La galassia del bestiame
'impero del bestiame
nacque dalla congiunzione di tre elementi: i bovini «longhorn»
messicani, i robusti cavalli indiani e i cowboy americani. Il
principio fondamentale sul quale si basava era il pascolo aperto,
cioè non recintato, secondo il quale le mandrie pascolavano sul
terreno del demanio pubblico. I pascoli non erano recintati perché,
in realtà, non vi era altro proprietario che lo Stato.
In questa caratteristica consisteva il vantaggio dell'allevatore:
egli doveva comprare solo il bestiame (attorno al 1865 un capo
costava circa 4 dollari), farlo ingrassare sulla terra pubblica e,
quindi, con il minimo di spesa e il massimo di guadagno, venderlo
sui mercati del Nord per circa 40 dollari.
Sostanzialmente il grande business del bestiame ebbe inizio negli
anni successivi alla guerra civile. Durante questo periodo furono
interrotti tutti i movimenti verso Nord dei bovini, all'epoca ancora
allo stato iniziale, a causa dei blocco economico e militare dei
nordisti a danno dei sudisti. In aggiunta a questo, durante la
guerra, nel 1862, la Confederazione degli Stati del Sud approvò la
legge della coscrizione obbligatoria per gli uomini di età compresa
tra i 18 e i 45 anni. Vi furono delle eccezioni per gli ufficiali
governativi, per i ministri del culto, i professori e, dall'ottobre
dello stesso anno, fu esonerata anche una persona per 500 capi di
bovini e ovini o 250 cavalli o muli. Furono anche creati gli
«allevatori del governo» col compito di fornire la carne per
l'esercito. Tra questi allevatori figuravano John Chisum e Oliver
Loving. Gli altri uomini dovettero quindi abbandonare le loro
attività e furono costretti a lasciare le mandrie alle cure poco
esperte di ragazzi, donne e vecchi.
Circa due mesi dopo la firma della resa sudista, i soldati tornarono
a casa e, coloro che prima del conflitto si dedicavano
all'allevamento, trovarono i loro affari profondamente sconvolti. Le
mandrie si erano ingigantite e le bestie dei vari proprietari
pascolavano confuse, senza essere state marchiate e quindi senza la
possibilità di essere riconosciute, i tori non erano stati castrati.
L'estate del 1865 fu spesa da ogni allevatore nel tentativo di
riportare l'ordine nei propri interessi. Fu necessario, per prima
cosa, organizzare un round up, un raduno, per poter separare le
bestie dei diversi proprietari, marchiarle e selezionarle.
Necessari per questo tipo di lavoro e, in generale, per la cura
delle mandrie, erano dei giovani, abili cavallerizzi e rotti ad ogni
esperienza che divennero il tassello chiave dell'impero del
bestiame: i cowboy.
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