Stampede
n tornado? Un temporale? Un boato scuote la terra... Un treno che
corre nel cuore... Molto prima di capire cos'è, un nodo alla gola.
Una nuvola di terra si alza all'orizzonte, si alza e copre il sole.
Un terremoto ci piega le ginocchia che già tremano di paura.
Ecco ora si intravedono dei corpi: decine, centinaia di bisonti
che corrono.
No, non corrono, volano sulla terra.
Veloci e incoscienti galoppano e scalciano spazzando via tutto
ciò che gli capita davanti, lasciando una striscia di paura e sabbia
nel vento.
Lo stampede, parola che deriva dallo spagnolo "estampida" che
rimanda al rumore degli zoccoli degli animali durante la corsa
sfrenata.
I cow-boy la chiamavano estompida e solitamente nasceva a causa
dei fulmini.
Perché i buoi si mettono a correre in quel modo, senza misura o
senza ragione apparente? Sono animali molto paurosi e schivi.
Nel silenzio o nella notte stanno vicini, addossati l'uno
all'altro. Un bue con un piccolo passo pesta una pietrolina che
schizza e colpisce leggermente un altro capo del bestiame... ed ecco
l'inferno! L’animale colpito comincia a scalciare e correre e tutti
gli altri non fanno altro che imitarlo e corrono senza sapere
perché, comandati solo dalla paura.
I problemi sorgevano quando il caos scoppiava nelle mandrie
accompagnato dai cow-boys nei pascoli o negli spostamenti verso i
mercati del bestiame.
Molte sono le leggende che si possono sentire, ci sono storie che
narrano di stampede scoppiati per un barattolo di latta in cui andò
ad inciampare un bue della mandria, leggende che parlano di piccoli
uccellini o altri piccoli esserini, come topi o insetti che con i
loro movimenti provocarono diversi stampede, si dice che addirittura
il cattivo odore emanato da una puzzola può provocarne l'inizio.
Lo stampede è un avvenimento non raro e difficilmente gestibile
dai cow-boy soprattutto se sorpresi di notte.
C'erano poche opzioni da scegliere per fermare uno stampede. Due
erano le principali tattiche. La prima doveva essere attuata da
molti cow-boys: questi dovevano rincorrere la mandria e superarla,
quindi spingere e fare più rumore possibile su un solo lato del
gruppo di animali così da obbligarli a girare sempre nello stesso
verso. A questo punto i cow-boy non dovevano far altro che
continuare a far girare i bestioni e spingerli a percorrere un
cerchio sempre più piccolo fino a che accumulatisi tutti insieme si
sarebbero calmati da soli. Il secondo tentativo dei cow-boys
purtroppo non era molto gratificante, né moralmente, né
economicamente: infatti questo consisteva nel raggiungere i
principali capi branco e i capi di bestiame più agitati, quindi
ucciderli sparandogli dal cavallo, in questo modo non essendoci più
i capi che stimolavano l'intero gruppo a correre, lo stampede si
sarebbe presto placato da solo.
I mandriani sceglievano attentamente il luogo dove far pernottare
il bestiame proprio per evitare questo grande e spaventoso
inconveniente.
Si sa inoltre che lo stampede veniva provocato direttamente da
giovani cow-boys che volevano mostrare la propria abilità e il
proprio coraggio: il "gioco" consisteva nello sparare qualche colpo
di pistola in aria una volta postisi alla testa della mandria e
quando il terremoto partiva anche il giovane cow-boy si lanciava in
una folle corsa per non essere travolto dalla furia di quell'
evento. Il gioco, chiaramente, se scoperto valeva anche la pena di
morte.
Un famoso esempio di stampede lo troviamo in un film con John
Wayne in cui egli guida dei ragazzini durante il trasporto di una
mandria fino a farli diventare dei veri cow-boys. Una notte ad uno
dei due ragazzini a cui toccava fare la guardia al bestiame, cadono
gli occhiali proprio in mezzo alla mandria. L'amichetto cercando di
tranquillizzarlo scende fra i bisonti e si trova nel occhio del
ciclone innescato proprio dagli occhiali, calpestati da uno dei capi
di bestiame, il nostro piccolo cow-boy purtroppo non sopravvive... e
noi ricordiamo i tanti mandriani che non riuscirono a fermare quel
treno furioso ma che combatterono fino alla fine per il loro lavoro,
per il loro onore e per il loro dovere.
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