Ben Thompson
nottingley è
una piccola e tranquilla cittadina dello Yorkshire nei pressi di
Leeds nella parte centrale dell’Inghilterra. La cosa di per se non
desterebbe alcun interesse se non fosse che tale cittadina ha dato i
natali nel 1843 a uno dei più micidiali pistoleri del vecchio west:
Ben Thompson. Molto è stato scritto sui fratelli Thompson e spesse
volte a sproposito. Le cronache del tempo descrissero spesso
l’incredibile abilità di Ben nell’uso della colt, ma anche la sua
lealtà verso gli amici, il suo onore, il coraggio, la generosità e
l’intelligenza.
Tutti i più
grandi gunfighter dell’epoca tra i quali Wyatt Earp, Doc Holliday,
Wes Hardin, Buffalo Bill, Bat Masterson e Wild Bill Hickok fecero la
conoscenza di Ben Thompson. Qualcuno di questi uomini considerò
Thompson un amico, qualcun altro un micidiale nemico. Tutti questi
giganti, compreso Thompson, esercitarono comunque rispetto e
considerazione negli anni crudi della frontiera. Bat Masterson che
nell’uso della colt era considerato un’artista, ebbe a dire più
tardi che Thompson in un regolare duello poteva avere solo poche
persone alla sua altezza nell’estrarre e centrare il bersaglio. Ben
Thompson, come già detto, nacque il 2 novembre 1843 a Knottingley
nello Yorkshire. La città è localizzata sugli argini del fiume Aire
e per molti anni è stata un importante punto di riferimento per i
traffici fluviali. Ben era il più vecchio di cinque figli nati dal
matrimonio tra William Thompson jr. e Mary Ann Baker. Billy Thompson,
il fratello più giovane, nacque il 28 agosto 1845. I nonni di Ben,
William Thompson e Mary Parker erano proprietari di alcuni barconi
che operavano principalmente sulla costa orientale dell’isola
britannica o occasionalmente nel canale della Manica. Il nonno si
ritirò presto dalla gestione delle barche per ritirare una drogheria
a Knottingley, ma mantenne comunque un certo interesse nel commercio
marittimo visto che il mestiere di marinai era per i Thompson una
tradizione di vecchia data.
Il padre di
Ben, William Thompson jr. anch’egli il più vecchio di cinque figli,
nondimeno perseguì una carriera marittima di successo arrivando sino
al comando di una propria nave. Si arruolò nel 1831 e servì nella
Royal Navy per otto mesi.
Alla fine del
1849 William Thompson jr. comprò la “Providence”, una goletta a due
alberi con la quale sino all’estate del 1850 toccò i principali
porti dell’Inghilterra.
Nel marzo 1851
il padre di Ben vendette la “Providence” e col danaro ricavato partì
con la famiglia per il Texas. Si stabilì a Austin, vicino al fiume
Colorado nella contea di Travis con la moglie Mary Ann e con i figli
Ben, Billy e Mary Jane.
A spingere i
Thompson in Texas probabilmente fu il cognato William Baker, il
fratello della moglie, il quale già si era stabilito nello stato
della stella solitaria quindici anni prima. E’ anche probabile che
William Thompson cercasse nuove opportunità di lavoro dopo il
graduale declino del commercio marittimo a Knottingley. Il fiume
Colorado però presentava troppi banchi di sabbia e non era
navigabile da Austin sino alla costa, per cui William non trovò le
condizioni ideali per nuovi progetti di lavoro. Subito dopo l’arrivo
nel Texas, i Thompson purtroppo furono testimoni dell’assassinio di
William Baker e della moglie Matilda. I Baker con i loro sei figli
vivevano in una fattoria a circa quindici miglia dalla loro casa. Il
mattino del venerdì 11 luglio 1851 sia William che Matilda furono
mortalmente feriti nel corso di una evasione in massa di schiavi
negri.
La morte di
William e della moglie fu un duro colpo per i Thompson i quali si
trovarono improvvisamente soli in una terra sconosciuta. A quel
tempo Austin era una piccola città di frontiera con poche migliaia
di abitanti che quotidianamente dovevano fare i conti con le
numerose bande di Comanche stanziate nel Texas. Era questa la realtà
cruda con la quale Ben Thompson doveva confrontarsi. Non aveva
ancora dieci anni quando venne mandato dal padre a lavorare presso
alcune stamperie con lo scopo di apprendere le tecniche di base nel
settore della tipografia.
All’età di
tredici anni Ben dovette farsi carico della madre, di suo fratello
Billy e delle altre sorelle poiché il padre li lasciò per prendere
di nuovo la via del mare. Sembra che il padre facesse alcuni viaggi
tra Liverpool e Pensecola in Florida prima di contrarre la febbre
gialla.
Prima del suo
quindicesimo anno di età, Ben ebbe il suo primo guaio con la
giustizia a causa di un’arma da fuoco. Si stava per l’appunto
vantando della sua abilità con il fucile quando un colpo
involontario procurò una ferita ad uno dei suoi compagni. Venne per
questo condannato a sessanta giorni di reclusione.
Nel 1859 Ben
iniziò a lavorare come rilegatore e tipografo a New Orleans
(Louisiana), un’occupazione che mal si adattava al suo temperamento.
Egli passava la maggior parte del suo tempo nel quartiere latino
dove spendeva ciò che guadagnava e dove i combattimenti col coltello
erano all’ordine del giorno. Una sera si trovò a difendere una donna
e per questo si scontrò con un francese, tale Emile de Tours, col
quale ingaggiò un duello all’arma bianca in una stanza completamente
buia e con gli occhi bendati. Le modalità feroci del duello
sicuramente rendono l’idea del temperamento di Ben Thompson.
Nell’estate
del 1860, di ritorno a Austin, si arruolò nel battaglione del
capitano Edward Burleson Jr.
Combatté
fianco a fianco con Samuel “Buckskin Sam” Hall, il futuro romanziere
i cui racconti si sarebbero spesso occupati delle vicende dei
fratelli Ben e Billy Thompson.
Il 16 giugno
1861, esattamente il giorno dopo, i giornali di Austin diedero la
notizia della caduta di Fort Sumter nella Carolina del Sud. Con tale
evento aveva inizio la guerra di secessione americana che sarebbe
durata quattro lunghi anni e che avrebbe causato circa seicentomila
vittime.
Ben Thompson
si arruolò tra i confederati sotto il comando del colonnello John
“Rip” Ford. Partecipò alla battaglia di Galveston (Texas) nel
gennaio 1863 e a quella di La Forche Crossing in Louisiana nel
giugno dello stesso anno.
Nel mese di
novembre 1863 Thompson tornò a casa per sposare Catherine L. Moore,
la figlia maggiore di Martin Moore, un ricco mercante e proprietario
terriero. Ben servì la causa della Confederazione sino alla resa del
generale Lee nel 1865 ad Appomattox (Virginia).
Con la fine
della guerra le truppe del Nord occuparono le terre del Sud per il
tempo necessario alla ricostruzione di ciò che era stato distrutto e
soprattutto per la riunificazione degli stati in un'unica nazione.
Durante l’occupazione delle forze unioniste del Texas, Ben sparò e
ferì un uomo che lo aveva minacciato con una pistola. Per tale fatto
venne processato e tenuto in un campo di concentramento, uno di quei
posti nei quali venivano allora confinati i ribelli.
Durante la
prigionia venne a sapere che agenti dell’imperatore Massimiliano
d’Asburgo arruolavano volontari che combattessero in Messico contro
i ribelli di Benito Juarez. Dopo settimane di reclusione, persa la
speranza di tornare in libertà in tempi brevi, Ben decise di tentare
la fuga. Il 22 ottobre 1865, assieme a due sergenti e un paio di
disertori, Ben riuscì ad evadere e raggiungere il Messico dove per
un paio di anni servì fedelmente Massimiliano sino alla sua caduta
avvenuta nel maggio 1867. Come è risaputo, lo sfortunato imperatore,
fratello di Francesco Giuseppe d’Austria venne catturato e fucilato
dai Juaristi.
Tornato a
Austin nel Texas, Ben si trovò subito nei guai. Il 2 settembre 1868
venne infatti arrestato per aver sparato e ferito il cognato James
Moore dopo che questi aveva colpito con una pistola, causa rancori
tra loro, la moglie di Ben facendola rotolare per terra. La ferita
di Moore fu intenzionalmente leggera dal momento che Ben non voleva
la morte del cognato. Comunque venne dichiarato colpevole e
condannato a quattro anni di lavori forzati da scontare nel carcere
di massima sicurezza di Huntsville (Texas).
Nel 1869
durante la prigionia, sua moglie Catherine diede alla luce un figlio
che venne chiamato come lui, Benjamin. Nel frattempo venne
riconsiderata la sua posizione per cui, graziato dal presidente
Grant, Ben Thompson poté tornare a casa con l’intento di seguire il
proprio istinto che lo avrebbe portato a diventare un giocatore di
professione. Intanto il Texas che si stava riprendendo dalle ferite
della guerra di secessione, stava letteralmente scoppiando per la
presenza di milioni di capi di longhorn, molti dei quali incustoditi
e non marchiati. Bisognava trovare il modo di trasportarli ai
mercati dell’est e a tale scopo un allevatore yankee, Joseph G.
McCoy, ebbe l’idea di costruire grandi recinti presso alcune città
del Kansas che si trovavano lungo la ferrovia Kansas-Pacific. Da lì
le mandrie sarebbero poi partite per i mercati di Chicago, Boston e
New York.
Città come
Abilene, Ellsworth, Wichita, Hays e Dodge City divennero i capilinea
delle mandrie del Texas. Le città crescevano come funghi, anche in
una sola notte e con esse la confusione. Migliaia di cowboy provati
dal lungo viaggio, una volta a destinazione, dopo un buon bagno
caldo, si riempivano di whiskey cosa che li rendeva del tutto
incontrollabili. La gente del nord li detestava, ma li tollerava per
i dollari che i texani riversavano nei loro saloon. Figure
leggendarie di marshals come Wyatt Earp, Bat Masterson, Wild Bill
Hickok ecc. vennero assunte nelle varie città di frontiera per
tutelare l’ordine che sembrava non esistere più.
Nel 1871 al
seguito delle mandrie texane ritroviamo Ben Thompson ad Abilene
proprietario del Bull’s Head saloon assieme all’amico pistolero Phil
Coe.
La carica di
marshal della città per quel anno era ricoperta da Wild Bill Hickok,
il “gunfighter” per eccellenza. James Butler Hickok era un maledetto
nordista per tutti i texani e Phil Coe era texano.
I due, pur
rispettandosi a vicenda, non erano affatto amici. Una sera Coe
infranse l’unica regola che Wild Bill aveva imposto ad Abilene,
quella del divieto di sparare per alcuna ragione a cose o a persone.
Quella sera Hickok stava tranquillamente cenando in un ristorante
quando un colpo d’arma da fuoco risuonò in Texas street. Di colpo
Wild Bill raggiunse l’Alamo saloon da dove pare venisse lo sparo.
Entrò con le pistole in pugno, chiese il perché dello sparo e di
nuovo uscì dal locale. Nell’uscire individuò Phil Coe e quando i due
si trovarono di fronte, Coe si giustificò dicendo di aver sparato
accidentalmente ad un cane. Poi all’improvviso, invece di riporre la
pistola nella fondina, il texano fece partire un secondo colpo
all’indirizzo di Hickok. Il proiettile sfiorò l’anca del marshal che
rispose al fuoco. Un secondo dopo Coe cadeva in terra colpito allo
stomaco da un proiettile di Hickok. In quel frangente, purtroppo, il
marshal colpì del tutto involontariamente anche il suo assistente
che dall’ombra era apparso per essergli di aiuto. Il corpo di Phil
Coe venne caricato su un carro da Bud Cotton e riportato in Texas.
Ben Thompson in quel frangente non si trovava ad Abilene. Qualche
mese prima aveva incontrato la moglie e il figlio a Kansas City. Con
la famiglia stava tornando verso Austin quando il carro sul quale
viaggiavano improvvisamente si ribaltava causando serie ferite a
lui, alla moglie e al figlio. Riportata la famiglia in Texas, Ben
Thompson ritornò al nord nel Kansas. Sulla strada del ritorno gli
toccò di incontrare il carro di Cotton che stava trasportando il
corpo di Phil Coe. Ben Thompson pianse amaramente la morte
dell’amico.
Sebbene il
1871 fosse stato un anno amaro per Ben a causa della morte di Coe e
dell’incidente capitato alla sua famiglia, in dicembre la moglie
Catherine gli diede una figlia a cui venne dato il nome di Kate. Il
1871 fu anche l’anno che sancì la fine di Abilene come capitale del
bestiame.
I coloni, in
numero sempre maggiore, avevano ormai coltivato i campi intorno alla
città e i pascoli di conseguenza erano quasi spariti. Una ordinanza
municipale impediva agli allevatori di portare le mandrie dentro i
confini della contea, per cui altre città erano pronte a ereditare
il ruolo di Abilene.
Una di queste
era Ellsworth e i fratelli Thompson non persero l’occasione. Nel
1873 vi si stabilirono aprendo il solito saloon, ma con essi
arrivarono anche i guai che scoppiarono regolarmente la mattina del
15 Agosto 1873. Per una questione di soldi ci fu una lite tra Ben
Thompson e “Happy” John Morco, un funzionario di polizia locale.
Billy Thompson in quel momento completamente ubriaco venne in aiuto
del fratello, ma fedele al suo temperamento del tutto
incontrollabile, gli riuscì soltanto di uccidere a sangue freddo lo
sceriffo della città Chauncey B. Whitney. Whitney era molto popolare
visto che era uno dei sopravissuti alla battaglia della Beecher
Island del 1868 contro i cheyenne di Naso Aquilino e oltretutto era
anche amico dei Thompson.
Dopo
l’incidente Ben si scagliò contro il fratello chiedendogli perché
l’avesse fatto. La risposta lapidaria di Billy, del tutto offuscato
dall’alcool, fu che in quel momento avrebbe sparato anche a Gesù
Cristo. Billy riuscì a scappare con l’aiuto di Ben, ma nel 1877
venne arrestato presso Austin e riportato nel Kansas per essere
impiccato per il caso Whitney. Per sua fortuna venne prosciolto da
una giuria popolare a causa di un cavillo legale. Il regno di
Ellsworth come capitale del bestiame durò poco. L’anno successivo,
il 1874, fu la volta di Wichita i cui recinti già ospitavano
migliaia di capi di bestiame in partenza per i mercati dell’est. Coi
“longhorn” arrivò anche il caos, per cui i cittadini si affrettarono
a rivolgersi ad uno che con le colt aveva una certa dimestichezza:
Wyatt Earp. Si dice che Wyatt arrestasse Ben Thompson a Wichita, ma
questo fatto non risulta dai registri del tribunale. Con l’avanzare
della ferrovia, Ben si spostò sempre più verso ovest, arrivando sino
alla città mineraria di Leadville in Colorado. Qui Thompson
organizzò nel 1879 un gruppo di “gunmen” tra i cui componenti
spiccavano i nomi di Bat Masterson e Doc Holliday. Il gruppo di
questi artisti della colt doveva semplicemente proteggere gli
interessi della Santa Fe Rail Road Company in competizione con un
altro gruppo ferroviario per la disputa di un diritto di transito.
Con il
compenso Ben tornò a Austin dove rilevò una casa da gioco. Nel Texas
Ben era molto popolare, conosciuto per la sua lealtà e generosità.
Per questo venne ripetutamente eletto come ufficiale di un corpo di
volontari di vigili del fuoco. Nel dicembre 1879 arrivò a Austin
Buffalo Bill con il suo circo. I due si mostrarono molto amici,
organizzarono delle gare di tiro nelle quali il colonnello Cody
usava un winchester mentre Ben Thompson dimostrava la sua abilità
con l’uso di una sei colpi. Alla fine di quel anno, allo scopo di
ottenere un consenso sociale migliore, Ben annunciò la sua
candidatura a marshal della città di Austin. Venne sconfitto alla
prima elezione, ma fu eletto nelle due occasioni successive. Durante
la sua permanenza in carica dal 1880 al 1881, venne riconosciuto
come uno dei migliori ufficiali di polizia che la città avesse mai
avuto. Ben Thompson arrivò ad arrestare persino il famigerato Johnny
Ringo per la sua partecipazione alla guerra della contea di Mason.
Nel 1880
durante una visita a San Antonio (Texas), Thompson, per una
questione di gioco ebbe a che dire con Jack Harris al Vaudeville
Theatre. La faccenda andò avanti per un paio di anni sino a che
Thompson, stanco delle minacce di Harris, lo uccise in un duello
l’11 luglio 1882.
Armato di un
fucile, Harris si mostrò troppo lento per la pistola di Thompson. Il
processo ebbe enorme risonanza e fu seguito da un capo all’altro del
Texas.
La giuria di
San Antonio emise un verdetto di non colpevolezza e i cittadini di
Austin accettarono la sua rielezione a marshal della città. Ben
Thompson venne accolto come un eroe, ma qualcosa stava cambiando.
Ben cominciò ad accostarsi alla bottiglia sempre con maggiore
frequenza e questo gli alienò le simpatie dei cittadini di Austin.
Molte descrizioni di Thompson purtroppo oggi si basano solo sul suo
comportamento negli ultimi quattro anni di vita, dimenticando tutto
ciò che di positivo aveva fatto negli anni precedenti.
L’11 marzo
1884 Ben sorprendentemente fece un ritorno al Vaudeville Theatre in
compagnia di John “King” Fisher altro noto pistolero. Il Vaudeville
Theatre non era posto per Ben Thompson.
Gli avventori,
abituali frequentatori del posto, non avevano dimenticato
l’uccisione di Jack Harris.
La presenza di
“King” Fisher, che aveva invece amici tra i clienti del Vaudeville,
poteva essere interpretata come la soluzione giusta per una
riconciliazione tra le parti. Le cose purtroppo non andarono in
questo senso. Thompson e Fisher, varcata la soglia della casa da
gioco, sedettero ad un tavolo in compagnia di Jacob S. Coy, un
poliziotto di San Antonio e Billy Simms, uno dei proprietari del
locale. Appena seduti chiesero di Joe Foster l’antico socio di Jack
Harris e in quel momento coproprietario del Vaudeville Theatre
assieme a Billy Simms. Arrivato al tavolo, Foster rifiutò di
stringere la mano a Thompson e dalle parole si passò ai fatti. La
situazione precipitò all’improvviso e nell’arco di pochi secondi si
scatenò l’inferno. Le pistole spararono simultaneamente e quando il
fumo si diradò, Fisher e Thompson erano già morti. Foster fu
seriamente ferito e non sopravviverà alla sparatoria. Coy se la cavò
con una ferita ad un piede. Nel corpo di Thompson vennero contati
nove proiettili il che induce a pensare che Ben Thompson venne
affrontato da più persone. L’autopsia stabilì anche che alcuni dei
proiettili che uccisero il famoso pistolero, centrarono il corpo di
Ben dal di dietro, in altre parole dalla parte della schiena.
Questo
purtroppo ci porta a considerare amaramente che a Ben Thompson, un
uomo che nella propria “carriera” aveva ucciso a viso aperto più di
trenta uomini, non venne riservato lo stesso trattamento. Austin, la
sua città, gli dette l’addio con un grandioso funerale. Sessantadue
furono addirittura i carri che seguirono il corteo funebre. Venne
seppellito presso l’Oakwood Cemetery a Austin la mattina del 13
marzo 1884. Sua moglie Catherine si risposò e si trasferì a Paris
(Texas).
La data e il
luogo della sua morte sono rimasti sconosciuti. Per ciò che riguarda
Billy Thompson, il fratello verso il quale Ben nutriva un affetto
smisurato, le notizie sono un po’ nebulose. Qualcuno asserisce che
sia morto in una sparatoria verso la fine degli anni ottanta a
Laredo in Texas. Altri asseriscono che sia morto per cause naturali
nel 1897.
Con Ben
Thompson se ne andava un gigante del west. Egli fu un uomo
straordinario in molte maniere e solo poche altre persone del suo
tempo poterono dimostrarsi alla sua altezza. Non conosceva la paura
e i suoi nervi erano a prova di acciaio. Era un maestro nell’uso
della pistola al pari di Hickok o di Doc Holliday. Nella sua vita
ebbe molteplici scontri mortali con la colt dai quali ne uscì sempre
come si suole dire in posizione “verticale”. Gli uomini che uccise,
almeno trenta, erano senza alcuna eccezione uomini che avevano
provato in qualche maniera ad assassinarlo.
Sicuramente un
uomo disarmato era di gran lunga più sicuro in sua compagnia che in
un qualsiasi altro luogo. Qualche anno più tardi, ormai nel
ventesimo secolo, Bat Masterson in uno dei suoi scritti sui
“gunfigther” del vecchio west ebbe a dire che forse solo due o tre
persone potevano stare alla pari con Ben Thompson in un duello con
la colt per la vita o per la morte.
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