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A cura di Omar Vicari

Sam Bass

I

l 1878 fu per lo Stato del Texas un anno di instabilità politica. La ricostruzione, dopo il conflitto fratricida della guerra civile era appena terminata e i mille problemi rendevano difficile l’amministrazione dello Stato le cui contee erano attraversate da bande capeggiate da fuorilegge come Dave Rudabaugh o Johnny Ringo. Solo da un anno John Wesley Hardin, il più temuto killer della frontiera, era stato assicurato alle patrie galere.

Con una situazione del genere i Texas Rangers si proposero di contrastare il crimine in genere e in particolare focalizzarono la loro attenzione sulla figura di Sam Bass.

Durante i quattro mesi della cosiddetta “Sam Bass war”, la banda toccò i confini della leggenda. Sam costrinse i Rangers a lunghi inseguimenti resi vani dal fatto che il fuorilegge conosceva a menadito il territorio grazie al lavoro svolto anni prima come conducente di carri. In un disperato tentativo di snidare i banditi, i Rangers arrivarono ad arrestare tutti quei residenti sospettati di collusione coi fuorilegge. Quel lavoro per quanto odioso, portò all’arresto di Jim Murphy, uno dei componenti della banda. Il maggiore Jones dei Texas Rangers, capito con chi aveva a che fare, promise a Murphy l’immunità nel caso lo avesse aiutato a catturare Sam Bass. Jim Murphy fu quindi rilasciato e “consigliato” dai Rangers a rientrare nella banda affinché potesse dare informazioni sugli spostamenti dei suoi compagni.
Il primo scontro tra la banda e i Texas Rangers avvenne il 29 Aprile 1878 a Cove Hollow (Texas).

I Rangers, sotto la guida del capitano Lee Hall, presero la banda di sorpresa presso la casa di Jim Murphy. Nello scontro coi Rangers, Sam Bass fu colpito due volte, una di striscio sul cinturone e un’altra nel calcio del suo fucile senza che riportasse ferite. Tra le pallottole che fischiavano da ogni parte, Sam Bass gridò: “Diavolo, ragazzi, alla fine ci hanno trovato. Cerchiamo di levarci da qui.” In Giugno ci fu un nuovo scontro nel quale venne ucciso Arkansas Johnson. La banda allora si spostò nella parte meridionale del Texas nella speranza di sfuggire ai Rangers.

Sulla strada di Round Rock (Texas), Jim Murphy riuscì con una scusa ad appartarsi dal gruppo il tempo necessario a mandare un messaggio al maggiore Jones col quale lo avvertiva che il prossimo obiettivo di Sam Bass sarebbe stata la banca Williamson di Round Rock. Ricevuto il messaggio, immediatamente il maggiore Jones ordinò ai Rangers Dick Ware, Cris Conner e George Harold di portarsi a Round Rock con lo scopo di individuare qualcuno della banda. Costoro cavalcarono verso la cittadina in compagnia del vice sceriffo Morris Moore della contea di Travis.
Sam Bass, Frank Jackson, Seaborn Barnes e il traditore Jim Murphy arrivarono a Round Rock la notte di sabato del 14 Luglio. Il lunedì successivo essi si aggirarono per la città alla ricerca della banca e per dare una occhiata in giro. Dopo qualche discussione, i banditi decisero che la rapina sarebbe stata fatta alle prime ore del pomeriggio di sabato 21 Luglio. Il giorno prima, venerdì 20 Luglio, Sam Bass, Frank Jackson e Seaborn Barnes fecero un’ultima ricognizione nei dintorni delle banca che si trovava nella parte nuova della città. Jim Murphy, invece, pensò con una scusa di restare nella parte vecchia del paese da dove avrebbe potuto contattare il maggiore Jones.
I banditi attaccarono i loro cavalli presso la Georgetown Avenue, quindi percorsero la strada sino al “Kopperal ‘s General Store” situato all’angolo sud-est di Mays e Georgetown Avenue. Proprio nello stesso momento, il Ranger Dick Ware attraversava la strada passando dalla stalla di Highsmith al negozio del barbiere. Il Ranger più tardi ricordò di aver incontrato i banditi in quello stesso punto senza sapere chi fossero quegli uomini. Costoro, in quel momento attirarono l’attenzione del vice sceriffo Morris Moore e del vice sceriffo Grimes il quale aveva notato che uno di quegli stranieri portava una pistola in contrasto col divieto di portare armi nella città di Round Rock. Insospettitosi, Grimes decise di controllare i tre stranieri. Avvicinatosi, Grimes chiese a uno dei tre uomini, che risultò poi essere Sam Bass, se avesse una pistola.
Alla risposta affermativa del capobanda, Frank Jackson e Seaborn Barnes tirarono fuori le loro colt fulminando all’istante il vice sceriffo che non ebbe neanche il tempo di estrarre il suo revolver.
Sei proiettili furono trovati più tardi sul suo corpo.

Sentiti gli spari, Morris Moore, l’altro vice sceriffo, entrò di corsa nel “ Kopperal’s Store “ aprendo il fuoco in direzione dei banditi e ferendo Sam Bass a una mano. A sua volta Moore fu raggiunto al torace da un proiettile che gli perforò un polmone. Gli spari attirarono l’attenzione del Ranger Dick Ware che si trovava in quel momento nel negozio del barbiere. L’eco degli spari attirò anche l’attenzione del maggiore Jones che in quel momento si trovava presso l’ufficio del telegrafo. Arrivato di corsa sul luogo degli spari, il maggiore fece fuoco in direzione dei banditi che fuggivano. Nella fuga i banditi spararono verso il maggiore, ma i proiettili si piantarono nel muro che stava dietro di lui. Allo scambio dei colpi si unì un certo Stubbs che aveva raccolto la pistola del vice sceriffo Grimes e aveva cominciato a sparare in direzione dei fuorilegge. Costoro riuscirono a guadagnare la fuga verso il vicolo col proposito di riprendere i loro cavalli. A quel punto, Harold, l’altro Ranger, assieme ad un cittadino di nome Conner, cominciò a prendere a fucilate la banda che stava scappando.
Nella confusione del momento, al Ranger sembrò di aver colpito Sam Bass mentre Seaborn Barnes fu effettivamente raggiunto da un colpo alla testa che lo fulminò all’istante. Non è stato mai chiarito con certezza chi colpì a morte Sam Bass. Il medico che più tardi ispezionò il suo corpo, notò che il proiettile che aveva colpito il suo cinturone si era spezzato in due parti. Una di queste gli era entrata attraverso l’inguine e poi era uscita, l’altra gli fu trovata nel corpo.

A sparare il colpo mortale sembra sia stato il Ranger Dick Ware, cosa che venne confermata dallo stesso Sam Bass, il quale prima di morire disse di essere stato colpito mentre tentava di raggiungere il proprio cavallo e non nel vicolo dove Harold, l’altro Ranger, li aveva presi a fucilate.
Sam Bass inoltre affermò che l’uomo che l’aveva colpito gli pareva avesse del sapone da barba sul volto. Nell’inchiesta ufficiale comunque, Ware replicò che non credeva di aver colpito Sam Bass, mentre Harold, l’altro Ranger, giurò di averlo fatto.
Nei pochi minuti in cui durò la battaglia, Frank Jackson si distinse particolarmente per il suo coraggio. Sebbene Sam Bass fosse gravemente ferito, e Seaborn Barnes spacciato, egli riuscì a tenere testa ai Rangers con la sua pistola. Riuscì a mettere Sam Bass ormai morente sul suo cavallo e a fuggire con lui. Attraverso la città vecchia, dove i banditi cercarono una via di fuga, Frank Jackson ebbe la delicatezza di avvertire una ragazzina del pericolo delle pallottole volanti.
Jim Murphy, che durante lo scontro era rimasto nei pressi della città vecchia, affermò più tardi di aver visto Sam Bass e Frank Jackson galoppare sulla strada per il loro ritrovo che si trovava presso il cimitero di Round Rock. Frank, disse Murphy, aiutava Sam Bass a stare in sella mentre nello stesso tempo caricava un altro proiettile nella sua pistola. Il giornale locale “Williamson County Sun” riportò che i banditi, una volta raccolte le proprie cose al loro campo, si diressero verso Georgetown Avenue, oggi Chisolm Trail Road, quindi andarono giù per un vicolo che conduceva in direzione di alcuni alberi. Fu a quel punto che Sam Bass disse che era troppo penoso per lui continuare la fuga. Sam insistette che Jackson lo lasciasse lì e provasse a salvare se stesso.
Frank non voleva lasciare l’amico, ma Sam lo convinse del contrario e nel salutarlo gli disse di prendere le sue armi e tutto il suo danaro. Jackson galoppò quindi verso la vicina boscaglia cercando di non allontanarsi troppo dal posto in cui aveva lasciato Sam Bass.
Nello stesso momento in cui Jackson lasciava Sam Bass, Jim Murphy, il traditore, si avviava verso la parte nuova della città per identificare il corpo di Seaborn Barnes.

Per quel giorno le forze di polizia non organizzarono nessuna squadra per l’inseguimento dei due banditi, dei quali, uno, Sam Bass era più morto che vivo. I Rangers credevano che Sam Bass disponesse di un numero maggiore di uomini di quelli che pensavano loro. In verità la banda era composta di soli quattro uomini, uno dei quali era morto (Seaborn Barnes) e un altro, Jim Murphy, aveva tradito e lasciato soli gli altri. Tuttavia, i Texas Rangers, per maggior sicurezza decisero di sospendere le ricerche sino al mattino del sabato successivo.
L’indomani, due di loro, Tucker e Lane, presso i binari della vicina ferrovia dove alcuni operai stavano svolgendo i normali lavori di manutenzione, individuarono un uomo che sembrava dormire disteso sotto un albero. Quando i Rangers si avvicinarono, l’uomo aprì lentamente gli occhi e disse: “Non sparate, sono Sam Bass, quello che state cercando da troppo tempo.” Anche gli altri Rangers arrivarono sul posto e con essi Jim Murphy, colui che aveva venduto la banda e che ora identificava Sam Bass. Con la poca voce che gli rimaneva, Sam spiegò ai Rangers che era stato costretto a fermarsi per la ferita ricevuta e che Frank Jackson invece aveva continuato la sua fuga verso la salvezza. Durante la notte, Sam Bass disse di aver tentato di arrivare alla casa del sig. Sherman per ottenere dell’acqua, ma che il sangue della sua ferita aveva spaventato molto i componenti della casa.

Ai Rangers non rimase altro che raccogliere il bandito, sistemarlo su un carro e riportarlo a Round Rock. In città Sam Bass fu sistemato in un piccolo capanno situato in un terreno vicino all’attuale Round Rock Avenue. Il maggiore Jones non fu in grado di strappare a Sam Bass nessuna informazione riguardante Frank Jackson. Il fuorilegge si limitò a chiarire soltanto la sua parte avuta nella sparatoria. “Se sono stato io a colpirlo (riferito al vice sceriffo Grimes), allora lui è stato il primo uomo che io abbia mai ucciso.”
Quel mattino di sabato 21 Luglio 1878, il medico, avvicinatosi a Sam, gli disse che non sarebbe durato ancora a lungo. Sam rispose che se ne rendeva conto perché vedeva tutto ballargli attorno.
Alle ore 3,58 del pomeriggio, Sam Bass chiuse definitivamente gli occhi. Aveva solo ventisette anni. Le ultime parole furono per il Ranger John R. Banister che gli era accanto al quale Sam disse che il mondo era un vero schifo, un posto dove era possibile avere soltanto guai.

Dopo la morte, i Rangers pensarono di portare il corpo di Sam Bass a Austin con lo scopo di convincere il Congresso della validità della loro istituzione, visto che era in discussione un disegno di legge per lo stanziamento di fondi. Il caldo eccessivo di quell’estate e l’impossibilità di reperire del ghiaccio per impedire la decomposizione del corpo, suggerirono ai Rangers di inumare il cadavere nel cimitero di Round Rock. Alle poche persone che accompagnavano la bara si unì J. W. Ledbetter, un prete metodista che celebrò per Sam Bass un funerale cristiano.
Mary Matson, una donna negra che era stata assunta una settimana prima da Sam Bass per cucinare i cibi, osservò con tristezza il funerale da un campo di cotone vicino. Dopo la cerimonia, ella disse di aver visto un uomo su un cavallo baio venire dal nord nel quale le parve di riconoscere Frank Jackson. L’uomo, disse, smontò da cavallo, si avvicinò e con aria angosciata lasciò cadere sulla tomba una manciata di terra. Ci sono molti racconti su ciò che accadde a Frank Jackson dopo aver lasciato Round Rock. Qualcuno disse che fosse andato a Denton per pochi giorni, altri sostennero che diventasse un allevatore di bestiame.

Il Ranger Ware dichiarò di averlo visto più tardi in una prigione dell’Arizona sotto il falso nome di Downing. Altri ancora dissero che visse per il resto della sua vita in un ranch nel Nuovo Messico.
Il traditore Jim Murphy passò il resto della sua vita nel timore che qualche amico di Sam Bass gliela facesse pagar cara. L’anno successivo, il 7 Giugno 1879, si suicidò con un veleno.
Qualcuno disse che Murphy non morì per mano sua, bensì che fosse stato Jackson ad accopparlo.
La verità non si è mai saputa. Pochi anni dopo la sua morte, la sorella di Sam Bass eresse una stele sulla tomba del fratello nella quale venne scritto il seguente epitaffio: “Qui riposa un uomo coraggioso, perché non poté essere onesto?”
Il monumento col tempo è stato saccheggiato dai cosiddetti “cacciatori di souvenir”, ma in seguito è stato rifatto con una pietra di granito grazie alla “Sam Bass Centennial Commission”.
Dopo la morte, la leggenda di Sam Bass cominciò ad aleggiare per tutto il Texas grazie anche alla ballata scritta per lui da John Denton.
La sua fama valicò l’oceano e arrivò addirittura in Inghilterra, dove venne immortalato in una statua di cera al museo di Madam Tussand a Londra.

Quando quel giorno John Denton prese la chitarra in mano, alla musica accompagnò le seguenti parole: “Sam Bass nacque nell’Indiana dove ebbe i natali. Aveva diciassette anni, il giovane Bass, quando cominciò a vagabondare. Capitò nel Texas, voleva fare il conducente di carri. E’ difficile che vi capiti di incontrare un tipo più gentile…”

 

La lotta. Con una situazione del genere i Texas Rangers si proposero di contrastare il crimine in genere e in particolare focalizzarono la loro attenzione sulla figura di Sam Bass.  

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Sotto: Una scultura dedicata a Sam Bass

Il treno, preso più volte di mira dalla banda di Sam Bass

 

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