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A cura di Sergio Mura

Le saloon-girl

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nfine, non dobbiamo scordare i saloon dedicati a quelle persone in cerca di compagnia femminile. In essi lavoravano le saloon-girl o le dance-hall-girl. Contrariamente a quanto possiamo immaginare, queste ragazze erano assai di rado dedite alla prostituzione. Questo accadeva, infatti, solo nei saloon peggiori. Il loro lavoro era piuttosto quello di dedicarsi ai clienti, cantando e ballando con loro, tenendogli compagnia e parlando con loro.

In alcune circostanze potevano anche accettare un minimo di corteggiamento da parte dei clienti, a patto che questi restassero all'interno del locale, meglio se in prossimità del bar ad acquistare e consumare bevande.

Com'é facile intuire, non tutti i saloon ospitavano queste ragazze. Vi erano saloon "rispettabili" che non lo avrebbero mai fatto! Molte ragazze erano fuggite da una vita di stenti nei ranch, altre erano vedove, altre ancora bisognose ed una parte aveva persino creduto a qualche pubblicità ingannevole che prometteva una vita facile, un lavoro dignitoso, soldi e bei vestiti. In un tempo in cui non era facile sopravvivere, anche quel lavoro finiva per andare bene.

Quando tutto filava liscio, le saloon-girl potevano guadagnare anche 10 dollari alla settimana; a questa cifra si sarebbero sommate le mance e le percentuali sui liquori venduti per merito loro.

In generale si può dire che le saloon-girl venissero trattate in maniera dignitosa, sia perché a quel tempo era buon uso comportarsi bene con le donne, sia perché un comportamento corretto era richiesto dai padroni dei locali. Chiunque si fosse comportato male con le ragazze dei saloon, avrebbe persino rischiato la vita!

Se da un lato le saloon-girl potevano essere oggetto del discredito delle "donne per bene", dall'altro potevano quasi certamente contare sul completo appoggio dei maschi. Raramente le saloon-girl si mostravano interessate all'opinione delle "donne per bene" che a loro modo di vedere erano grigie, tristi e sovraccariche di lavoro. In genere erano anche pochissimo propense ad immaginare per se stesse una vita dietro i pantaloni del marito o i panni dei bambini.

Durante la corsa all'oro della California (1849) le sale da ballo iniziarono a moltiplicarsi ovunque nelle "boom-towns".

I clienti pagavano solitamente una cifra compresa tra 75¢ e $1.00 per una serata di danze e questo incasso veniva diviso tra il proprietario della sala da ballo e le ballerine. Dopo i balli la saloon-girl avrebbe accompagnato i clienti al bar per convincerli a consumare delle bevande per ottenere anche una piccola percentuale su quel tipo di vendita.

 

Al lavoro. In alcune circostanze potevano anche accettare un minimo di corteggiamento da parte dei clienti, a patto che questi restassero all'interno del locale, meglio se in prossimità del bar ad acquistare e consumare bevande.

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Sotto: un ritratto di una saloon-girl al lavoro con alcuni avventori

 

 

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