A Dodge City
l giungere dei
primi mandriani cominciarono le grane e allora George Hoover, neo
sindaco della città, telegrafò a Wichita chiedendo a Wyatt di
raggiungerlo a Dodge. Nel maggio del 1876, esattamente due anni dopo
il suo arrivo, Wyatt Earp lasciava Wichita e si trasferiva a Dodge
City.
Tra tutte le
città del bestiame Dodge City merita sicuramente un discorso a parte
per l’importanza che ha avuto nella storia della frontiera. Cinque
anni prima non era una città, bensì una lurida tenda piantata da
George Hoover e Jack Mc Donald in mezzo al deserto per rifornire di
wiskey la truppa del vicino Fort Dodge. Col tempo si impiantò una
seconda tenda e poi una casa di adobe. Quindi si aggiunsero case da
ballo, magazzini, alcuni spacci, dei saloon e poi ancora saloon. La
nuova città, se così si poteva chiamare, prese il nome di Dodge
City. Quando arrivò la ferrovia arrivarono anche le mandrie dal
Texas e con esse arrivarono i guai. La montagna di dollari ricavata
dalla vendita del bestiame richiamò una schiera di ladri, assassini
e bari che mai si era vista sulla frontiera.
Il disordine
regnava sovrano, le risse e le sparatorie erano all’ordine del
giorno e nel momento in cui Wyatt metteva piede a Dodge, le cronache
locali registravano almeno un’ottantina di tombe fresche nel
cimitero locale. Non per niente si deve ritenere esagerata la
storiella di quel cowboy ubriaco che sul treno chiedeva di essere
portato all’inferno e del capotreno che, guardandolo negli occhi,
gli chiedeva due dollari e gli diceva di scendere a Dodge City.
Una volta a
Dodge, Wyatt potè contare sull’appoggio di uomini come Neal Brown,
Charlie Bassett, Bill Tilghman e Bat Masterson appena tornato da
Fort Elliott dopo l’uccisione del sergente King.
Questi uomini
le cui imprese già riempivano i giornali dell’epoca, richiamarono a
Dodge lo scrittore Edward Z.C. Judson più noto col nome di Ned
Buntline. Costui volle donare a ciascuno dei funzionari di polizia
di Dodge una colt “45 Special” più lunga di dieci centimetri
rispetto al modello standard. La pistola prese il nome “Buntline
Special”.
Nel luglio del
1876, a seguito della scoperta dell’oro nella zona delle Black Hills,
Wyatt Earp decise di lasciare momentaneamente Dodge e partire per
Deadwood (Sud Dakota). Non fu una grande idea, visto che non riuscì
a trovare neanche il becco di una pepita, ma nel tempo che rimase in
città, ebbe modo di assistere al duello nel quale Turkey Creek Jack
Johnson, che sarà accanto a Wyatt a Tombstone, riuscì ad affrontare
e a stendere due tizi contemporaneamente. Deluso dall’oro, Wyatt
decise di lasciare Deadwood e per qualche tempo si fermò a Cheyenne
(Wyoming).
A Cheyenne
Wyatt fu testimone del duello tra Jim Levy e Charlie Harrison. Visto
lo spessore dei due contendenti, il duello è rimasto famoso negli
annali del vecchio west. Il confronto si risolse a favore di Levy e
non perché fosse più bravo di Harrison. Anzi a dire il vero, Charlie
Harrison si dimostrò più veloce , ma meno freddo del suo avversario.
Nell’arco di un secondo, egli riuscì a sparare cinque colpi nessuno
dei quali colpì Levy che, dal canto suo, dimostrando una grande
padronanza di se, stese Harrison con un solo colpo nello stomaco.
Questo la diceva lunga su come la pensava Wyatt a proposito di un
duello. Egli non si stancò mai di dire che più della velocità era
importante l’accuratezza del tiro e il mantenere i nervi saldi.
A Dodge
intanto le cose si stavano mettendo male visto che il marshal Larry
Deger non riusciva a tenere a bada i numerosi cowboy che
stazionavano in città. Vista la mal parata “Dog” Jim Kelly, il
sindaco, telegrafò a Wyatt pregandolo di tornare a Dodge. Il ritorno
di Wyatt nel luglio del 1877 non fu certo salutato con gioia dai
capimandria texani. Essi sapevano che con Wyatt in giro, valevano le
stesse regole di un anno prima e cioè divieto di portare armi in
città, divieto di risse e cosi via. Wyatt sapeva il fatto suo e
d’altronde era sicuro di poter contare sempre su gente come Bat
Masterson , Bill Tilghman, Charlie Bassett ecc. Nell’autunno del
1877 a Dodge non ci furono particolari problemi a parte l’arresto di
Tobe Driskill e Bob Rachal, due arroganti allevatori del Texax.
L’arresto di costoro provocò un pandemonio, per cui l’indomani si
decise di assoldare un killer a pagamento. Nei saloon di Dodge
correva voce che il famigerato Clay Allison stava arrivando in città
e a tal proposito Jim Kelly chiese a Wyatt che cosa avesse
intenzione di fare. “ Niente” rispose Wyatt. “Aspetterò e vedrò il
da farsi quando Allison sarà qui”.
Allison era un
signor pistolero e la faccenda per Wyatt era maledettamente seria. I
due si incontrarono presso l’ingresso del “ Long Branch “ di Chalk
Beeson e in quella frazione di secondo in cui i due si guardarono e
Allison estraeva la sua colt, Wyatt aveva già puntato la sua
Buntline Special nelle costole del bandito. Allison, allibito,
rimase fermo per un istante, poi lentamente lasciò cadere la pistola
nella fondina e indietreggiò. Quindi prese tempo, risalì sul suo
cavallo e al galoppo percorse all’impazzata Front Street gridando
frasi sconnesse. Chalk Beeson che era sull’uscio del suo locale,
allungò a Wyatt un fucile con la preghiera di stendere quel figlio
di puttana. Per inciso, quello era lo stesso fucile col quale Billy
Thompson aveva assassinato lo sceriffo Whitney a Ellsworth. Non ci
fu bisogno di sparare perché Clay Allison, impennato il suo cavallo,
girò di scatto e al galoppo corse verso l’uscita del paese.
Verso la fine
del 1877 Wyatt Earp venne invitato dalla Santa Fe’ Rail Road a
mettersi sulle tracce del noto fuorilegge Dave Rudabaugh il cui
passatempo preferito era quello di rapinare i treni e le paghe dei
minatori. Le ultime notizie davano il bandito a Fort Griffin (Texas)
per cui Wyatt dovette sobbarcarsi un viaggio di circa seicento
miglia. A Fort Griffin Wyatt chiese notizie a John Shanssey, una sua
vecchia conoscenza dei tempi di Cheyenne. Costui disse subito
all’amico che la persona giusta per l’informazione che cercava era
Doc Holliday.
“Doc Holliday”
? rispose Wyatt. “ Il pistolero” ? proseguì ancora Wyatt. “Si,
proprio lui” ribatté Shanssey.
Alcuni minuti
dopo Doc Holliday era seduto al tavolo di Wyatt e in tal modo ebbe
inizio quella strana intesa tra i due uomini della frontiera, due
personalità così diverse e pure così unite, il cui rapporto ancora
oggi è oggetto di discussione tra gli storici del vecchio west.
Doc Holliday
era un personaggio scorbutico, un assassino a sangue freddo con un
amore maniacale per le risse, eppure nonostante questo, Wyatt ne fu
affascinato sin dall’inizio. Ma Doc era anche un uomo coraggioso, un
uomo dai nervi d’acciaio, una di quelle persone che avrebbero
sacrificato la propria vita per salvare quella di un amico. Per
riassumere il carattere di Doc Holliday, è sicuramente meglio
ripetere le parole che lo stesso Wyatt Earp dettò allo scrittore
Stuart N. Lake durante la stesura delle sue memorie. Wyatt definì
Doc un gentiluomo che la malattia aveva trasformato in un vagabondo
di frontiera, alto, magro, biondo cenere, quasi morto di consunzione
e allo stesso tempo il più abile giocatore di carte e il più
temerario, veloce, micidiale pistolero che egli avesse mai
conosciuto.
Con le
indicazioni di Doc, Wyatt si stava avvicinando a Rudabaugh, quando
gli giunse un telegramma di Kelly che lo richiamava a Dodge. Ed
Masterson, fratello di Bat, non riusciva a tenere a bada i cowboy e
il 9 aprile 1878 fu addirittura ucciso in uno scontro a fuoco con
Jack Wagner e Alf Walzer.
Il 12 maggio
1878, Wyatt fu di nuovo a Dodge e in città ebbe la sorpresa di
ritrovare Holliday che nel frattempo era partito da Fort Griffin
con Kate Fisher. Dodge era piena di texani e tra questi spiccavano i
nomi di Tobe Driskill che non aveva ancora digerito l’arresto ad
opera dello stesso Wyatt e quello di Ed Morrison il quale era
ancora risentito per come il marshal aveva trattato Shangai Pierce a
Wichita. Vale la pena sottolineare che nella banda
Driskill-.Morrison c’erano uomini come Pat Garrett e Smoky Hill
Thompson che di lì a poco sarebbero diventati famosi come tutori
della legge. Percorso Front Street, i cowboy sorpresero Wyatt di
fronte l’ingresso del “ Long Branch”. Wyatt vide le bocche di
cinquanta pistole spianate e probabilmente si apprestava a recitare
le sue ultime preghiere quando dall’ingresso del saloon una figura
alta, biondo cenere, con due colt in mano intimò ai texani di
deporre le armi. Era Doc Holliday che in modo del tutto inaspettato
veniva in soccorso di Wyatt.
Il marshal,
forte dell’appoggio di Doc, tirò fuori le sue pistole e i texani di
fronte a quei due formidabili tiratori decisero che non era il caso
di rischiare.
Sul finire del
1878 le cronache di Dodge registrarono l’omicidio di Dora Hand da
parte di Jim Kennedy. Il vero obiettivo di Kennedy era “ Dog” Jim
Kelly, col quale il giovane aveva litigato all’interno del
“Alhambra” saloon. Kennedy sparò diversi colpi attraverso la
finestra della casa di Kelly con l’intenzione di ucciderlo, ma il
caso volle che in quel momento la stanza fosse occupata da Dora Hand,
una ballerina del locale. La giovane morì all’istante, ma Jim
Kennedy fu assolto per la curiosa ragione che “ Dora Hand non era la
persona che egli voleva uccidere”.
Nell’aprile
1879 si verificò il duello tra Frank Loving e Levy Richardson.
Richardson era indubbiamente più abile di Loving nella pistola, ma
lo scontro si risolse con la morte del primo e questo perché, come
sosteneva Wyatt da sempre, in un duello era più importante mantenere
il sangue freddo piuttosto che sparare all’impazzata seppure
velocemente.
Intanto, sul
finire del 1879, cominciarono a giungere a Dodge alcune lettere di
Virgil Earp che indicavano a Wyatt nuove prospettive di guadagno in
una città semisconosciuta dell’Arizona sud-orientale.
[continua]
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