Storia, solo storia!
n molti films
western, il duello, inteso come lo scontro tra due individui (in
genere il buono contro il cattivo), viene rappresentato più o meno
sempre alla stessa maniera. In una strada assolata di una sperduta
città di frontiera i due antagonisti si affrontano, mano calata sul
calcio della pistola, pronti a sparare un unico colpo che ucciderà
uno dei due (quasi sempre il cattivo).
Nella realtà
comunque, la dinamica dei fatti non era neanche lontana parente
delle immagini che il cinema ci ha propinato. Molti sono i miti da
sfatare. Per esempio era assai difficile che uno dei contendenti “
chiamasse fuori “ l’avversario di turno per un eventuale duello in
strada.
Nella realtà,
la maggior parte degli scontri si verificava nell’ambito del
momento, quando la tensione, per esempio, saliva durante una partita
a poker o al tavolo di faraone.
I due
antagonisti poi, quasi mai si trovavano uno di fronte all’altro alla
classica distanza dei cinquanta passi. Infatti i combattimenti
avvenivano prevalentemente al chiuso, per lo più attorno ai tavoli
di un saloon, a distanza ravvicinata e con un numero impressionante
di colpi sparati dall’uno e dall’altro contendente. Non era raro il
caso che alla fine morissero entrambi poiché, data la minima
distanza, era assai probabile che i contendenti si colpissero a
vicenda.
Questa era la
realtà, il resto appartiene alla leggenda.
"La lezione più importante che ho imparato nell’osservare i più
famosi pistoleri al tempo della frontiera è stata quella in cui il
vincitore quasi sempre era colui che faceva le cose con calma. La
seconda lezione, se avessi voluto vivere a lungo in quei territori
selvaggi, è stata quella di guardarmi dai giochetti con la colt come
dal veleno. Non ho mai conosciuto un vero pistolero che non provasse
disprezzo per gli esibizionismi, come ad esempio sparare a raffica,
azionando cioè il cane della pistola col palmo della mano e sparare
nell’arco di pochi secondi un numero incredibile di proiettili."
Wyatt Earp
Una delle
poche eccezioni riguarda il duello tra Wild Bill Hickok e Dave Tutt
avvenuto nel 1865 a Springfield nel Missouri. Lo scontro che finì
con la morte di Tutt, centrato al cuore da un unico proiettile di
Hickok, si svolse nella piazza principale di Springfield, tra la
folla, uno di fronte all’altro, a una distanza di circa 60 yards.
Nel sistema metrico decimale, 60 yards corrispondono a circa 50
metri e questa la dice lunga sulla destrezza di Hickok nell’uso
della sua colt navy.
C’era poi un
altro particolare; i pistoleri, quelli veri, non erano di certo cosi
ansiosi di misurarsi con altri della stessa reputazione, al
contrario essi tendevano ad evitare il confronto o quantomeno a
ridurne il rischio. Anche il modo di portare la pistola in una
fondina pendente sull’anca destra o sinistra che fosse, è stato sin
troppo enfatizzato dal cinema. Nessun pistolero portava fondine di
foggia hollywoodiana. La maggior parte dei cosiddetti “ gunfighter “
usava portare una pistola bloccata da una semplice cintura oppure
nascosta in una tasca interna della giacca. Altri ancora portavano
la pistola col calcio in avanti preferibilmente sul lato sinistro
sistemata in una fondina infilata in una cintura. La storia del west
ci ha consegnato un discreto numero di personaggi i cui nomi, assai
noti al tempo della frontiera, sono pervenuti sino ai nostri giorni.
Wyatt Earp per
esempio, ma anche Billy the Kid, Bat Masterson, Wild Bill Hickok,
John Wesley Hardin., Doc Holliday, tanto per citarne alcuni.
La reputazione
di questi uomini, comunque, a volte era il frutto di novellieri
senza scrupoli come Ned Buntline. L’omaggio di cinque revolver “
Buntline Special” ad altrettanti uomini di legge del Kansas da parte
dello scrittore, per esempio, è stato provato che era solo frutto
della sua fantasia.
Vi
rimando al lavoro su questo sito: Wyatt Earp e il mito della Buntline
Special. Alcuni tra i pistoleri citati ed altri meno noti, sono
stati i protagonisti di numerosi fatti di sangue che hanno segnato
le cronache del west.
[continua]
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