o stato del
Missouri intanto stava pagando in termini di sviluppo un prezzo
troppo alto la presenza della banda James-Younger. Le rapine e i
soprusi dei fuorilegge, i cui nomi erano ormai conosciuti in ogni
angolo degli Stati Uniti, avevano creato un tale regno di terrore da
bloccare in pratica il flusso migratorio dei coloni che venivano
dall’est. Parallelamente anche gli scambi commerciali risentirono
pesantemente di quella situazione. Da più parti si invocarono
interventi concreti.
I Pinkerton da
Chicago inviarono a più riprese alcuni dei loro migliori agenti.
Il 16 marzo
1874, due di questi, il capitano Louis J. Lull e l’agente James
Wright cavalcavano l’uno accanto all’altro assieme all’ex sceriffo
Edwin B. Daniels quando incrociarono in un sentiero due cavalieri
armati di una doppietta e di colt navy. Questi ultimi che
risultarono essere Jim e John Younger sapevano di trovarsi di fronte
a due funzionari di polizia. Il capitano Lull, convinto che
volessero ucciderlo, sparò per primo e colpì a morte John Younger.
Jim Younger, a sua volta, riuscì a colpire l’ex sceriffo Daniels e
il capitano Lull il quale spirò dopo una lunga agonia alcuni giorni
dopo. La vittima successiva, la numero due dell’elenco Pinkerton, si
chiamava John W. Whicher.
Il suo corpo
crivellato di pallottole e mutilato dai morsi dei cani randagi venne
ritrovato in una delle strade di campagna della zona. I Pinkerton a
questo punto pensarono ad una azione in grande stile, un assalto
diretto contro la fattoria dei James in Clay County. La notte del 25
gennaio 1875 alcuni degli agenti della Pinkerton, circondata la
casa, gettarono una bomba rudimentale che a contatto col fuoco del
camino esplose provocando la morte di Archie Samuels fratellastro
dei due fuorilegge.
Anche la madre
di Jesse venne colpita con la conseguente perdita di un braccio. Il
drammatico episodio scatenò un mare di polemiche. I giornali
simpatizzanti per la causa sudista criticarono apertamente l’azione
dei Pinkerton, mentre i fratelli James venivano rappresentati come
bravi ragazzi la cui sola colpa era quella di aver difeso gli ideali
del Sud come guerriglieri. Si parlò addirittura di un condono, ma
alla fine il parlamento del Missouri dichiarò nulla la risoluzione.
I fuorilegge
tornarono a fare quello che avevano sempre fatto, cioè rapinare i
treni e le banche.
L’obiettivo
successivo, il 7 luglio 1876, fu il treno della linea Missouri
Pacific Railroad presso Rockey Cut (Missouri). Il bottino, quella
volta, i banditi dovettero letteralmente sudarselo visto che i
valori si trovavano dentro una cassaforte che non voleva
assolutamente aprirsi. Dovettero aprirla a picconate. Gli affari per
la banda sembravano andare per il verso giusto. Jesse godeva ancora
della protezione di una certa parte di popolazione che continuava a
vedere in lui il paladino di quegli ideali che il Nord aveva
calpestato. I Pinkerton che lo braccavano da anni si erano
dimostrati, oltretutto, impotenti di fronte a una simile
organizzazione. La resa dei conti però stava per arrivare.
Jesse puntò il
dito sulla First National Bank di Northfield nel Minnesota e il 7
settembre 1876 si tirarono le somme di una carriera fatta di rapine
e omicidi.
Quella mattina
la banda entrò in paese alla spicciolata. Jesse, Bob Younger e
Charlie Pitts furono i primi ad arrivare e qualche minuto dopo
vennero raggiunti da Cole Younger e Clell Miller.
I banditi
fecero per entrare nella banca quando vennero notati da uno studente
di medicina, Henry M. Wheeler e dal proprietario di un negozio di
ferramenta, J. A. Allen.
L’allarme
lanciato da costoro fece si che molti cittadini si portassero nei
pressi della banca.
Cole Younger e
Miller, che a quel punto erano stati raggiunti da Frank James, Bill
Chadwell e Jim Younger, cominciarono allora a correre all’impazzata
per le vie del paese e a scaricare le loro colt su i vetri delle
case. Contemporaneamente, all’interno della banca, Jesse con Bob e
Pitts se la prendevano coi tre impiegati che si rifiutavano di
aprire la cassaforte. Uno dei tre, A. E. Bunker riuscì a portarsi
verso la porta, ma in un estremo tentativo di buttarsi fuori venne
raggiunto da una pallottola di Charlie Pitts. Presi i pochi
spiccioli in un cassetto, Jesse e compagni guadagnarono l’uscita non
prima di aver spedito un proiettile nella testa di Joseph L. Heywood,
il contabile che fungeva anche da cassiere. Una volta fuori dalla
banca Jesse, Bob e Pitts riunitisi al resto della banda tentarono,
pistole alla mano, di aprirsi una via di fuga. Dalle case in tanto
cominciarono ad arrivare i primi colpi sui banditi. Un altro
negoziante di ferramenta, A. Manning, abbatté il cavallo di Pitts e
con un colpo magistrale centrò in pieno petto Bill Chadwell. Wheeler,
lo studente di medicina, fallì Jim Younger, ma centrò e uccise Clell
Miller e subito dopo fracassò il gomito a Bob Younger. Nel frattempo
molti cittadini erano usciti dalle loro case e quelli non armati
presero addirittura a sassate i fuorilegge che a quel punto decisero
di battere in ritirata. Jesse, radunati i suoi uomini, fece
un’ultima carica e tra i proiettili che sibilavano da tutte le parti
riuscì a guadagnare l’uscita dal paese. La rapina di Northfield si
era dimostrata un vero fallimento. Bill Chadwell, l’unico uomo che
conosceva la zona perché originario del Minnesota era morto. Era
morto anche Clell Miller e Bob Younger aveva un braccio fuori uso.
Tutto questo per pochi spiccioli di dollari.
Una volta
fuori dal paese i fuorilegge cavalcarono per tutto il pomeriggio e
nei giorni successivi dovettero sostenere alcuni scontri con i
funzionari di polizia che li braccavano da tutte le parti.
A quel punto
la banda decise di dividersi. Bob Younger, ferito, rallentava la
fuga e Jesse, cinico e spietato, aveva pensato di sopprimerlo. C’era
solo un piccolo particolare: bisognava avere l’approvazione di Cole
e Jim Younger. Naturalmente i fratelli fecero quadrato attorno a
Bob, vomitarono il loro disprezzo per Jesse e alla fine si divisero.
Jesse e Frank riuscirono a passare il confine col Sud Dakota e di
loro si persero le tracce. Meno fortunati furono gli Younger e
Charlie Pitts. Il 21 settembre 1876 vennero sorpresi in un bosco,
circondati e crivellati di colpi.