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A cura di Sergio Mura

La clientela

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ei saloon nessuno osava pensare di andare oltre il semplice nome o nomignolo dei presenti. Il rispetto per il passato di ciascuno era totale. Contava solo il presente. Fare domande sul passato di qualcuno era considerato un pericoloso "ficcare il naso" tipico di sceriffi o uomini di legge in genere.

In generale la curiosità era considerata inadatta a qualunque uomo. Per esempio, nessuno si sarebbe mai azzardato a chiedere ad un rancher la dimensione della propria mandria perché ciò era come chiedere, oggigiorno, il reddito imponibile.

Un altro uso rispettato nei saloon era quello, quando si entrava nel locale, di offrire da bere al vicino. Se qualcuno dimenticava di fare l'offerta, veniva certamente richiesto del perché dagli altri astanti. Identicamente offensivo era rifiutare l'offerta di bere, a prescindere dalla scarsa qualità del liquore che veniva generalmente servito. Famoso era il caso del tale che in un saloon di Tucson aveva rifiutato di bere ed era stato portato di saloon in saloon, sotto la minaccia delle armi, affinché imparasse "un po' di buone maniere!"

Chi non aveva soldi per pagare riusciva sempre ad ottenere qualcosa da bere, ma chi beveva sapendo di non pagare rischiava di essere bastonato se non peggio.

Poiché il saloon era quasi sempre una delle prime vere costruzioni all'interno di un insediamento, finiva spesso per essere utilizzato anche come semplice luogo di ritrovo o per altri scopi ancora. Il giudice Roy Bean, ad esempio, utilizzava un saloon di Langtry nel Texas per i dibattimenti processuali. Un altro saloon a Downieville veniva regolarmente utilizzato dal locale giudice di pace. A Hays City, nel Kansas, le prime funzioni religiose vennero tenute presso il Tommy Drum’s Saloon.

Numerosi e noti pistoleri finirono, prima o poi, per possedere un saloon o una sala da gioco. Tra questi si possono ricordare Wild Bill Hickok, Bill Tighman, Ben Daniels, Wyatt Earp, Bat Masterson, Ben Thompson, Doc Holliday. L'elenco sarebbe ben più lungo, ma già questo è significativo.

La cosa più significativa, però, è che nei saloon si finiva per commettere atti di violenza che in qualche modo erano istigati dallo stesso ambiente dei saloon. Nel 1876 Bob Younger ebbe a dire: "Siamo gente rude e usiamo modi rozzi!" Il libero accesso, i fiumi di liquore che vi scorrevano, e la generale carenza di rispetto per la legge facevano dei saloon i luoghi di ritrovo ideali per gente poco raccomandabile.

All'interno o negli immediati dintorni dei saloon del vecchio west si consumarono alcuni terribili delitti. Tra questi possiamo inserire il brutale omicidio di Wild Bill Hickok, ucciso da Jack McCall mentre giocava a poker nel Saloon n° 66 di Deadwood (South Dakota). Bob Ford, l'assassino di Jesse James, finì i suoi giorni nel suo saloon-tenda a Creede (Colorado). John Wesley Hardin venne ucciso a colpi di arma da fuoco nel 1895 in un saloon di El Paso (Texas). Moltissimi atti di violenza trovavano origine nei saloon, anche se finivano per essere consumati nelle strade.

 

Rispetto. Il rispetto per il passato di ciascuno era totale. Contava solo il presente. Fare domande sul passato di qualcuno era considerato un pericoloso "ficcare il naso" tipico di sceriffi o uomini di legge in genere.

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Sotto: un ritratto di Doc Holliday nel 1881

Un saloon a Creede (Colorado) nel 1890

Un saloon a Meeker (Colorado) nel 1900

Il Giudice Roy Bean al lavoro fuori dal saloon che ospitava i processi

 

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