in fiamme vedi gli animali circondati dal fuoco; li vedi scappare e cercare di
nascondersi per non bruciare. Così ci troviamo noi.
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Perché rinchiudermi
in una riserva? Faremo la pace e la manterremo con lealtà. Ma lasciateci andare
in giro, liberi, come fanno gli americani. Lasciateci andare dovunque ci
piaccia... Voi, americani, avete cominciato a combattere.
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Tutto ciò che
chiediamo è di poter vivere, e di vivere in pace... Ci siamo piegati alla
volontà del Grande Padre e siamo andati nel sud. Giunti lì ci siamo resi conto
che un Cheyenne non poteva viverci. Così abbiamo fatto ritorno nel nostro
territorio. Abbiamo pensato che era meglio morire in combattimento che morire di
malattie... Voi potete uccidermi qui; ma non potete farmi tornare indietro. Non
ci andremo. L’unico modo per condurci là è di venire qui con i bastoni,
picchiarci sulla testa, trascinarci via e portarci laggiù morti.
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Non voglio più
correre sulle montagne; voglio fare un grande trattato... Manterrò la mia
parola fino a quando le pietre si scioglieranno... Dio fece l’uomo bianco e
Dio fece l’Apache, e l’Apache ha lo stesso diritto dell’uomo bianco di
stare in questo paese. Voglio fare un trattato che duri, cosicché entrambi si
possa viaggiare nel paese e non avere guai.
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I giovani del Grande
Padre stanno portando via l’oro dalle colline. Prevedo che riempiranno d’oro
una quantità di case. In considerazione di questo, voglio che il mio popolo sia
mantenuto finché vivrà.
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Se non fosse stato
per il massacro, ora vi sarebbe qui molta più gente; ma dopo quel massacro chi
avrebbe potuto resistere? Quando feci la pace con il tenente Whitman, il mio
cuore traboccava di gioia. La gente di Tucson e di San Xavier deve essere pazza.
Si sono comportati come se non avessero né testa né cuore... devono essere
assetati del nostro sangue... Quelli di Tucson scrivono sui giornali e
raccontano la loro storia. Gli Apache non hanno nessuno che racconti la loro
storia.
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"Ero riscaldato
dal sole, cullato dal vento e riparato dagli alberi come gli altri bambini
indiani. Vivevo in pace quando iniziarono a parlar male di me. Ora posso
mangiare bene, dormire bene ed essere felice. Posso andare dovunque e sentirmi
bene."
"I soldati non
spiegano mai al governo perché gli indiani sbagliano, ma raccontano i crimini
che commettono. Giuriamo di non fare mai errori gli uni contro gli altri e di
non complottare mai gli uni contro gli altri."
"Io non penso
che siamo inutili o che Dio non ci avrebbe voluto creare. C'è un solo Dio che
ci guarda tutti dall'alto. Siamo tutti figli dello stesso Dio. Il sole, le
tenebre ed il vento ascoltano cosa abbiamo da dire."
"Da bambino, mia
madre mi ha imparato ad inginocchiarmi ed a pregare Dio per la forza, salute e
protezione. Alcune volte pregavamo in silenzio, altre ognuno pregava a voce
alta; alcune volte un anziano pregava per noi..."
"Io sono nato
nelle praterie dove il vento soffia libero e non c'è nulla che ferma la luce
del sole. Io sono nato dove non c'erano costrizioni."
Io stavo vivendo
pacificamente con la mia famiglia, avevo cibo a sufficienza, dormivo bene, avevo
cura della mia gente e stavo benissimo. Non so chi fu il primo a mettere in giro
delle brutte storie. Ci stavamo comportando bene; e il mio popolo stava bene. Io
mi comportavo bene. Non avevo ucciso né un cavallo né un uomo, né americano
né indiano. Io non so di che cosa la gente ci accusasse. Essi sapevano come
stavano le cose e tuttavia dissero che io ero un uomo cattivo: l’uomo peggiore
del posto; ma che cosa avevo fatto? Io stavo vivendo pacificamente qui con la
mia famiglia sotto l’ombra degli alberi, facendo proprio ciò che il generale
Crook mi aveva detto di fare e cercando di seguire il suo consiglio. Io voglio
sapere ora chi ha ordinato di arrestarmi. Io stavo pregando la luce e l’oscurità,
Dio e il sole, di lasciarmi vivere tranquillamente qui con la mia famiglia. Non
so per quale ragione quella gente parlava male di me. Molto spesso si raccontano
storie sui giornali che io sto per essere impiccato. Io non voglio che lo si
dica più. Quando un uomo cerca di fare il giusto, simili storie non dovrebbero
apparire sui giornali. Ora, sono rimasti pochissimi dei miei uomini. Essi hanno
fatto alcune cose cattive, ma io non voglio che vengano tutti cancellati e non
si parli più di loro. Sono rimasti così pochi di noi.
Non si sono mai
rivolti al governo quando un indiano ha ricevuto un torto, ma hanno denunciato
sempre i misfatti degli indiani. Molti delitti commessi da uomini bianchi
malvagi sono stati riferiti a Washington come imprese della mia gente.
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I Bianchi cercavano
sempre di far abbandonare agli indiani il loro modo di vivere e di farli vivere
come i bianchi - andare a lavorare in una fattoria, sgobbare sodo e fare come
facevano loro - e gli indiani non sapevano come farlo e comunque a loro non
interessava... Se gli indiani avessero cercato di far vivere i bianchi come
loro, i bianchi avrebbero opposto resistenza, e la stessa cosa accadeva con
molti indiani.
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I bianchi descrivono
solo un aspetto. Dicono solo ciò che fa comodo a loro. Dicono molte cose che
non sono vere. L’uomo bianco ha raccontato solo le sue azioni migliori, e solo
le peggiori azioni degli indiani.
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Parlavano a voce
molto alta quando dicevano che le loro leggi erano fatte per tutti; ma presto
capimmo che, sebbene si aspettassero da noi il rispetto della legge, infrangerla
per loro era normale. Ci ordinarono di non bere whisky, ma erano essi stessi a
fabbricarlo e a vendercelo in cambio di pellicce e pelli, fino a quando non ne
rimasero quasi più. I loro Saggi dissero che potevamo adottare la loro
religione, ma quando cercammo di comprenderla ci rendemmo conto che i bianchi
avevano troppe religioni differenti, e che raramente due di loro erano d’accordo
su quale fosse quella giusta da seguire. Questo ci confuse molto finché capimmo
che l’uomo bianco non considera la propria religione più seriamente delle
leggi, tenendole entrambe dietro di sé, come aiutanti, per usarle quando
possono fargli comodo nei rapporti con gli stranieri. Questi non erano i nostri
modi. Mantenemmo le leggi che noi avevamo fatto e praticammo la nostra
religione.
E
posso andare avanti a raccontare di guerre e di furti di cavalli.
Ma quando non ci furono più bisonti, il cuore del mio popolo cadde a
terra e non si alzò mai più.
Dopo, non accadde più niente.
Se
una cosa è buona prendetela.
Se è cattiva, lasciatela perdere.
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Le ninnananne del mio popolo sono state tramandate
di generazione in generazione e le cantiamo ancora oggi.
Molte raccontano di animali che si occupano affettuosamente dei loro
piccoli, altre descrivono la terra d'origine del mio popolo e quella in
cui vivevamo.
Attraverso queste canzoni vogliamo insegnare ai nostri figli soprattutto
una cosa: profondo rispetto.
Profondo rispetto e grande attenzione per tutto il creato.
Solo quando avranno imparato a rispettare gli altri, potranno avere
rispetto per se stessi.
E solo così otterranno il rispetto degli altri.
Per il mio popolo il rispetto di sé è una cosa importante e noi lo
coltiviamo e lo sosteniamo.
Una persona non può vivere senza avere rispetto per se stessa.
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Le donne e i bambini
non sono forse più timidi degli uomini? I guerrieri Cheyenne non hanno paura,
ma non avete mai sentito parlare di Sand Creek? I vostri soldati assomigliano
proprio a quelli che lì hanno massacrato le donne e i bambini.
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Dissi all’ufficiale
che era una gran brutta faccenda; che era un grosso pasticcio per il commissario
dare un simile ordine. Dissi che era molto brutto; che non dovevamo combattere,
perché eravamo fratelli, e l’ufficiale rispose che ciò non faceva alcuna
differenza; che gli americani avrebbero combattuto anche se fossero nati dalla
stessa madre.
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Non vi è nessuna
speranza sulla terra, e Dio sembra averci dimenticati. Alcuni dissero di aver
visto il Figlio di Dio; altri di non averLo visto. Se Egli fosse venuto, Egli
avrebbe fatto alcune grandi cose come aveva fatto prima. Noi dubitavamo perché
non avevamo visto né Lui né le Sue opere. Gli altri indiani non sapevano, non
si preoccupavano. Si aggrappavano alla speranza. Come pazzi gridavano implorando
pietà da Lui. Cercavano di ottenere la promessa che essi avevano sentito che
Egli aveva fatto. Gli uomini bianchi erano spaventati e chiamarono i soldati.
Noi avevamo chiesto la vita e gli uomini bianchi pensavano avessimo chiesto la
loro. Venimmo a sapere che i soldati stavano arrivando. Non avevamo paura.
Speravamo di poter spiegare loro i nostri guai e di ricevere aiuto. Un uomo
bianco disse che i soldati intendevano ucciderci. Noi non gli credemmo, ma
alcuni erano spaventati e fuggirono via nelle Badlands.
Ascoltatemi Dakota!
Quando il Grande Padre di Washington ci ha mandato il suo capo militare (il
Colonnello William Harney) a chiederci di tracciare un sentiero sui nostri
territori di caccia, una via per la sua strada di ferro verso le montagne e il
mare occidentale, ci fu detto che l’uomo bianco voleva soltanto passare
attraverso il nostro paese e non restarci, per andare a cercare l’oro nel
lontano ovest. I nostri capi anziani pensarono di mostrare buona volontà e
amicizia permettendo a questo serpente pericoloso di insinuarsi tra noi...
Ma prima che le ceneri del consiglio fossero fredde, il Grande Padre stava già
costruendo i suoi forti tra noi. Tutti avete sentito il suono della scure del
soldato bianco sul Little Piney. La sua presenza qui è un insulto e una
minaccia. E’ un insulto agli spiriti dei nostri antenati. Dobbiamo forse
rinunciare alle loro sacre tombe per lasciare spazio al grano? Dakota, io sono
per la guerra!
Di chi era la prima
voce che riecheggiò su questa terra? La voce del popolo rosso che aveva solo
archi e frecce... Cosa non è stato fatto nel mio paese, senza che io lo
volessi, senza che io lo chiedessi; la gente bianca passa attraverso il mio
paese... Quando l’uomo bianco arriva nel mio paese lascia una traccia di
sangue dietro di sé... Io ho due montagne in questo paese - i Black Hills e i
Bighorn Mountains. Voglio che il Grande Padre non faccia strade attraverso esse.
Ho detto queste cose tre volte; ora sono venuto qui a dirlo la quarta
volta.
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Mi avete trascinato
dall’Est in questo posto, e io sono stato qui duemila anni o più... Amici
miei, se mi portate via da questa terra, sarebbe un duro colpo per me. Desidero
morire in questa terra. Voglio diventare vecchio qui... Non ho voluto darne
nemmeno una parte al Grande Padre. Anche se mi avesse dato un milione di
dollari, non gli avrei dato questa terra... Quando gli uomini vogliono macellare
il bestiame, spingono le bestie fino a portarle in un recinto, e poi le
macellano. Così è accaduto a noi... I miei figli sono stati terminati; mio
fratello è stato ucciso.
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Cavallo Pazzo non
vide nulla né conobbe altro che gli inganni dell’uomo bianco. Sentiva di non
potersi abbassare a trattare con uomini senza onore. Al pari di tutti gli uomini
come lui, Cavallo Pazzo era odiato e temuto. Liberarsi di lui era il desiderio
più grande di molti, sia bianchi sia indiani. Egli rappresentava l’ultimo
baluardo di una nazione indebolita, ma non assoggettata, così l’inganno e la
disonestà vennero concentrati contro di lui, e alla fine prevalsero.
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Il nostro Grande
Padre ha una grande cassaforte, e anche noi l’abbiamo. La collina è la nostra
cassaforte... Vogliamo settanta milioni di dollari per i Black Hills. Mettete i
soldi in qualche posto a un tasso di interesse, così noi possiamo comperare il
bestiame. Questo è il modo di fare dell’uomo bianco.
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L’esercito vinse i
Sioux. Potete comandarli. Ma noi Ute non abbiamo mai dato fastidio a voi
bianchi. Così voi dovete attendere finché noi adottiamo il vostro modo di fare
le cose.
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Amici miei, per molti
anni siamo stati in questo paese; non andiamo mai nel paese del Grande Padre a
infastidirlo. E’ il suo popolo che viene nel nostro territorio e infastidisce
noi, fa molte cose brutte ed insegna al nostro popolo a comportarsi male...
Prima che il tuo popolo avesse attraversato l’oceano per venire in questo
paese, e da allora ad oggi, tu non hai mai proposto di comperare un territorio
che fosse uguale a questo come ricchezze. Amici miei, questo territorio che
siete venuti a comperare è il miglior territorio che abbiamo... questo
territorio è mio, io sono cresciuto su di esso; i miei antenati sono vissuti e
morti su di esso; ed io desidero rimanere su di esso.
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Sebbene mi siano
stati fatti molti torti io vivo nella speranza. Io non ho due cuori... Ora siamo
di nuovo insieme per fare la pace. La mia vergogna è grande come la terra,
sebbene io non farò ciò che i miei amici mi consigliano di fare. Io una volta
pensai di essere l’unico uomo che continuava ad essere amico dell’uomo
bianco, ma da quando sono venuti ed hanno vuotato le nostre tende, rubato i
cavalli ed ogni altra cosa, è difficile per me credere ancora agli uomini
bianchi.
Un tempo fummo amici
dei bianchi, ma voi ci avete sviati con i vostri intrighi, e ora, quando siamo
riuniti in consiglio, continuate a confondervi le idee l’uno con l’altro.
Perché non parlate ed agite in modo retto e fate in modo che tutti stiano
bene?
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Siamo stati al sud ed
abbiamo sofferto molto laggiù. Molti sono morti di malattie di cui non
conosciamo neanche il nome. I nostri cuori cercavano e desideravano questo paese
dove siamo nati. Siamo rimasti in pochi e volevamo solo un po’ di terra dove
poter vivere. Abbiamo abbandonato le tende dove si trovavano e siamo fuggiti di
notte. I soldati a cavallo ci hanno inseguiti. Sono andato incontro ai soldati e
ho detto loro che non volevamo combattere; volevamo solo andare nel nord, e se
essi ci avessero lasciati in pace non avremmo ucciso nessuno. L’unica risposta
che abbiamo ricevuto è stata una scarica di fucileria. Dopodiché abbiamo
dovuto combattere lungo il cammino, ma non abbiamo ucciso nessuno che non ci
avesse sparato per primo. Mio fratello, Coltello Spuntato, ha preso metà della
banda e si è arreso vicino a Fort Robinson... Hanno consegnato le armi: i
bianchi li hanno uccisi tutti.
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Ho sentito dire che
intendete metterci in una riserva vicino alle montagne. Io non voglio andarci. A
me piace scorrazzare nelle praterie. Lì mi sento libero e felice, ma quando ci
stabiliamo diventiamo pallidi e moriamo. Ho messo da parte la lancia, l’arco e
lo scudo, e tuttavia mi sento sicuro davanti a voi. Vi ho detto la verità. Io
non ho piccole bugie nascoste sul mio conto, ma non so come stanno le cose con i
commissari. Sono essi chiari come lo sono io? Molto tempo fa questa terra
apparteneva ai nostri padri; ma quando risalgo il fiume, vedo accampamenti di
soldati sulle sue rive. Questi soldati tagliano i miei boschi, uccidono i miei
bisonti, e quando vedo queste cose mi si spezza il cuore; mi sento triste... L’uomo
bianco è diventato forse un bambino che uccide senza riflettere e non mangia?
Quando gli uomini rossi uccidono la selvaggina, lo fanno per poter vivere e non
patire la fame.
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Dove sono oggi i
Pequot? Dove sono i Narraganset, i Mohican, i Pokanoket e molte altre tribù del
nostro popolo una volta potenti? Essi sono scomparsi a causa della cupidigia e
dell’oppressione dell’Uomo Bianco, come neve al sole dell’estate.
Ci lasceremo
distruggere a nostra volta senza lottare, rinunceremo alle nostre case, al
nostro paese assegnatoci in eredità dal Grande Spirito, alle tombe dei nostri
morti e ogni cosa che ci è cara e sacra? Sono certo che griderete con me:
"Mai! Mai!".
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Non abbiamo mai fatto
nulla di male all’uomo bianco; non abbiamo intenzione di farlo... Noi vogliamo
essere amici dell’uomo bianco... I bisonti stanno rapidamente diminuendo. Le
antilopi, che pochi anni fa erano numerose, ora sono poche. Quando questi
animali saranno tutti morti noi patiremo la fame; vorremo qualche cosa da
mangiare, e saremo costretti a venire al forte. I vostri giovani uomini non
devono sparare su di noi; ogni volta che ci vedono ci sparano addosso, e noi
spariamo a loro.
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"Se il Grande
Spirito mi avesse voluto bianco, mi avrebbe creato così. Ha messo nei vostri
cuori alcuni desideri ed altri nel mio... ben diversi. Non è necessario per
un'aquila essere un corvo."
"Sono qui per
volere del Grande Spirito, e per suo volere sono un capo. Sò che il Grande
Spirito mi guarda dall'alto e sentirà tutto quello che dico..."
"La terra ha
ricevuto l'abbraccio del sole e presto vedremo i risultati di questo amore. Dio
ha messo nei vostri cuori alcuni desideri; nel mio, altri differenti
desideri."
"Da giovane, ero
impaziente di imparare e di fare, ed è per questo che ho imparato velocemente.
Ognuno è buono nel cuore del Grande Spirito."
"Siamo poveri ma
felici. Nessun bianco controlla dove andiamo. Se dobbaimo morire, moriremo
difendendo i nostri diritti."
Se un uomo perde
qualcosa e torna indietro e cerca attentamente la troverà, e questo è ciò che
gli indiani stanno facendo ora quando vi chiedono di dar loro le cose che sono
state promesse loro in passato; ed io non penso che essi dovrebbero essere
trattati come bestie, e questo è il motivo per cui sono cresciuto con i
sentimenti che ho... Sento che il mio paese si è fatto una brutta fama; in
passato aveva una buona fama; e io mi siedo a volte e mi chiedo chi è stato a
dargli una brutta fama.
Quale trattato
stipulato con i bianchi l’uomo rosso non ha rispettato? Nessuno. Quale
trattato che i bianchi hanno fato con noi hanno mai rispettato? Nessuno. Quando
ero ragazzo i Sioux possedevano il mondo; il sole nasceva e tramontava sulla
loro terra; e potevano mandare diecimila uomini in battaglia. Dove sono i
guerrieri oggi? Chi li ha uccisi? Dove sono le nostre terre? Chi le possiede?
Quale uomo bianco può dire che ho rubato la sua terra o un centesimo del suo
denaro? Ma dicono che sono un ladro. Quale donna bianca, anche se sola, è mai
stata tenuta prigioniera o offesa da me? Ma dicono che sono un indiano cattivo.
Quale uomo bianco mi ha mai visto ubriaco? Chi è mai venuto da me affamato e
senza cibo? Chi mi ha mai visto picchiare le mie mogli o abusare dei miei
bambini? Quale legge ho infranto? E’ sbagliato avere rispetto di me stesso?
Sono immorale perché la mia pelle è rossa? Perché sono un Lakota, perché
sono nato dove morì mio padre, perché morirò per il mio popolo e il mio
paese?
Non vogliamo uomini
bianchi qui. I Black Hills appartengono a me. Se i bianchi cercano di
conquistarli, io combatterò.
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Mi è stato
raccontato che, dopo la battaglia, due donne cheyenne si sarebbero imbattute nel
corpo di Custer. Lo riconobbero, perché aveva assalito il loro pacifico
villaggio sul fiume Washita. Le donne dissero: "Hai fumato con noi il
calumet della pace. I nostri capi ti dissero che saresti stato ucciso se fossi
entrato di nuovo in guerra con noi. Ma tu non hai voluto dargli ascolto. Questo
ti farà sentire meglio". Le donne presero un punteruolo dai loro astucci
ornati di perline e lo conficcarono profondamente nelle orecchie di Custer.
Qualcuno che aveva assistito alla scena me lo ha raccontato. Su questa battaglia
sono stati scritti centinaia di libri, da gente che non c’era. Io ero lì, ma
tutto quel che ricordo è un’enorme nuvola di polvere.
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Tutti gli indiani
devono danzare. Fra poco, la prossima primavera, viene il Grande Spirito. Egli
riporterà tutta la selvaggina di ogni genere. La selvaggina sarà abbondante
dovunque. Tutti gli indiani morti torneranno e vivranno di nuovo. Saranno tutti
forti come i giovani, e saranno di nuovo giovani. Il vecchio indiano cieco vedrà
di nuovo e diventerà giovane e vivrà bene. Quando il Grande Spirito arriverà
in questo mondo, allora tutti gli indiani andranno sulle montagne, in alto,
lontano dai bianchi. I bianchi non potranno allora ferire gli indiani. Poi,
mentre gli indiani saliranno in alto, verrà una grande inondazione e tutti i
bianchi moriranno annegati. Dopo di che le acque si ritireranno, e poi solo gli
indiani si incontreranno dovunque, e vi sarà in abbondanza selvaggina di ogni
genere. Poi lo stregone dirà agli indiani di passare parola a tutti gli indiani
di continuare a danzare, e verranno i tempi buoni. Gli indiani che non danzano,
che non credono a questo, diventeranno piccoli, alti un piede, e rimarranno così.
Alcuni diverranno di legno e saranno buttati nel fuoco.
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