Nel Kansas
econdo la
volontà del padre, Wyatt avrebbe dovuto intraprendere gli studi in
giurisprudenza, ma la vita di carovana e la conoscenza di Jim
Bridger lo avevano affascinato al punto tale da fargli ritenere
improbabile una vita dietro una scrivania. I suoi primi lavori in
California furono come conducente di diligenze. Nel 1865 lavorò per
il generale Phineas Banning conducendo i passeggeri tra S.
Bernardino e Los Angeles. Lavorò per altri corrieri come Chris
Taylor e Charles Chrisman battendo tutte le piste del Wyoming, dello
Utah e dell’Arizona.
Nell’autunno
del 1868 Wyatt decise di tornare a Monmouth (Illinois) per qualche
tempo.
Là conobbe e
sposò Irilla H. Sutherland una ragazza che abitava vicino la
fattoria dei nonni e probabilmente il suo destino sarebbe stato
diverso se la ragazza non fosse morta di tifo appena qualche mese
dopo. Col cuore gonfio di dolore, nel 1869 Wyatt tornò alla vita di
frontiera.
Nel dicembre
di quell’anno venne assunto in qualità di cacciatore di bisonti da
una squadra di agrimensori del governo il cui compito era quello di
penetrare nel Territorio Indiano e di suddividerlo in sezioni. A
quel tempo il Territorio Indiano era una vasta area incontaminata
che il governo aveva assegnato ai pellerossa facendone di fatto una
enorme riserva. Ma i trattati dell’uomo bianco, come si sa, erano
solo carta straccia e anche quello di Medicine Lodge del 1867 non
faceva eccezione. Ad un tratto il Territorio Indiano era diventato
appetibile e infatti il Texas, il Nuovo Messico, il Kansas e il
Colorado ne reclamavano una parte.
Wyatt guadagnò
abbastanza con quel lavoro e nel 1871, prima di spingersi più a
ovest, decise di fare una tappa a Kansas City.
A quei tempi
Kansas City era considerata la porta per il west e in Market Square
si potevano incontrare i personaggi più pittoreschi dell’epoca.
Wyatt conobbe personaggi del calibro di Wild Bill Hickok, Jack
Gallagher e Billy Dixon. In quel frangente Wyatt ebbe modo di
assistere ad una esibizione di Hickok. Il futuro marshal di Abilene
spedì, con una precisione inaudita, dieci proiettili delle sue colt
nella lettera “O” dell’insegna di un saloon a circa ottanta metri
di distanza.
Verso la fine
del 1871 Wyatt partì da Kansas City con l’intenzione di andare a
caccia di bisonti.
Alla fine
della stagione Wyatt aveva guadagnato abbastanza con le pelli di
bisonte e aveva avuto come compagni personaggi del calibro di Bill
Tilghman, Charlie Bassett, Neal Brown, Frank Mc Lean e Bat Masterson
uomini che qualche anno più tardi avrebbero tutelato la legge nelle
più turbolenti città del Kansas. Per uno scherzo del destino, sono
le stesse persone che compariranno nel 1883 in una famosa fotografia
conosciuta nella frontiera come commissione di pace di Dodge City.
Il Kansas di
quegli anni era un enorme punto di raccolta del bestiame texano,
bovini che in qualche maniera dovevano essere inviati ai mercati
dell’est. Città come Abilene, Hays City, Ellsworth, Dodge altro non
erano che i capilinea della pista Chisolm e in quelle città si
riversavano anche i cowboy che accompagnavano i “long horn”.
Nell’estate
del 1873 ritroviamo Wyatt Earp in una di quelle babilonie della
prateria, precisamente a Ellsworth giusto in tempo per assistere
all’omicidio dello sceriffo C.B. Whitney da parte di Billy Thompson.
Il fratello di Ben Thompson era un soggetto psicopatico con un
carattere del tutto incontrollabile. Completamente ubriaco al
momento del fatto, non riuscì a dare una spiegazione dell’omicidio.
Billy riuscì a scappare grazie all’aiuto del fratello, ma nessuno
dei funzionari di polizia di Ellsworth ebbe il coraggio di fermare
Ben Thompson che, per coprire il fratello, aveva preso con altri
texani il controllo della città. E’ in questo modo che Wyatt divenne
marshal di Ellsworth per una sola ora. Passando accanto al sindaco
Jim Miller, quasi lo sbeffeggiò ironizzando sulla sua polizia. “Chi
sei?” gli chiese Miller. “Mi chiamo Earp e se avessi una pistola e
una stella andrei ad arrestare Thompson”. Intendiamoci, Wyatt era
ancora un perfetto sconosciuto, ma Miller che aveva appena
esautorato i suoi funzionari e non sapeva a che santo appellarsi,
decise seduta stante di nominare Wyatt marshal di Ellsworth con
l’obbiettivo di arrestare Ben Thompson.
Lavoro non
certo facile vista la caratura del personaggio. Non per niente lo
scrittore Emerson Hough nella sua “Story of the outlaw”, definisce
Thompson “l’esempio perfetto di credo nella sei colpi”. Ma anche
Wyatt era un uomo fuori dal comune e una volta di fronte a Thompson
accadde l’imprevedibile. Ben preferì non accettare lo scontro e a
Bat Masterson che gli chiedeva qualche anno più tardi il perché di
quel comportamento, Ben rispose che un presentimento strano lo aveva
consigliato di comportarsi in quella maniera.
Nella
primavera del 1874 Wyatt declinò l’invito da parte di Billy Dixon e
Bat Masterson per una battuta di caccia al bisonte in quella zona
del Texas nota col nome “Panhandle”. Così facendo si risparmiò la
battaglia di Adobe Walls nella quale i comanche di Quanah Parker
tennero sotto assedio alcuni cacciatori di Dodge City presso la
vecchia stazione di posta. In quel frangente Billy Dixon,
probabilmente il miglior tiratore di fucile della frontiera, riuscì
con un colpo magistrale a tirar giù un indiano da una distanza di
1500 metri.
Wyatt Earp nel
frattempo, lasciata Ellsworth, raggiungeva Wichita, la nuova
babilonia della prateria. Nell’estate del 1874 Wichita non era
dissimile dalle altre città del bestiame che l’avevano preceduta.
Migliaia di capi di “longhorn” stazionavano alla periferia della
città, i saloon spuntavano come funghi e chi li frequentava erano i
soliti ladri, assassini e pistoleri. Wyatt, per l’arresto di
Thompson a Ellsworth, cominciava a farsi una certa reputazione e
questa l’aveva preceduto a Wichita. Una volta in città, il sindaco
Jim Hope lo convocò per affidargli la carica di aiuto marshal di
Mike Meagher. Nei due anni che seguirono Wyatt dovette vedersela con
tipi come Mannen Clements cugino di John Wesley Hardin e il grande
allevatore Shanghai Pierce. In città c’era il fior fiore dei
pistoleri e tra questi spiccava il nome di Rowdy Joe Lowe. Questi in
un regolare duello uccise Red Redfern suo rivale nella gestione di
un saloon. Rowdy Joe venne prontamente arrestato da Wyatt, ma venne
anche liberato quando si dimostrò che il duello era stato alla pari.
A Wichita,
Wyatt dovette affrontare un altro psicopatico che rispondeva al nome
di Melvin A. King, sergente dell’esercito dell’unione. Costui, in
barba al divieto di portare armi in città, aveva sfidato Wyatt a
prendergliele di persona. Alla vista del marshal, il sergente gli
puntava le sue colt, ma Wyatt, una volta vicino e senza neanche
pensarci un attimo, gliele strappava di mano. Il giudice Ed Jewett
che era presente alla scena, qualche anno più tardi avrebbe detto
che non aveva mai visto nulla di più temerario. Il sergente King
sarà ucciso qualche mese dopo da Bat Masterson a Mobeetie vicino
Fort Elliott (Texas).
La stagione
volgeva al termine e Wichita cedeva il passo a una nuova regina
della prateria: Dodge City.
[continua]
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