La fine della frontiera
ulla fine del west esiste una data ben precisa.
Nel 1890, infatti, ci si mise di buzzo buono l’Ufficio Statistiche
statunitense a dichiarare che “la frontiera è finita.” E formalmente
si trattava di un’indicazione appropriata, formalmente, dato che non
esisteva più l’esigenza di tracciare una linea di separazione tra le
terre ormai colonizzate e quelle ancora da conquistare. Formalmente.
Eppure, ancora nel 1893 si assegnavano terre
“libere” a chi aveva voglia di colonizzarle. Fu questo il caso
dell’Oklahoma, ex Territorio Indiano, di cui ben 6 milioni di acri
furono destinati ai coloni dal 1893 al 1911, sottraendoli agli
indiani ai quali erano stati attribuiti.
Altri stabilirono che la fine del west può
essere datato 1893, precisamente quando la capanna di Toro Seduto
(ucciso appena 3 anni prima) fu mostrata nel corso dell’esposizione
mondiale colombiana.
Gli ultimi, infine, ammisero francamente che
dopo le continue sconfitte delle tribù indiane delle pianure del sud
e del nord, il loro confinamento nelle anguste riserve di stato e
federali, non vi era rimasto nulla da conquistare.
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