I fatti
La dinamica
degli scontri è piuttosto articolata e merita di essere affrontata
in modo analitico. Le prime schermaglie si registrano il giorno 1
agosto e gli scontri terminano il 20 agosto, quasi 3 settimane dopo.
In mezzo vengono schiacciate le vite di molte persone e vengono
colpiti anche alcuni innocenti.
1 agosto
1871 (venerdì): Mike Mc Cluskie, il poliziotto appena assunto
dalle autorità di Newton per il periodo delle elezioni, ha dei
problemi con Bill Bailey, un biscazziere texano che, visibilmente
ubriaco, disturba il normale svolgimento delle elezioni. Più
tardi, nella notte, i due si incontrano presso il “Red Front“ saloon
e Mc Cluskie a male parole butta fuori Bailey dal locale. Un secondo
dopo anche Mc Cluskie esce dal saloon e con la pistola in mano spara
due colpi in direzione di Bailey. Il primo proiettile manca il
biscazziere, mentre il secondo lo centra al torace procurandogli una
ferita per la quale morirà il giorno dopo.
12 agosto 1871 (sabato):
Bill Bailey muore a causa della ferita. Jim Riley, l’amico ombra di
Mc Cluskie, avverte il poliziotto che alcuni cowboys texani lo
stanno cercando per fargliela pagare. Mc Cluskie, con l’intento di
placare la situazione, prende il treno per Florence, una piccola
città a est di Newton.
19 agosto 1871 (sabato):
Mike Mc Cluskie ritorna a Newton via treno. Jim Martin, una delle
vittime della sparatoria, sta arrivando in città a dorso del proprio
cavallo.
19 agosto 1871 (ore 22):
Mike Mc Cluskie si reca al saloon di Perry Tuttle.
19 agosto 1871 (ore 23):
Anche Jim Martin si reca al saloon di Perry Tuttle.
20 agosto 1871 (domenica,
ore 01): Perry Tuttle, il proprietario del locale avverte i clienti
della chiusura data la tarda ora. Gli avventori rifiutano di uscire.
20 agosto 1871 (domenica,
ore 02): Mike Mc Cluskie è seduto al tavolo di faraone in un angolo
del saloon. I
cowboys texani Bill Garrett, Henry Kearnes e Jim Wilkerson entrano
nel locale. Essi sono
arrivati col solo scopo di ammazzare Mc Cluskie. Due di loro si
apprestano al bar in attesa dell’arrivo di Hugh Anderson. Un altro
si avvicina al banco di faraone e inizia a parlare con Mc Cluskie
col proposito di distrarlo.
Un attimo dopo entra Anderson nel
locale con la pistola in pugno. Senza tanti complimenti il texano si
dirige verso Mc Cluskie e lo apostrofa dicendogli: “Sei un codardo
figlio di puttana, ti faccio saltare le cervella“. In quel momento,
un avventore del locale, Jim Martin, si alza dalla sedia nel
tentativo di porre fine alla lite incombente. Anderson, incurante
dell’uomo, spara un colpo in direzione di Mc Cluskie che, colpito al
collo, si accascia sul pavimento. Mc Cluskie, in un estremo
tentativo, tenta di rialzarsi e di rispondere al fuoco di Anderson,
ma la sua pistola si inceppa.
Mortalmente ferito, Mc Cluskie si
accascia definitivamente sul pavimento del locale. Hugh Anderson per
tutta risposta spara un secondo colpo nella schiena del poliziotto
ormai morto. Gli altri tre intanto, Garrett, Kearnes e Wilkerson
con le pistole in pugno tengono a freno le persone presenti nel
locale.
A questo punto nascono alcuni dubbi
su come si sono svolte realmente le cose. Qualcuno asserisce che
Riley arrivò e che aprì la porta subito prima dell’inizio degli
spari. Se così fosse dovremmo accettare il fatto che Jim Riley
ritenuto di certo non un “gunfighter“, possedesse il sangue freddo
necessario a dominare la situazione e cioè che in mezzo alla
tensione e alla totale confusione del momento entrasse
silenziosamente e richiudesse a chiave la porta dietro di se. Tutto
ciò è improbabile. Inoltre, se la porta del locale fosse stata
veramente richiusa a chiave da Riley, sarebbe stato impossibile per
Jim Martin, l’uomo colpito alla giugulare, uscire dal locale.
Comunque siano andate le cose, sta
di fatto che Jim Riley, in piedi vicino alla porta con le pistole in
pugno cominciò a sparare.
E’ stato anche asserito che Riley
aspettasse che i texani ricaricassero le loro pistole prima di far
fuoco con le sue. Anche questo particolare sembra però essere più
fantasia che realtà.
Dopo i colpi di Anderson e dello
stesso Mc Cluskie, nel locale già scarsamente illuminato e per di
più pieno del fumo delle pistole, sarebbe stato difficile
distinguere da chi provenissero gli spari.
In caso contrario si dovrebbe
presumere, come già detto, una certa padronanza della situazione da
parte di Riley. Ma sappiamo che Jim Riley era un giovane di soli
diciotto anni, che non si era mai trovato in una situazione del
genere e che di conseguenza sarebbe stato impensabile che potesse
aspettare anche un solo momento per verificare da chi fossero
partiti i colpi.
La verità è che Riley invece, molto
probabilmente, con le due pistole in pugno cominciò a sparare a
casaccio nel mucchio dei texani. Jim Martin fu la prima persona a
essere colpita da Jim Riley. Il colpo che gli recise la giugulare lo
portò a morte nel giro di pochi minuti. Le pistole di Riley
colpirono altre sei persone: Patrick Lee, Bill Garrett, Hickey, Hugh
Anderson, Jim Wilkerson e Henry Kearnes.
Hugh Anderson, colpito alla coscia
e ad una gamba sopravvivrà alle sue ferite. Sarà ucciso qualche anno
dopo, si dice, dal fratello di Mc Cluskie. Altre fonti parlano di
una morte naturale come conseguenza delle ferite riportate.
Bill Garrett, colpito alla spalla e
al torace morirà lo stesso giorno qualche ora dopo.
Hickey, ferito al polpaccio se la
caverà con poco.
Henry Kearnes, colpito al torace
morirà dopo una settimana, il 27 agosto 1871.
Patrick Lee, colpito allo stomaco
morirà dopo due giorni, il 22 agosto 1871.
Jim Wilkerson, colpito in faccia e
alle gambe sopravvivrà alle sue ferite.
Del giovane Riley, una volta
compiuta la strage, non se ne seppe più nulla. Come già detto, è
assai probabile che in quel inferno di fuoco anche lui fosse stato
colpito e che avesse preferito andare a morire in qualche luogo
solitario nella prateria circostante la città.
La ferrovia
intanto si spostava sempre più verso ovest e anche l’epopea di
Newton come città del bestiame volgeva al termine. Altre città come
Ellsworth, Wichita e soprattutto Dodge City salivano sul
palcoscenico della frontiera.
Su Newton
calava definitivamente il sipario non prima però che un ultimo colpo
riecheggiasse ancora per le sue strade, quello di Rowdy Joe Lowe, un
pistolero di primo ordine che, in uno scontro a fuoco pose fine alla
vita di Jim Sweet.
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